Il principe Andrea e il caso Epstein, pressing su reali e governo: “Via i titoli”

Il principe Andrea e il caso Epstein, pressing su reali e governo: “Via i titoli”
Il principe Andrea sulle prime pagine dei tabloid del Regno Unito (AP Photo/Alastair Grant)

Il fratello di re Carlo nella bufera per i rapporti col miliardario americano condannato per abusi sessuali e traffico di minori

I reali britannici e il governo del Regno Unito sono sotto pressione affinché il principe Andrea venga formalmente privato dei suoi titoli e costretto a lasciare il Royal Lodge, lussuosa dimora in cui vive, a causa dei suoi legami con Jeffrey Epstein, il miliardario americano condannato per abusi sessuali e traffico di minori e morto suicida nel 2019.

Il principe Andrea, dopo averne discusso con Re Carlo III, ha accettato di smettere di usare i suoi titoli, fra cui quello di duca di York. Ma per molti critici non è sufficiente, visto che tecnicamente detiene ancora il titolo di duca, conferitogli dalla defunta madre, la regina Elisabetta II, e in quanto figlio di un monarca rimane un principe, titolo che gli spetta per diritto di nascita. Alcuni politici chiedono al Parlamento di revocare formalmente il suo ducato e al re di privare Andrea del suo diritto di essere principe. Intanto Andrea è sotto i riflettori in seguito alla pubblicazione, martedì 21 ottobre, del libro di memorie di Virginia Giuffre che descrive in dettaglio le accuse contro di lui.

I rapporti con Epstein e la rinuncia al titolo di duca di York

La dichiarazione di Andrea con cui rinuncia ad alcuni dei suoi titoli reali (cioè duca di York, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Reale Vittoriano e Cavaliere Reale Compagno del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera) è arrivata dopo la pubblicazione di alcune e-mail da cui si evince che il terzogenito della Regina Elisabetta era rimasto in contatto con Epstein più a lungo di quanto avesse ammesso in precedenza, e pochi giorni prima della pubblicazione di un libro di memorie postumo di Virginia Roberts Giuffre, accusatrice di Epstein, che sostiene di aver avuto rapporti sessuali con Andrew quando aveva 17 anni.

 Alcuni politici dell’opposizione hanno affermato che Andrea dovrebbe essere formalmente privato del suo ducato attraverso un atto del Parlamento. Il deputato dello Scottish National Party Stephen Flynn ha affermato che il governo dovrebbe ricorrere alla legislazione per revocare i titoli sia ad Andrea che a Peter Mandelson, membro della Camera dei Lord che è stato licenziato come ambasciatore britannico a Washington a settembre a causa della sua passata amicizia con Epstein. “La famiglia di Virginia Giuffre, la cui vita è stata distrutta, è arrabbiata e sgomenta”, ha detto Flynn. “L’opinione pubblica di queste isole è arrabbiata e sconvolta ed entrambi meritano di sapere che alcuni (membri del Parlamento) condividono la loro indignazione”, ha aggiunto.

La posizione del governo

Il governo ha dichiarato che sostiene la decisione della famiglia reale sui titoli di Andrea, ma di non poter agire unilateralmente. Secondo la monarchia costituzionale britannica, la corona non interferisce nella politica e i politici si tengono alla larga dalle questioni relative alla famiglia reale. “I nostri pensieri devono andare alle vittime di Jeffrey Epstein, a coloro che hanno sofferto e continuano a soffrire a causa degli abusi che hanno subito per mano sua, ma queste sono questioni che riguardano la famiglia reale”, ha detto alla Bbc la ministra dell’Istruzione Bridget Phillipson. 

Il principe Andrea e il caso Epstein, pressing su reali e governo: “Via i titoli”
Il Principe Andrea, settembre 2025. (Jordan Pettitt/Pool Photo via AP)

Alcuni chiedono anche che il principe Andrea venga mandato via dalla Royal Lodge, la villa di 30 stanze vicino al Castello di Windsor dove vive insieme alla sua ex moglie Sarah Ferguson, che non sarà più conosciuta come la duchessa di York. Sono state sollevate domande su come Andrea paghi la casa, che affitta con un contratto a lungo termine dalla Crown Estate, un portafoglio di proprietà che è nominalmente di proprietà, ma non controllato, dal monarca. Il palazzo si prepara intanto ad altre rivelazioni imbarazzanti, proprio mentre il re si appresta a una visita di Stato in Vaticano questa settimana, dove dovrebbe pregare accanto a Papa Leone XIV.

Andrea accusato di aver cercato di diffamare Virginia Giuffre

Il libro di Giuffre, ‘Nobody’s Girl’, in uscita domani, martedì 21 ottobre, descrive in dettaglio tre presunti incontri sessuali con Andrea. La donna si è suicidata ad aprile all’età di 41 anni. In un estratto pubblicato in anteprima, Giuffre afferma che il principe si comportava come se credesse che “fare sesso con me fosse un suo diritto di nascita”. Giuffre sostiene anche nel libro che il team di Andrea abbia cercato “di assumere troll su internet per molestarmi”. Ha raccontato che Andrea ha insistito affinché l’accordo legale includesse un ordine di silenzio di un anno per impedire che le accuse potessero rovinare il Giubileo di platino della defunta regina nel 2022. Intanto la polizia di Londra fa sapere che sta “esaminando attivamente” le notizie riportate dai media secondo cui nel 2011 Andrea avrebbe cercato informazioni per diffamare Giuffre chiedendo a una delle sue guardie del corpo di scoprire se avesse precedenti penali.

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