Battezzato il nuovo veliero da ricerca scientifica. L'obiettivo è fornire informazioni inedite su zone marine ancora poco studiate

Non è solo una barca: è un messaggio. Venerdì 6 giugno 2025, nelle acque del porto di Monaco, è stato battezzato ‘Malizia Explorer’, nuovo veliero da ricerca scientifica della Team Malizia, fondata dal Vicepresidente dello Yacht Club de Monaco, Pierre Casiraghi, e Boris Herrmann. A rompere la bottiglia sullo scafo, la celebre oceanografa ed esploratrice statunitense Sylvia Earle, oggi 89enne e riferimento mondiale nella tutela degli oceani.
 
La cerimonia, celebrata con la benedizione di padre Christian Venard, si è svolta alla presenza di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco, presidente dello Yacht Club, affiancato da circa 80 ospiti tra cui l’Ambasciatore Peter Thomson, Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per l’oceano, e Bernard d’Alessandri, Segretario Generale del Club. Accanto a loro, studenti del Principato e giovani velisti, testimoni del legame che unisce Monaco alla scienza e alla salvaguardia marina.
 
L’imbarcazione, lunga 26 metri, realizzata in alluminio e varata ad aprile a Lorient, è progettata per affrontare tanto le acque tropicali quanto i mari polari. A bordo, spazio per quattro membri d’equipaggio e fino a otto scienziati, oltre a strumenti d’avanguardia come l’Ocean Pack per la raccolta continua di dati su CO₂, temperatura e salinità, e una rosetta CTD per campionamenti in profondità. Obiettivo: fornire informazioni inedite su zone marine ancora poco studiate.
 
“Questa imbarcazione è una straordinaria piattaforma logistica messa a disposizione degli scienziati. L’iniziativa si inserisce pienamente nello spirito del Team Malizia, fondato su due pilastri essenziali: la competizione e la protezione dell’ambiente“, ha dichiarato Pierre Casiraghi. L’impegno ambientale del progetto è stato riconosciuto anche con la certificazione a 4 stelle del Sea Index, lo standard internazionale sviluppato dallo YCM con Lloyd’s Register per valutare le emissioni di CO₂ degli yacht oltre i 24 metri. Una ventina di porti del Mediterraneo e delle Seychelles ha già adottato l’indice nelle proprie politiche di gestione. S.A.S. il Principe Alberto II ha sottolineato il valore scientifico del veliero: “I poli sono regioni estremamente sensibili e vulnerabili. Per comprenderli appieno serve una scienza più avanzata, ma anche più ricerca. È questa la sfida per il ‘Malizia Explorer’. Questo veliero ci permetterà di raggiungere aree polari isolate e di condurre lì studi fondamentali“.
 
Dopo il battesimo, avvenuto pochi giorni prima della Giornata Mondiale degli Oceani, Malizia Explorer ha partecipato alla parata ufficiale dell’8 giugno in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sull’Oceano (UNOC) a Nizza, prendendo parte anche ai lavori della conferenza. Ora si prepara a una campagna scientifica quinquennale in collaborazione con istituti come Reederei F. Laeisz, AWI, GEOMAR, Hereon, OceanOPS e lo Swiss Polar Institute. “Il battesimo di questa barca a Monaco segna una tappa importante nell’unione tra marinai, scienziati e creativi per dare voce all’oceano”, ha commentato Boris Herrmann. “Ci permette di ampliare il nostro impatto, collaborare con la comunità scientifica e raccogliere dati preziosi per comprendere meglio le sfide che affrontiamo”.
 
A chiudere, le parole di Sylvia Earle: “Questo veliero simboleggia una nuova speranza. Potrebbe essere la nostra ultima e migliore occasione per invertire la rotta del declino e riportare il nostro pianeta blu sulla via della rigenerazione”.

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