Napoli, 17 giu. (LaPresse) – Il ministro degli Esteri Franco Frattini e il primo ministro del Cnt libico Mahmud Jibril hanno firmato a Castel dell’Ovo a Napoli un patto di collaborazione su stupefacenti, terrorismo, criminalità organizzata e per fermare l’immigrazione clandestina dalla Libia. Frattini ha ribadito che l’accordo sull’immigrazione dimostra “quanto sia stretta la collaborazione tra l’Italia e la nuova Libia democratica che si sta costruendo” e ha affermato che quella intrapresa è la “strada verso un sistema democratico rispettoso dei diritti. Può essere davvero il segno di svolta che stavamo aspettando verso la costruzione di una Libia garante dei diritti”. “Libia e Italia sono uniti da una serie di relazioni molto importanti per lo sviluppo futuro – ha ribadito Jibril – questo accordo costituisce un’opportunità per noi e per il nostro futuro. Si tratta di un passo importante e cruciale per lo sviluppo delle forze politiche e sociali in Libia”.

“Quando si organizzano viaggi di disperati in mare, che spesso finiscono in tragedia, come arma di rappresaglia contro l’Occidente, mi chiedo se non si debba valutare se essi costituiscano un crimine contro l’umanità”, ha aggiunto Frattini sottolineando che “per quanto riguarda l’Italia, abbiamo sempre cercato soluzioni negoziali, abbiamo ricercato il dialogo, ma purtroppo da parte del regime non ci sono state risposte positive. Sarà il governo transitorio della Libia a ricostituire un canale di dialogo ma non certo per legittimare la divisione in due della Libia e neppure il regime attuale”.

Il ministro degli Esteri ha poi spiegato che l’Italia è pronta a collaborare “anche in termini di equipaggiamenti e strutture. Questo si realizza nel quadro di un accordo che finora mancava con un organismo di governo, seppur temporaneo, che rappresenta la Libia e il futuro del paese”.

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