Roma, 7 set. (LaPresse) – Stamane riprende la discussione, in aula, al Senato sulla manovra economica anche alla luce delle ultime modifiche di ieri. Oggi stesso il governo licenzierà il provvedimento e chiederà il voto di fiducia, la 49esima dall’inizio della legislatura, sul maxiemendamento che contiene le correzioni.
ORE 13.00 – Quagliariello: Fiducia necessair aper rispettare i tempi
“Non bisogna perdere di vista ciò che stiamo facendo: abbiamo risposto puntualmente a tutte le richieste che ci sono arrivate dall’Europa”. Così Gaetano Quagliariello, vicepresidente vicario dei senatori Pdl risponde ai giornalisti che a palazzo Madama gli chiedono di commentare il ricorso alla fiducia dal parte del governo dopo che questa ipotesi era stata scongiurata a lungo da esponenti di maggioranza e governo. Una risposta all’Europa e ai mercati che, sottolinea Quagliariello, “abbiamo dato mantenendo la nostra coesione e non credo che in Italia ci sarebbe stata un’altra maggioranza alternativa in grado di raggiungere questo risultato”.
ORE 12.42 – Finocchiaro (Pd): Governo cattivo con chi ha meno
“Siamo alla 49esima fiducia con un testo che reca gli stessi segni di sempre. Questo governo è cattivo con la gente che ha di meno, lavoratori, lavoratrici, famiglie, gente che ha bisogno di servizi e assistenza, giovani in cerca di prima occupazione, ed è molto tenero con chi ha di più. Il Pd voterà no”. Così Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato, ai giornalisti a Palazzo Madama.
ORE 12.40 – Con maxi-emendamento Sistri operativo da 9 febbraio 2012
Il Sistri (sistema di tracciabilità dei rifiuti) sarà operativo a partire dal 9 febbraio 2012. Lo prevede il maxi-emendamento del Governo presentato al Senato. La norma prevede “un adeguato periodo transitorio per consentire la progressiva entrata in operatività del Sistema e l’efficacia del funzionamento delle tecnologie connesse al Sistri”. “A decorrere dalla data di conversione del decreto e fino al 15 dicembre” avverrà quindi “la verifica tecnica delle componenti software e hardware, anche ai fini dell’eventuale implementazione di tecnologie di utilizzo più semplice rispetto a quelle attualmente previste, organizzando, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, test di funzionamento con l’obiettivo della più ampia partecipazione degli utenti”.
ORE 12.37 – Saltata la norma su ritardi dei pagamenti della P.A.
Non c’è traccia nel testo del maxiemendamento alla manovra della norma sui ritardati pagamenti della Pubblica Amministrazione che era stata introdotta nel corso dell’esame in commissione Bilancio e che aveva visto il governo andare sotto. La disposizione dava la possibilità alle piccole imprese in attesa di pagamenti dalla P.A. di avere la certificazione del credito per poterlo cedere ad una banca che intanto avrebbe provveduto ad erogare le somma spettante.
ORE 12.17 – Riparte dibattito in aula. Gasparri: Iva servirà per riforma Fisco
“L’aumento dell’Iva non serve ad alimentare spese. Intanto si tratta dell’aumento di un punto sull’aliquota ordinaria del 20%, lasciando quindi inalterate le imposte per i beni di più largo consumo. Ma soprattutto si tratta di un intervento che andrà a beneficio dei contribuenti”. Così il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. “I proventi non saranno infatti usati al di fuori dei saldi – prosegue Gasparri – e delle previsioni della manovra di luglio e di questo ulteriore intervento del governo. Vogliamo infatti reimpiegare i fondi ricavati per la riforma fiscale ed assistenziale di cui ha la delega il governo”.
ORE 11.37 – In serata il via libera
Con il 49esimo voto di fiducia di questo Governo, il Senato si prepara a dare il via libera alla manovra bis. Intorno alle 20 di oggi è atteso il voto sul maxi-emendamento che il Governo ha appena presentato in aula a palazzo Madama. Autorizzata nel Consiglio dei ministri di ieri, la fiducia blinderà il nuovo pacchetto di misure elaborato nel vertice di ieri a palazzo Grazioli, in replica alla risposta negativa dei mercati alla manovra licenziata domenica sera dalla commissione Bilancio del Senato e al richiamo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che invitava il Parlamento ad una rapida approvazione. Iva più cara di un punto, contributo di solidarietà del 3% per i redditi superiori ai 300mila euro, anticipo del percorso di innalzamento dell’età pensionabile per le donne nel settore privato dal 2014 e secondo quanto si apprende un ritocco per la norma secondo la quale non può essere chiesta la sospensione condizionale della pena nel caso di evasione superiore ai 3 milioni di euro. Non solo l’evasione deve ammontare a questa cifra, per far scattare subito le manette, ma secondo quanto dovrebbe prevedere il ritocco alla norma deve corrispondere, anche al 30% del fatturato. Un vincolo che di fatto allenterebbe la portata della norma.
ORE 10.20 – Aula riprenderà lavori alle 12 dopo conferenza dei capigruppo
L’aula del Senato, che sta prendendo in esame la manovra alla luce del maxiemendamento di ieri, riprenderà dopo la conferenza dei capigruppo che stabilisce le modalità del voto.
ORE 10.05 – Azzollini (Pdl): Con decisioni Cdm provvedimento è rafforzato
“Le decisioni prese ieri dal Consiglio dei ministri hanno rafforzato la manovra in maniera significativa con l’aumento dell’iva dell’1 per cento, il contributo del 3% per i redditi superiori a 300 mila euro, il ravvicinamento dell’aumento del pensionamento delle donne e la decisione di revisionare le province con un ddl costituzionale di urgente presentazione”. Così Antonio Azzollini, senatore del Pdl e presidente della commissione Bilancio al Senato, in aula al Senato.
ORE 10.02 – Vito: Governo pone fiducia su maxi-emendamento
Il governo ha posto la questione di fiducia sul maxi-emendamento sostitutivo del decreto legge manovra. Lo ha annunciato all’aula di palazzo Madama il ministro per i rapporti del Parlamento Elio Vito.
ORE 9.26 – Financial Times: Modifiche rafforzano immagine caos Governo
“Invece di ripristinare la fiducia, le ultime modifiche hanno rafforzato l’immagine di un governo allo sbando”. E’ quanto afferma il Financial Times, commentando le nuove misure introdotte ieri nella manovra finanziaria dell’Italia. “Gli emendamenti – aggiunge il quotidiano finanziario – rappresentano un arretramento per tutte le figure coinvolte nel disordinato processo di approvazione”. Il Times ricorda come il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, si fosse opposto all’aumento dell’Iva, il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, avesse detto di essere contrario a cambiamenti sulle pensioni e il primo ministro, Silvio Berlusconi, si fosse messo di traverso sulla patrimoniale. Secondo il giornale, quella del Governo italiano è una “inversione ad ‘U’ last-minute”. In un articolo firmato da Guy Dinmore, il Times afferma che, a quanto appreso da “fonti interne”, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, “era giunto alla conclusione che Berlusconi e Tremonti avessero perso ogni contatto con la realtà nel sottovalutare la profondità della crisi finanziaria, che minaccia un possibile default dell’Italia e un disastro per l’euro, visone condivisa” dal governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi.
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