Napoli, 8 lug. (LaPresse) – Corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e associazione per delinquere. Sono queste le accuse mosse dalla procura di Napoli nei confronti di Marco Mario Milanese. L’ex consigliere di Tremonti si sarebbe fatto pagare costosi orologi, gioielli, auto e consistenti ‘mazzette’ in cambio di nomine e informazioni riservate sulle indagini in corso. E’ così che nell’ordinanza spunta fuori anche un viaggio con Sabrina Ferilli, un soggiorno per due persone a New York per il Capodanno 2009/2010 che Milanese ha fatto con la compagna Emanuela Bravi, ex portavoce di Tremonti, insieme alla show girl e Christian De Sica che erano a New York per girare un film. A confermarlo, in un interrogatorio con i pm, è lo stesso Viscione. “Ritorniamo indietro a livello novembre – afferma nell’interrogatorio Viscione – dove lui comincia a chiedere insistentemente viaggi per se e per la sua compagna, una certa Manuela Bravi, prima faceva la portavoce di Tremonti e poi è diventata la direttrice della Zecca della Stato… e qui stanno due episodi che debbo raccontare, importantissimi a mio avviso, quello dei viaggi, che è volgarissimo perche si e fatto disdire dieci volte il viaggio, perché doveva partire con la Ferilli, con De Sica […] che dovevano stare tutti allo stesso piano e si doveva trovare lo stesso albergo, insomma, ha fatto impazzire Sidoti (il titolare dell’agenzia di viaggi, ndr)”.
Sempre le parole di Viscione sono fondamentali per ricostruire i regali ricevuti da Milanese in cambio dlele nomine, All’imprenditore che gli pagava i “capricci”, Milanese si è rivolto per vendere una barca. “Però c’è… questo è l’ultimo punto importante – spiega Viscione – Milanese ha una barca […] una barca importante, comprata da Russo di Capri, quello dell’abbigliamento, che valeva seicento, settecentomila euro … in un momento… invernale, diciamo, novembre, ottobre, novembre: Paolo, mi devi fare la cortesia, dobbiamo provare a vendere la barca… lui me la voleva rifilare … e io che stavo sotto scacco non potevo dire di no così, allora ho trovato la soluzione . Avevo un amico – continua Viscione nell’interrogatorio – che aveva bisogno di una cortesia, quella là di essere confermato in una nomina… amico però non mio. Amico di Sidoti… Sidoti mi premeva: perché non lo presentiamo a Milanese, non lo presentiamo a Milanese? Va bene, lo presentiamo al Milanese, invece di presentarlo, lo faccio portare da me e gli dico: senti, tu sei disposto a fare un’operazione di questo tipo? Ti compri la barca, la fai comprare a qualcuno e quello ti farà il piacere sicuramente, no… Così è stato, questo si chiama Fabrizio Testa ed e il presidente dimissionario dell’Enav, Finmeccanica …”. Il pm vuole accertarsi si tratti proprio di lui e insiste: “Fabrizio?” Quindi Viscione precisa: “Fabrizio Testa inquisito dallo scandalo famoso delle fatture false Enav e compagnia bella… Matteoli non lo voleva. Alemanno non lo voleva. Tremonti l’ha fatto nominare […] l’ha fatto diventare presidente dell’Enav, con i poteri, che poi dopo si e dovuto dimettere, perché è nato il casino delle fatture false, è un altro discorso… Però è stato nominato e si e comprato la barca…”.
Intanto questa mattina il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha dichiarato di aver lasciato la casa di Roma che gli aveva messo a disposizione il deputato Marco Mario Milanese, suo consigliere, dopo gli ultimi sviluppi sull’inchiesta sulla P4. “La mia unica abitazione è a Pavia”, ha spiegato Tremonti. “Non ho mai avuto casa a Roma. Per le tre sere a settimana che normalmente, da più di 15 anni, trascorro a Roma, ho sempre avuto soluzioni temporanee, prevalentemente in albergo e come ministro in caserma. Poi ho accettato l’offerta fattami dall’onorevole Milanese, per l’utilizzo temporaneo di parte dell’immobile nella sua piena disponibilità e utilizzo”.

