Via libera a decreto rifiuti. Bossi: Napoletani non hanno imparato lezione

Roma, 30 giu. (LaPresse) – Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto rifiuti. Il provvedimento é passato con il voto contrario dei ministri della Lega. Per polemica il leader del Carroccio, Umberto Bossi, ha abbandonato il Cdm subito dopo l’approvazione, appena 40 minuti dopo l’inizio del Consiglio dei ministri. Il provvedimento dispone, spiega palazzo Chigi, “che i rifiuti derivati dalle attività di tritovagliatura possono essere smaltiti fuori dalla regione Campania, prioritamente nelle regioni limitrofe in attuazione del principio comunitario della prossimità, e con il nulla osta della regione di destinazione”.

Sul testo sono immediatamente scattate le polemiche. Se per Bossi infatti i napoletani si trovano di nuovo in emergenza perchè “non hanno imparato la lezione”, e questa volta le Regioni del nord non accetteranno la spazzatura campana, per il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro il decreto “non consente di superare concretamente le difficoltà di questi giorni, non è sufficiente”. Scettico anche il senatore democratico Ignazio Marino, che in questi giorni sta raccogliendo dati sui rischi per la salute dei cittadini napoletani: “Nel decreto sui rifiuti – afferma – varato oggi dal governo si legge un messaggio chiaro a Napoli e agli enti locali: ‘arrangiatevi, noi ce ne laviamo le mani'”.

Difende naturalmente il testo invece il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che parla di “un provvedimento assolutamente responsabile ed efficace” che “permetterà lo smaltimento dei rifiuti della Campania in maniera più celere”. “E’ più logico che i rifiuti del Veneto vadano ad esempio in Emilia e non in Sicilia, viceversa, dalla Campania sarà meglio mandare i rifiuti prioritariamente nelle regioni vicine”, è la lettura del ministro per il beni culturali Giancarlo Galan, che precisa che le regioni del nord non verranno escluse dal flusso per lo smaltimento dei rifiuti campani: “Non c’è scritto questo nel decreto”.