Siglato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani e dal presidente dell'Autorità nazionale anti-corruzione Giuseppe Busia. Collaborazione di durata triennale conferma attenzione su obblighi stabiliti dal Codice dei contratti pubblici

Un nuovo accordo per il monitoraggio sull’applicazione dei Criteri ambientali minimi (Cam), è stato siglato dal ministro della Transizione ecologica (Mite) Roberto Cingolani e dal presidente dell’Autorità nazionale anti-corruzione (Anac) Giuseppe Busia. L’accordo di collaborazione di durata triennale conferma e rilancia l’attività di monitoraggio sugli obblighi stabiliti dal Codice dei contratti pubblici per introdurre i Cam nella documentazione progettuale e di gara, e così facilitare l’adempimento attribuito all’Autorità.
“L’accordo per il monitoraggio degli obblighi relativi all’applicazione dei Criteri ambientali minimi – osserva Cingolani – garantisce trasparenza e rispetto delle regole nell’attuazione dei progetti del Pnrr“. 
“Attraverso gli appalti pubblici, e le tipologie di contratti adottati, si possono determinare i cambiamenti ambientali del Paese – rileva Busia – occorre inserire nelle gare pubbliche criteri ecologici e di sostenibilità che portino ad un cambiamento della qualità della vita dei cittadini”.
 
Per fornire “ausilio alle stazioni appaltanti e garantire uniformità di indirizzi”, l’accordo prevede oltre all’attività di monitoraggio e vigilanza anche “una collaborazione nell’ambito dell’attività regolatoria e di indirizzo attraverso la condivisione di atti di indirizzo, linee guida, clausole-tipo per bandi e capitolati e atti simili, necessari per attuare le norme in materia di sostenibilità ambientale degli acquisti pubblici, nonché nelle attività di formazione sul Gpp (Green public procurement) e sui Cam”.
L’attività più attesa – viene spiegato – è “quella del monitoraggio, che dovrà ridurre al minimo gli oneri amministrativi a carico delle stazioni appaltanti e al contempo dovrà restituire dati affidabili e utili ai seguenti obiettivi”.

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