Libia, Frattini vuole tregua umanitaria. Cameron: Vantaggio per Gheddafi

Libia, Frattini vuole tregua umanitaria. Cameron: Vantaggio per Gheddafi

Roma, 22 giu. (LaPresse) – In Libia occorre “una sospensione umanitaria immediata delle ostilità” per consentire la creazione di corridoi umanitari e di aiutare la popolazione. Sono parole del ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini, nell’audizione davanti alle Commissioni congiunte esteri e comunitarie dei due rami del Parlamento, che si è svolta questa mattina al Senato.

Le parole di Frattini non hanno però trovato grande apprezzamento all’estero: “Un cessate il fuoco temporaneo in Libia permetterebbe alle forze di Muammar Gheddafi di riprendere terreno e lanciare nuove offensive”, ha infatti spiegato il primo ministro britannico David Cameron. Il premier, in un discorso al Parlamento inglese, ha aggiunto che la coalizione implicata nella missione “sta tenendo duro” e intensificando le pressioni su Muammar Gheddafi per lasciare il potere. I commenti del premier britannico arrivano anche in seguito alle preoccupazioni sollevate dal segretario generale uscente della Lega araba, Amr Moussa, per le vittime civili.

Nel pomeriggio è arrivata poi la rettifica del portavoce della Farnesina, Maurizio Massari, tramite Al Jazeera International. La proposta di “tregua umanitaria” delle ostilità in Libia “è solo un’ipotesi di lavoro”, ha spiegato. “Certamente non è una proposta italiana”, ha aggiunto Massari. “Ciò che Frattini intendeva dire stamattina è che se ci sarà un accordo fra organizzazioni internazionali” per la creazione di un corridoio umanitario che favorisca l’accesso degli aiuti alla popolazione in alcune aree come quella di Misurata, “l’Italia prenderebbe in considerazione con interesse tale appello”. Ma sicuramente, ha spiegato ancora Massari, perchè ciò avvenga “avremmo bisogno di un ampio consenso internazionale”.

© Riproduzione Riservata