Il figlio dell'ex presidente Usa commenta la decisione di un giudice del New Jersey, che ha assolto il Boss per guida in stato di ebbrezza
Un privilegiato bianco, un privilegiato liberal. Sono i termini con cui Donald Trump Jr. ha apostrofato Bruce Springsteen dopo che il celebre cantautore americano è stato assolto da un giudice del New Jersey dalle accuse di guida pericolosa e in stato di ebbrezza.
Con un post sul proprio profilo Twitter, il figlio maggiore dell’ex presidente degli Stati Uniti si è scagliato contro il Boss, reo – a suo dire – di essere solo “un privilegiato”.
I’d say it’s #WhitePrivilege but we all know it’s really #LiberalPrivilege https://t.co/DclDnsJhcb
— Donald Trump Jr. (@DonaldJTrumpJr) February 25, 2021
“Direi che si tratta di un privilegio bianco (#WhitePrivilege), ma sappiamo tutti che si tratta solo di un privilegio liberal (#LiberalPrivilege)”, il tweet al vetriolo del rampollo del tycoon, che lo scorso anno ha pubblicato un libro contro Joe Biden intolato proprio ‘Liberal Privilege: Joe Biden and the Democrats’ Defense of the Indefensible’. L’attacco a Springsteen, dunque, sembra quasi un modo come un altro per pubblicizzare il proprio saggio.
L’arresto di Springsteen risale allo scorso novembre, ma la notizia era trapelata solo un paio di settimane fa. Il Boss, che ha 71 anni, era stato fermato dalla polizia a bordo della sua moto presso la Gateway National Recreation Area di Sandy Hook. Era stato accusato di guida in stato di ebbrezza, consumo di alcol in zona chiusa e guida spericolata. Lo stesso Springsteen si era dichiarato colpevole di consumo di alcol in un parco nazionale americano, tanto che in sede processuale ha pagato un’ammenda di 540 dollari. Ma non era ubriaco. Anzi, aveva un tasso alcolemico nel sangue ben al di sotto del limite massimo consentito, dopo aver bevuto un paio di shot di tequila offerti da due fan. Per questo il giudice lo ha assolto. Ma al figlio di Trump, evidentemente, tutto questo non è bastato.
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