Via libera alla manovra. Napolitano: Prova straordinaria

Roma, 15 lug. (LaPresse) – La Camera ha approvato in via definitiva la manovra economica con 314 sì, 280 no e 2 astenuti. Il provvedimento è già stato promulgato dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha anticipato di 24 ore il rientro da Zagabria per rendere operativa la manovra per ala riapertura dei mercati di lunedì.

“Si è trattato di una prova straordinaria di consapevolezza e di coesione nazionale – ha commentato – che rafforza la fiducia nell’Italia delle istituzioni europee e dei mercati. Questo risultato che sarebbe rimasto impensabile senza il deciso concorso delle forze di opposizione, ha avuto come punto di partenza il comune riconoscimento, dinanzi alla gravità crescente dei rischi incombenti per il costo del nostro debito pubblico, dell’obbiettivo del pareggio di bilancio entro il 2014”.

“Non si è verificata alcuna rinuncia alle proprie posizioni – ha proseguito – da parte di qualsiasi forza politica né alcuna confusione di ruoli e di responsabilità. Il governo e i gruppi di maggioranza si sono assunti la responsabilità di proporre e sostenere i contenuti del decreto; l’opposizione si è assunta quella di prospettare soluzioni diverse”. “Spetta ora agli opposti schieramenti – conclude – confrontarsi nel modo più aperto e concludente sulle scelte che restano da adottare per rompere la morsa alto debito-bassa crescita che stringe l’Italia e per contribuire a un vigoroso rinnovamento e rilancio del progetto europeo”.

Soddisfatto il premier Silvio Berlusconi, accorso a Montecitorio per votare il provvedimento: “Dopo l’approvazione della manovra – ha detto – l’Italia é più forte anche se le incognite della crisi economica internazionale restano e restano i problemi per il superamento di quelle eredità negative che impediscono alla nostra economia di procedere come negli altri paesi. Nei prossimi due anni – ha annunciato – realizzeremo le riforme necessarie per l’economia”.

Di parere opposto, naturalmente il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani: “Questa – ha detto – è una manovra spudoratamente classista, colpisce i deboli e la povera gente, non produce riforme e non fa niente per la crescita. E non ci metterà a riparo dalla tempesta ed infatti oggi gli spread sono tornati alti”. Per Bersani del provvedimento occorre cambiare “il segno e la composizione, cominciamo subito depositando un ddl che toglie l’aggravamento dei ticket e li sostituisce con un’altra copertura”.