Roma, 15 set. (LaPresse) – Nel numero di ‘Panorama’, diretto da Giorgio Mulè, in uscita in queste ore, sta facendo scalpore un lungo articolo dedicato a Manuela Marrone, consorte di Umberto Bossi. Il quotidiano della Mondadori, la definisce ‘imperatrice della Padania’. Sarebbe lei la vera coordinatrice del Carroccio, in grado di gestire la vita del marito e di influenzare l’ipotesi di successione al Senatur, che molti affiderebbero al figlio della coppia Renzo. Nel reportage è citata anche Adriana Sossi, portavoce dell’assessore lombardo allo sport, Monica Rizzi, che sarebbe entrata nella cerchia più ristretta del Senatur, per le sue qualità di sensitiva. La donna sarebbe stata portata dalla signora Marrone Bossi. “‘Una che parla con gli alieni’ dicono a Varese”, secondo quanto riporta il settimanale.
Immediata la risposta del ministro per la Semplificazione normativa e coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli, che no esita a definire l’articolo “una carognata gratuita”, un attacco “ignobile, inqualificabile, ingiustificato e privo di senso”. Anche il premier Silvio Berlusconi non è da meno: “Dissento nel modo più totale da ciò che ha scritto ‘Panorama’ sulla Lega, sulla signora Manuela Marrone”, che lui ha conosciuto personalmente. “La stimo e la apprezzo come una persona straordinaria”, prosegue il premier.
Il Presidente della Regione Piemonte e Segretario della Lega Nord Piemonte, Roberto Cota, prende l’attacco di ‘Panorama’ sul personale: “Nella Lega siamo come una famiglia perché così ci ha insegnato Umberto Bossi. Le divisioni le inventano gli altri perché sanno che questa è la nostra forza. Purtroppo di bassezze ne abbiamo lette e sentite molte, ma l’attacco di Panorama a Umberto Bossi e alla sua famiglia è proprio una cosa ignobile e vergognosa”.
Non si fa attendere neppure la risposta indignata di Marco Reguzzoni, capogruppo della Lega Nord alla Camera, che definisce Cristina Giudici, autrice dell’articolo, e chi ha ispirato lo scritto, delle persone “che giocano nel torbido e nel fango”. Il capogruppo della Lega Nord non ha esitato a querelare il giornale, il direttore Giorgio Mulè e la giornalista Cristina Giudici.
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