La Torino del dopoguerra in un nuovo volume su Carlo Donat-Cattin

Torino, 16 lug. (LaPresse) – I problemi complessi della grande fabbrica, la Fiat, il boom della Torino investita dall’ondata migratoria. E’ lo scenario che emerge in chiaroscuro dal volume “Carlo Donat-Cattin e Torino. Giornalista sindacalista amministratore pubblico”, una raccolta di articoli e di scritti del politico dal 1945 al 1958. L’Italia che cresce, che sceglie l’occidente, che crea l’Europa: ecco la strada scelta da Donat-Cattin con la sua attività di consigliere comunale e provinciale nel decennio 1950-1958, quando Torino diventa una metropoli da un milione di abitanti. In tre saggi, di Giuseppe Bracco, Walter Crivellin e Stefano Musso si ricostruiscono i primi anni di una vita professionale e politica al servizio della comunità, un periodo che si conclude con l’elezione a deputato nel 1958 per il collegio Torino-Novara-Vercelli. Il volume sarà presentato lunedì 18 luglio alle 21 a Torino, in via Stampatori 4. Al dibattito partecipano il sindaco di Torino Piero Fassino, il presidente della Provincia Antonio Saitta, il sottosegretario Bartolomeno Giachino, il vice presidente Compagnia di San Paolo Luca Remmert, il segretario Cisl Nanni Tosco.