L'ex presidente fa sapere di non voler testimoniare
Il Senato degli Stati Uniti ha riconosciuto costituzionale il processo di impeachment a carico dell’ex presidente Donald Trump, votando dunque per andare avanti con l’intera procedura. Il riconoscimento è avvenuto con 56 voti contro 44: questo significa che sei repubblicani hanno votato con i democratici per andare avanti con il processo. La difesa di Trump, che è accusato di incitamento all’insurrezione, sosteneva che il tycoon non potesse affrontare un processo per impeachment dal momento che non è più presidente.
La seduta del Senato è stata aperta dai Dem con un montaggio video del discorso del 6 gennaio di Trump e delle successive rivolte con l’assalto al Congresso a Washington da parte di suoi sostenitori. Dal voto emerge che il magnate gode ancora di grande lealtà nei suoi confronti all’interno del partito repubblicano, sufficiente a evitargli una condanna: hanno votato contro Trump, infatti, solo sei senatori Gop, mentre per la condanna sarebbe necessaria la maggioranza dei due terzi del Senato (composto da 100 seggi), dunque servirebbe il voto di 17 repubblicani.
A partire da mezzogiorno locale di oggi, mercoledì, le parti hanno 16 ore per presentare le loro argomentazioni, poi nel fine settimana i senatori dovrebbero avere la possibilità di porre domande. Non è chiaro se verranno chiamati dei testimoni, in ogni caso Trump ha già chiarito che non intende testimoniare volontariamente. Un voto del Senato sull’eventuale condanna potrebbe anche avvenire lunedì se non ci fosse la parte dei testimoni.
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