Il primo ministro britannico Keir Starmer ha rimosso l’ambasciatore del Regno Unito negli Stati Uniti, Peter Mandelson, per i suoi legami con Jeffrey Epstein. In una dichiarazione alla Camera dei Comuni, il ministro degli Esteri Stephen Doughty ha spiegato che la decisione è arrivata dopo la pubblicazione, questa settimana, di alcune mail inviate da Mandelson a Epstein.
La decisione dopo le mail rese note tra Mandelson ed Epstein
“Alla luce delle nuove informazioni contenute nelle mail scritte da Peter Mandelson, il primo ministro ha chiesto al ministro degli Esteri di revocargli l’incarico di ambasciatore”, ha affermato il Foreign Office in un comunicato. “Le mail mostrano che la profondità e l’estensione del rapporto tra Peter Mandelson e Jeffrey Epstein sono sostanzialmente diverse da quanto si sapeva al momento della sua nomina”, si legge ancora nella nota.
Mandelson, che ha assunto l’incarico nel febbraio di quest’anno dopo quello che il governo ha descritto come un “approfondito” processo di verifica, ha espresso il suo profondo rammarico per i suoi precedenti legami con Epstein e ha affermato di non sapere nulla delle sue attività criminali. La decisione di licenziare Mandelson arriva solo un giorno dopo che Starmer aveva dichiarato di avere “fiducia” in lui. Il governo ha dichiarato che James Roscoe, vice capo missione del Regno Unito a Washington, ricoprirà il ruolo di ambasciatore ad interim. Roscoe è un diplomatico di esperienza ed è stato capo delle comunicazioni della defunta regina Elisabetta II.
Le rivelazioni del The Sun
Il tabloid The Sun ha pubblicato delle e-mail che, secondo quanto affermato, mostrano Mandelson dire a Epstein di “lottare per ottenere un rilascio anticipato” poco prima che fosse condannato a 18 mesi di carcere. “Ho una grande stima di te“, gli aveva scritto ancora l’ambasciatore britannico prima che iniziasse a scontare la condanna per aver adescato una minorenne a fini sessuali nel giugno 2008.
Le e-mail sono state pubblicate dopo che i democratici della Commissione di vigilanza della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti hanno reso pubblico un album realizzato nel 2003 in occasione del 50° compleanno di Epstein, che all’epoca era un finanziere ricco e con amicizie importanti. In quell’album, Mandelson definiva Epstein “il mio migliore amico” in una nota scritta a mano.
I documenti rivelati dai Dem, anche biglietto da Trump
I membri democratici della Commissione di Vigilanza della Camera hanno pubblicato su X un’immagine della pagina del libro di compleanno del finanziere Jeffrey Epstein contenente il nome di Donald Trump. Si tratta di una lettera, dal contenuto osceno, che Trump avrebbe scritto e firmato in occasione del 50esimo compleanno dell’ex finanziere.
La lettera, insieme ad altre, era stata raccolta in un libro dall’ex fidanzata e complice di Epstein, Ghislaine Maxwell. Il libro, insieme ad altri documenti, è stato consegnato alla Commissione della Camera dagli eredi di Epstein. Era stato il Wall Street Journal a rivelare per primo l’esistenza della presunta lettera di Trump. Il presidente Usa ha negato che la firma sulla lettera sia autentica e ha fatto causa al Journal e al suo editore Rupert Murdoch, chedendo un risarcimento da un miliardo di dollari.

