Caso Battisti, Brasile concede visto residenza per periodo indefinito

Caso Battisti, Brasile concede visto residenza per periodo indefinito

Brasilia (Brasile), 22 giu. (LaPresse) – Il Consiglio nazionale di immigrazione brasiliano ha concesso a Cesare Battisti un visto di residenza per “un periodo indefinito”, permettendogli di fatto di restare in Brasile. Il 9 giugno scorso la Corte suprema brasiliana aveva confermato la decisione dell’ex presidente Lula di non estradare Battisti, procedimento richiesto più volte dall’Italia, in cui è stato giudicato colpevole di diversi omicidi. Battisti, che continua a proclamarsi innocente, è fuggito dall’Italia nel 1981, in seguito alla sua evasione dal carcere. Era stato poi condannato in contumacia e dal 2004 si trova in Brasile, Paese in cui si è rifugiato dopo essere scappato anche dalla Francia. Nel 2007 è stato arrestato, ma dal 9 giugno è di nuovo libero.

“Credo che non dobbiamo dare l’impressione che ci facciamo scivolare la cosa addosso”. Ha reagito il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, parlando con i giornalisti a Montecitorio a proposito della concessione del visto che permetterà all’ex terrorista di circolare liberamente in Brasile come un cittadino qualunque. “I primi a lamentarsi – spiega La Russa – di questa ingiustizia dovrebbero essere i brasiliani che passeggiando tranquillamente per le loro città potrebbero imbattersi in un terrorista a piede libero. Da parte mia, parlerò con il presidente del Consiglio e proporrò di svolgere una valutazione sulla partecipazione o sulle modalità di partecipazione dei militari italiani alla quinta edizione dei Mondiali militari di Atletica che si svolgeranno a luglio a Rio de Janeiro”.

“Cesare Battisti conosce i suoi obblighi di residente straniero in Brasile e vi si atterrà scrupolosamente. Battisti nutre la speranza di riportare normalità alla sua vita, durante la quale continuerà a scrivere libri in attesa che le persecuzioni che da anni lo affliggono cessino”. Con questo comunicato gli avvocati di Cesare Battisti hanno reagito alla concessione, da parte del governo brasiliano, di un visto di residenza a tempo indefinito per il loro cliente. Grazie al documento, Battisti avrà gli stessi diritti di un qualunque altro cittadino brasiliano, eccezion fatta per il diritto di voto. Nel libro pubblicato in Francia nel 2006 ‘Ma cavale’, ‘La mia fuga’ in italiano, Battisti scrive che “sono colpevole, come ho più volte ribadito, di avere fatto parte di un gruppo armato con obiettivi sovversivi e di avere portato delle armi con me. Ma non ho mai sparato a nessuno”.

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