I calcoli del Global footprint network sul budget annuale di biocapacità del Pianeta
Il 6 maggio l’Italia finisce il budget di risorse naturali a disposizione per il 2025. Questi i calcoli del Global footprint network che ha messo a punto un calendario con la data della fine del budget annuale di biocapacità del Pianeta per ogni Paese.
Quindi l’Italia dal 6 maggio in poi comincerà a sovrasfruttare le risorse e gli ecosistemi naturali. Questo giorno si chiama Earth overshoot day, e segna la data in cui le risorse del Pianeta sarebbero finite se l’intera umanità consumasse allo stesso livello degli abitanti di quel Paese (in questo caso dell’Italia). E’ diverso dal ‘deficit day’ che si riferisce alla data in cui i residenti di uno Stato iniziano a richiedere più di quanto gli ecosistemi del loro Paese possano fornire nell’arco dell’intero anno.
L’Earth overshoot day cambia a seconda della nazione, e ogni anno tende ad anticipare di qualche giorno il suo arrivo. Tradotto significa un aumento del consumo delle risorse e un peggioramento delle condizioni ambientali.
Natualmente l’Earth overshoot day è diverso per ogni singola nazione. Guardando ai risultati riportati per quest’anno per esempio ci si accorge che per esempio il giorno dopo toccherà alla Svizzera e al Turkmenistan mentre nei giorni precedenti, dal primo maggio, è stata la volta di Bulgaria, Germania, Polonia, Olanda e Portogallo.
Il Paese che ha consumato più velocemente le sue risorse per il 2025 è stato il Qatar, il 6 febbraio; quello più lento è il l’Uruguay che finirà le risorse e andrà in sovrasfruttamento quasi alla fine dell’anno, il 17 dicembre. Gli Stati Uniti le hanno finite il 13 marzo, gli Emirati Arabi Uniti il 16 marzo, il Canada il 26, la Russia il 6 aprile, l’Arabia Saudita l’8 aprile, la Francia il 19 aprile, l’Unione europea il 29 aprile, il Regno Unito il 20 maggio, la Cina e la Spagna il 23 maggio, le Figi il 24 giugno.
L’Earth overshoot day per l’Italia arriva quest’anno con 11 giorni di anticipo rispetto all’anno scorso per modifiche dei dati e 1 giorno di anticipo a causa di variazioni nei consumi. Naturalmente più si consuma, prima si riducono i giorni, prima arriva l’overshoot day, e peggio è per la biodiversità, l’ambiente, il clima.
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