Roma, 13 lug. (LaPresse) – E’ iniziata oggi a Palazzo Chigi la fase negoziale del Piano triennale per l’assunzione a tempo indeterminato di circa 65mila tra docenti e Ata, nell’arco degli anni 2011-2013, sulla base dei posti vacanti disponibili in ciascun anno. Il Piano, già deciso e approvato da alcuni mesi, eviterà la formazione di nuovo precariato in futuro e risponde ad una nuova filosofia: prevede infatti esclusivamente assunzioni basate sul reale fabbisogno del sistema d’istruzione, come sarà sempre, d’ora in poi, per tutte le assunzioni nel mondo della scuola. Erano presenti il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini, il ministro della Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e i sindacati di categoria.
Il piano non dovrebbe comportare aumenti di costi. Per la continuità del servizio scolastico, nel Decreto per lo sviluppo, è previsto anche che le graduatorie vengano aggiornate ogni tre anni, con la possibilità di scegliere una sola provincia. Chi viene immesso in ruolo non può chiedere il trasferimento in altre province per un periodo di cinque anni. Le ultime stime elaborate dal Ministero prevedevano che, grazie ai pensionamenti e alle immissioni in ruolo degli ultimi anni, il fenomeno avrebbe trovato una definitiva soluzione in alcuni anni.
I provvedimenti contenuti nel Decreto per lo sviluppo consentono, all’interno del quadro di riorganizzazione del personale della scuola, di ridurre i tempi previsti e dunque di risolvere definitivamente un problema nato nei decenni passati, a causa di scelte politiche irresponsabili che hanno fatto lievitare fino a 250mila il numero degli insegnanti abilitati, iscritti nelle graduatorie ad esaurimento.