Ucraina, Washington Post: “Putin ha chiesto a Trump che Kiev ceda il Donetsk”

Ucraina, Washington Post: “Putin ha chiesto a Trump che Kiev ceda il Donetsk”
Vladimir Putin e Donald Trump alla Joint Base Elmendorf-Richardson, Alaska, Usa, 15 agosto 2025 (AP Photo/Jae C. Hong, File)

Per Mosca sarebbe la condizione per porre fine alla guerra

Il presidente russo Vladimir Putin, nella telefonata di giovedì con il presidente Usa Donald Trump, gli ha chiesto che Kiev ceda il pieno controllo del Donetsk come condizione per porre fine alla guerra in Ucraina. Lo riporta in esclusiva il Washington Post, citando due alti funzionari a conoscenza della conversazione.

Il Donetsk è una regione strategica che si trova nell’est dell’Ucraina e Putin cerca senza successo di conquistare da 11 anni questo territorio, dove è stato ripetutamente respinto dalle forze ucraine che sono profondamente radicate in un’area che ritengono essere un importante baluardo contro una rapida avanzata russa verso ovest in direzione della capitale Kiev. I funzionari citati dal Washington Post sottolineano che l’attenzione di Putin sul Donetsk suggerisce che il leader del Cremlino non sta facendo marcia indietro rispetto alle richieste passate che hanno portato il conflitto a una situazione di stallo, nonostante l’ottimismo di Trump sulla possibilità di raggiungere un accordo. 

Le fonti hanno riferito al Washington Post, che durante la telefonata con Trump, il leader di Mosca ha suggerito che sarebbe disposto a cedere parti di altre due regioni dell’Ucraina che ha parzialmente conquistato, Zaporizhzhia e Kherson, in cambio del pieno controllo sul Donetsk. Le linee del fronte tra le forze russe e ucraine sono rimaste sostanzialmente stagnanti nell’ultimo anno di conflitto, senza che nessuna delle due parti ottenesse un vantaggio significativo. La Russia controlla circa il 20% del territorio ucraino.

Venerdì Trump ha ricevuto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca: secondo i funzionari citati dal Washington Post in questo incontro l’inviato di Trump, Steve Witkoff, ha esercitato pressioni sulla delegazione ucraina affinché ceda il Donetsk, sottolineando che la regione è prevalentemente di lingua russa, un argomento spesso utilizzato dal Cremlino. Il WP sottolinea che molti ucraini, compreso Zelensky, sono cresciuti parlando il russo come prima lingua e, nella società ucraina, parlare russo non è mai stato storicamente un segno di simpatia verso Mosca. Negli anni successivi all’annessione della penisola di Crimea da parte della Russia nel 2014, gli ucraini hanno iniziato a utilizzare sempre più la lingua ucraina.

Witkoff è stato il principale interlocutore della Casa Bianca con il Cremlino prima dell’incontro Trump-Putin di Ferragosto ad Anchorage, in Alaska. Il segretario di Stato Marco Rubio è invece il più alto funzionario dell’amministrazione incaricato di preparare il prossimo vertice di Budapest con Putin, che è stato accolto con favore da Kiev. 

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