Roma, 14 lug. (LaPresse) – Sparito di colpo dopo la presentazione del libro di Domenico Scilipoti. E’ dal 7 luglio che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi non si mostra in pubblico. Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd al Senato lo definisce un “presidente del Consiglio latitante”. Gianpiero D’Alia, presidente dei senatori dell’Udc, di lui dice che “da giorni si nasconde, non avendo il coraggio di spiegare al Parlamento e agli italiani perché ci troviamo in queste condizioni”. A chiedersi che fine abbia fatto il premier Silvio Berlusconi non sono soltanto i capigruppo delle opposizioni di palazzo Madama, nel corso dell’esame della manovra correttiva di bilancio, ma un po’ tutti. Il prolungato silenzio del Cavaliere, interrotto da qualche nota a smentire la tensione nei rapporti con Giulio Tremonti, ministro dell’Economia ormai sempre più lontano dalle sue grazie, stupisce, ma solo fino ad un certo punto.
Ciò che appare insolito è la sua assenza fisica dalla scena politica e mediatica. Da palazzo Chigi fanno sapere che Berlusconi non parlerà fino all’approvazione della manovra, a causa del fatto che qualunque sua affermazione verrebbe interpretata male, distorta e ciò turberebbe i mercati. D’accordo, ma quando si farà vivo? Per non incontrare i giornalisti ed evitare la tentazione di parlare (sebbene chi ha avuto modo di incontrarlo racconti che di voglia di sfogarsi, il Cavaliere, ne abbia da vendere), ieri ha dato forfait ad una conferenza stampa con il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e se ne è rimasto asserragliato a palazzo Grazioli. Per via del caldo o, come sostengono in molti, delle preoccupazioni legate alla sentenza sul lodo Mondadori? Chi ha avuto modo di parlarci sostiene che non ci dorme la notte e non si rassegna all’idea di dover dare dei soldi a De Benedetti e perdere così una parte dei guadagni di una vita.
Da palazzo Chigi spiegano che il premier “è concentrato sulla manovra” e vista l’importanza del provvedimento, e la criticità del momento, ha annullato il viaggio in Serbia previsto per domani, mentre sarà presente oggi pomeriggio ai funerali del primo caporal maggiore, Roberto Marchini, ucciso martedì scorso nell’esplosione di un ordigno in Afghanistan. Date le circostanze della sua apparizione, è facile prevedere che il premier non fiaterà e attenderà domani sera. Si mostrerà e da venerdì sera, a mercati chiusi, tornerà a parlare con l’obiettivo di riconquistare la scena politica e mettere a tacere chi nella maggioranza va sussurrando che la situazione è compromessa, che il Cavaliere non è più in grado di gestire quello che accade dentro e attorno al governo.