Roma, 11 lug. (LaPresse) – “Oggi più che mai dovrebbe sprigionarsi nel nostro Paese un impegno di coesione nazionale di cui c’è bisogno per affrontare le difficili prove all’ordine del giorno”. Questo l’appello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano durante le celebrazioni del centenario del palazzo del Viminale che ha sottolineato la necessità di agire in modo unitario di fronte ai problemi posti dalle “turbolenze dei mercati”.
Parole che sono state accolte da tutti. “La Cisl sostiene con grande convinzione, in ogni territorio d’Italia, l’appello del Presidente della Repubblica, Napolitano sulla necessità di una forte coesione nazionale per affrontare la difficile situazione economica e sociale del paese.” Lo dichiara in una nota il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. “Non faremo cadere nel vuoto l’invito del Presidente Napolitano a un impegno di coesione nazionale. Il Pd ha sempre perseguito l’interesse generale del Paese e difeso la credibilità internazionale dell’Italia e lo farà anche in questa fase così delicata” scrive la presidente del Pd Rosy Bindi.
Sulla stessa linea anche Umberto Bossi, d’accordo con Napolitano, che ribadisce: “Siamo coesi. La maggioranza è coesa, è chiaro che l’opposizione la coesione la fa a suo modo, facendo la guerra”. “In una situazione drammatica che può compromettere il futuro degli italiani l’Unione di centro raccoglie l’appello del presidente della Repubblica alla concordia nazionale”. Così Pierferdinando Casini a nome dell’Udc, il leader centrista poi apre alle forze di opposizione: “Con questo spirito, l’Udc, in sintonia con le forze del Terzo polo, concorderà con il Partito democratico e l’Italia dei valori pochi qualificati emendamenti su cui auspica una larga convergenza”. “Questa manovra è da cambiare, ma ribadiamo anche la necessità di intervenire urgentemente, concretamente e propositivamente per il futuro del Paese” afferma in una nota il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.
A fine giornata quindi Napolitano non può che apprezzare con “viva soddisfazione” degli annunci venuti dall’opposizione nel senso di un impegno a concorrere – con “pochi qualificati emendamenti” – a una “rapidissima approvazione” della necessaria manovra finanziaria. Ci si attende che a ciò corrisponda la immediata disponibilità di governo e maggioranza a condurre le consultazioni indispensabili e a ricercare le convergenze opportune.