Sono stati oltre 70 gli obiettivi dell’Isis sinora colpiti dagli Stati Uniti nell’ambito dell’operazione ‘Hawkeye strike’ in Siria. Lo comunica il Comando centrale americano (Centcom) in una nota pubblicata su X.
“Le forze del Centcom hanno colpito più di 70 obiettivi in diverse località della Siria centrale con aerei da combattimento, elicotteri d’attacco e artiglieria – si legge – Anche le forze armate giordane hanno fornito supporto con aerei da combattimento. L’operazione ha impiegato oltre 100 munizioni di precisione contro infrastrutture e siti di armi noti dell’Isis”. Per l’ammiraglio Brad Cooper, comandante del Centcom, “questa operazione è fondamentale per impedire all’Isis di ispirare complotti terroristici e attacchi contro il territorio statunitense. Continueremo a perseguire senza sosta i terroristi che cercano di danneggiare gli americani e i nostri partner in tutta la regione”.
Trump: “Forte rappresaglia contro l’Isis”
“A causa dell’efferata uccisione di coraggiosi patrioti americani in Siria da parte dell’Isis”, gli Stati Uniti “stanno infliggendo una forte rappresaglia, proprio come avevo promesso, contro i terroristi assassini responsabili”. Lo scrive Donald Trump su Truth, affermando che “stiamo colpendo con forza le roccaforti dell’Isis in Siria, un luogo intriso di sangue e afflitto da molti problemi, ma che ha un futuro promettente se l’Isis verrà debellato”. Il governo siriano, scrive il presidente Usa, “guidato da un uomo che sta lavorando duramente per riportare la Siria alla grandezza, è pienamente solidale”.

