A Ravello per protestare alle nozze di Brunetta, lui beffa tutti

Salerno, 10 lug. (LaPresse) – Sono scesi in piazza i precari e i rappresentanti del Coisp, sindacato della polizia, per manifestare contro il ministro Renato Brunetta, che stasera si è sposato con Titti Giovannoni, nel borgo amalfitano di Ravello. A riferirlo è l’ufficio stampa del Coisp, che ha raccontato a LaPresse che “si è trattato di una manifestazione molto folcloristica”. “I circa 20 poliziotti – ha proseguito – che indossano delle magliette con scritto ‘Meglio panzoni che coglioni’, hanno portato con loro le sagome dell’agente colpito, mentre gli altri manifestanti, circa 150, si sono armati di sacchi della spazzatura con sopra le foto di politici come Berlusconi, Brunetta e Gelmini”. Alla fine Brunetta è stato costretto a cambiare meta per la celebrazione del rito civile, da Villa Rufolo all’Hotel Caruso.

“Era proprio quello che volevamo. Rovinargli la festa e impedirgli di occupare un suolo pubblico e ci siamo riusciti”. Queste le parole di Alessandro D’Auria, portavoce dei Cobas Scuola Salerno. Secondo quanto raccontato a LaPresse dai manifestanti, il ministro è stato costretto a cambiare sede della cerimonia all’ultimo. “L’unico che era arrivato è stato Caldoro, che poi è andato via”, spiega D’Auria. “Ci siamo fatti sentire anche quando ci siamo recati in corteo fin sotto l’hotel – ha aggiunto il portavoce dei manifestanti – gli invitati si sono affacciati e hanno minacciato di chiamare la polizia per farci sgomberare poiché stavamo dando fastidio. Per noi è una vittoria”.