Napoli, 22 lug. (LaPresse) – E’ un no la risposta del gip del tribunale di Napoli, Luigi Giordano, alla richiesta di Alfonso Papa, in carcere da mercoledì notte, di poter prendere parte alle prossime votazioni in programma alla Camera, esercitando così le sue prerogative parlamentari. “La risposta che respinge la richiesta di Papa non è ancora stata formalmente depositata”, spiega il pm Francesco Curcio, titolare dell’inchiesta sulla P4 in cui è coinvolto l’ex magistrato e deputato Alfonso Papa, che si trova in carcere da mercoledì notte.
Una richiesta quella di Papa, verso la quale Curcio si è espresso in modo contrario, e che la difesa del deputato del Pdl, per voce dell’avvocato Giuseppe D’Alise, dice di non avere presentato per conto del proprio assistito, smentendo così notizie circolate in queste ore che attribuivano l’iniziativa ai legali dell’ex magistrato che si trova ora detenuto a Poggioreale.
“Da quando Papa è in carcere – dice l’avvocato D’Alise – non abbiamo ancora depositato nessuna istanza”. Il sistema giudiziario prevede anche la possibilità di presentare direttamente l’istanza dal carcere senza passare dagli avvocati. Quindi è possibile che Papa abbia avanzato la sua richiesta di esercitare i diritti di deputato senza avvalersi dei legali.