Prosegue il viaggio in Israele di J.D. Vance: il vicepresidente Usa, ottimista sulla tenuta del cessate il fuoco a Gaza, vede Netanyahu ed Herzog. Intanto l’Onu lancia l’allarme sulla Striscia: “E’ disseminata di ordigni, la popolazione è a rischio”. Il Wall Street Journal rivela che Hamas è pronto a interrompere le esecuzioni in pubblico, mentre la Knesset, il parlamento di Israele, boccia la proposta di istituire una commissione di inchiesta sul 7 ottobre.
L’accordo su Gaza può essere “un elemento fondamentale per sbloccare gli Accordi di Abramo”. Lo ha affermato il vicepresidente americano J.D. Vance dopo aver incontrato a Gerusalemme il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo riportano i media dello Stato ebraico.
Il vice presidente americano J.D. Vance incontrando a Gerusalemme il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato di essere “ottimista” sul fatto che il cessate il fuoco “reggerà”. Lo riporta Channel 12. “Ci vuole tempo ma quello che ho visto negli ultimi giorni dimostra che siamo sulla strada giusta”, ha aggiunto. “Questo potrebbe essere un modello per altri accordi di pace in tutto il mondo”, ha concluso Vance.
Hamas ha detto ai mediatori del cessate il fuoco che interromperà le esecuzioni pubbliche di membri di bande e clan rivali. Lo hanno dichiarato alcuni funzionari arabi al Wall Street Journal. La decisione – secondo quanto riferito – è stata presa dopo che i mediatori hanno detto ad Hamas che Israele avrebbe potuto usare le esecuzioni come scusa per riprendere i combattimenti a Gaza.
L’inviato speciale statunitense Steve Witkoff e il consigliere della Casa Bianca Jared Kushner hanno lasciato Israele. Lo ha riferito una fonte diplomatica statunitense al Times of Israel. I due consiglieri del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sono rimasti in Israele per diversi giorni, impegnati a rafforzare il cessate il fuoco. Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance si trova attualmente in Israele e il segretario di Stato americano Marco Rubio dovrebbe arrivare domani nel Paese.
Le forze israeliane avrebbero arrestato 45 persone, tra cui un minorenne e diversi ex prigionieri, durante le incursioni effettuate dalla notte scorsa in Cisgiordania. Lo rende noto l’Associazione dei prigionieri palestinesi citata da Al Jazeera. La maggior parte degli arresti – viene spiegato – è avvenuta nella provincia di Hebron, mentre gli altri sono stati effettuati nelle province di Nablus, Ramallah, Qalqilya e Tulkarem, secondo quanto riferito dal gruppo.
Abbiamo discusso l’idea del ‘giorno dopo’” a Gaza “con una nuova visione”. Lo ha affermato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in occasione del suo incontro a Gerusalemme con il vicepresidente americano J.D. Vance a Gerusalemme. Lo riporta Ynet. Vance ha affermato che “ci vorrà molto lavoro” perché “siamo su un percorso importante e mai intrapreso prima”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha accolto nel suo ufficio a Gerusalemme il vicepresidente americano J.D. Vance. Rispondendo a una domanda dei cronisti Netanyahu – secondo quanto riporta Ynet – ha affermato che Israele “non è” un protettorato degli Stati Uniti. “Quando si tratta della sicurezza di Israele, facciamo ciò che dobbiamo fare”, ha detto ancora spiegando che “l’America ha interesse in un Israele forte, e Israele ha interesse in un’America forte”.
La Commissione di controllo dello Stato della Knesset ha bocciato la proposta di istituire una commissione statale d’inchiesta sull’attacco guidato da Hamas del 7 ottobre 2023. I membri del comitato di coalizione del partito al governo Likud e dei partiti ultraortodossi Shas e United Torah Judaism hanno votato contro la mozione mentre l’opposizione l’ha sostenuta. La proposta avrebbe consentito a un comitato di indagare sugli eventi che hanno circondato l’attacco guidato da Hamas. I parlamentari dell’opposizione hanno condannato l’esito definendolo “un fallimento morale”.
Un comandante di un plotone della forza d’élite Radwan di Hezbollah è stato ucciso oggi in un attacco aereo israeliano nel Libano meridionale. Lo ha affermato l’esercito israeliano. Secondo l’Idf Issa Ahmad Karbala, questo il nome della persona uccisa, era coinvolto nel trasporto di armi in Libano e nell’avanzamento di attacchi contro Israele. L’esercito afferma che le attività di Karbala “costituiscono una violazione degli accordi tra Israele e Libano”. L’uomo è stato preso di mira mentre era in moto nella città di Ain Qana.
Quello intrapreso con la firma della tregua è l’unico percorso che valga la pena di essere perseguito, l’unico che possa portare alla realizzazione della soluzione a due Stati. Il piano del Presidente Trump, riconosce infatti l’aspirazione all’autodeterminazione del popolo palestinese, la cui realizzazione insieme alla sicurezza di Israele costituisce la pietra angolare della nostra azione per garantire un futuro di pace, di stabilità, di prosperità alla regione. Ma per giungere a questo obiettivo Hamas deve accettare di non avere alcun ruolo nella governance transitoria e nel futuro Stato palestinese, e deve essere disarmato per impedire che continui a rappresentare una minaccia per la stabilità regionale”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in Aula al Senato nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 ottobre. “Sono queste – ha aggiunto – le precondizioni necessarie anche per il riconoscimento da parte dell’Italia dello stato di Palestina. Come anche da indicazione di questo Parlamento, il governo è pronto ad agire di conseguenza quando queste condizioni si saranno materializzate”.
l Segretario di Stato americano Marco Rubio arriverà domani in Israele per una visita di due giorni. Lo ha dichiarato un funzionario statunitense al Times of Israel. Secondo il funzionario, il viaggio sarà incentrato sul sostegno all’attuazione del piano di cessate il fuoco di Washington a Gaza. La visita segue quella del vicepresidente statunitense J.D. Vance e degli inviati statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner avvenuta questa settimana nel Paese. Questa sarà la quarta visita di Rubio in Israele da quando ha assunto l’incarico a gennaio.
La Corte internazionale di Giustizia dell’Aia esprimerà oggi un un parere consultivo sugli obblighi legali di Israele di garantire che gli aiuti umanitari raggiungano i palestinesi a Gaza e nella Cisgiordania occupata. Ai giudici della Corte internazionale di giustizia dell’Aia è stato chiesto da parte delle Nazioni Unite un “parere consultivo” che stabilisca il dovere di Israele di facilitare gli aiuti a Gaza. Il parere della Corte internazionale di giustizia non è giuridicamente vincolante, ma la Corte ritiene che abbia “grande peso giuridico e autorità morale”.
Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance incontrerò oggi alle 10 ora locale il primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. Lo riportano i media locali spiegando che , secondo quanto comunicato dall’ufficio del primo ministro, Vance e sua moglie Usha saranno ricevuti da Netanyahu e sua moglie Sara. Successivamente Vance si recherà alla residenza presidenziale per un incontro con il presidente Isaac Herzog a mezzogiorno.
I resti umani consegnati ieri da Hamas appartenevano effettivamente a due ostaggi, che sono stati identificati. Lo riferisce l’ufficio del premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Si trattava dei corpi dell’85enne Arie “Zalman” Zalmanowicz – proveniente dal kibbutz Nir Or – e di un altro ostaggio la cui famiglia non ha ancora autorizzato la diffusione del nome. Lo riporta The times of Israel.
L’ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha identificato il secondo ostaggio ucciso e restituito durante la notte come Tamir Adar, 38 anni, residente del kibbutz Nir Oz, il cui corpo è stato rapito e portato a Gaza dopo essere stato ucciso mentre combatteva per respingere l’invasione del sud di Israele guidata da Hamas, il 7 ottobre 2023. Adar partì la mattina del 7 ottobre per supportare la squadra di sicurezza locale di Nir Oz, quando iniziarono ad arrivare le notizie dell’attacco. Disse alla moglie e ai figli di rimanere chiusi nella loro stanza blindata. Anche sua nonna, Yaffa Adar, venne rapita quello stesso giorno e rilasciata 48 giorni dopo.