Ucraina, oggi a Parigi la riunione dei Volenterosi – La diretta

Ucraina, oggi a Parigi la riunione dei Volenterosi – La diretta

Mosca: “Kiev ed Europa non vogliono cercare soluzioni pacifiche”

È in programma nel pomeriggio a Parigi, con alcuni leader collegati in videoconferenza, la riunione dei Volenterosi sull’Ucraina. Il premier spagnolo Sanchez, decollato alla volta della Francia, è stato costretto a rientrare a Madrid per un guasto all’aereo. Intanto Mosca attacca: “Kiev ed Europa non vogliono cercare soluzioni pacifiche”.

Ucraina, le notizie di oggi 4 settembre
Inizio diretta: 04/09/25 11:00
Fine diretta: 04/09/25 23:00
Macron: "Da Mosca condizioni per tregua inique, immorali e impossibili"

Pretendere, prima di qualsiasi discussione di pace, il ritiro degli eserciti ucraini da un territorio grosso modo equivalente a quello che è costato alla Russia circa 250mila morti e un milione di soldati nei combattimenti, significa formulare un’idea iniqua, immorale e impossibile“. Lo ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron al termine della riunione della Coalizione dei volenterosi a Parigi. Lo riferiscono i media francesi. “La discussione è concepibile solo se vengono offerte forti garanzie di sicurezza agli ucraini e se queste diventano la condizione per accompagnare un cessate il fuoco, un accordo di pace o un armistizio”, ha aggiunto.

Macron: "Italia, Germania e Polonia tra 26 Paesi contributori"

Germania, Italia e Polonia sono tra “i 26 Paesi contributori che hanno definito il sostegno, sia per la rigenerazione dell’esercito ucraino, sia per la sicurezza sul suo suolo, nei suoi cieli, in mare“. Lo ha confermato il presidente della Francia Emmanuel Macron in una conferenza stampa al termine della riunione della Coalizione dei volenterosi che si è svolta a Parigi. Lo riportano i media francesi.

Von der Leyen: "Tre livelli di garanzie, 26 Paesi per invio forze"

Oggi sono stata a Parigi, dove si è appena tenuta la riunione della Coalizione dei Volenterosi. Abbiamo discusso delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Ed è stato un incontro cruciale, perché sappiamo tutti che la posta in gioco è il futuro e la sicurezza dell’intero continente. Quindi oggi c’è stata determinazione, ma anche risultati concreti. I leader hanno approvato il lavoro dei loro capi di stato maggiore e dei ministri della Difesa. Saremo implacabili nei nostri sforzi per mantenere l’Ucraina forte, l’Europa sicura e raggiungere la pace”. Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in una nota. “La prima e più solida linea di garanzie di sicurezza – illustra – è rappresentata da forze armate ucraine forti e senza restrizioni. Dobbiamo trasformare l’Ucraina in un porcospino d’acciaio, indigesto per gli aggressori presenti e futuri. Ciò significa forze armate permanenti, forti, ben equipaggiate e moderne. Le nostre industrie della difesa stanno accelerando la cooperazione per raggiungere questo obiettivo. L’Europa continuerà ad addestrare i soldati ucraini. Quasi 90.000 sono già stati addestrati. E ci siamo impegnati a fare di più”.

“Il secondo livello della garanzia di sicurezza è costituito dalle forze di rassicurazione, incluso il supporto degli Stati Uniti. Oggi, 26 paesi si sono impegnati a costituire tale forza di rassicurazione, nel contesto di un cessate il fuoco o di un accordo di pace. Ventisei paesi disposti a schierare forze terrestri, aeree o marittime. Ciò dovrebbe contribuire a garantire una pace duratura e a scoraggiare future aggressioni”, aggiunge. “La terza garanzia di sicurezza è una posizione di difesa europea forte e credibile. Abbiamo bisogno di un’impennata degli investimenti nella difesa. Pertanto, è una buona notizia che SAFE, il nostro fondo per la difesa da 150 miliardi di euro, sia interamente sottoscritto con la partecipazione di 19 Stati membri. La maggior parte di essi investirà non solo nelle proprie basi industriali di difesa, ma anche in quelle dell’Ucraina. Questo crea posti di lavoro in Europa. La nostra risposta strutturale a lungo termine agli investimenti nella difesa è il nostro nuovo bilancio europeo”, prosegue. “Abbiamo gli occhi puntati sul 2030. Questo è il nostro orizzonte di preparazione. Il mio ultimo punto riguarda la fine dello spargimento di sangue. Le nostre sanzioni sono un forte incentivo per la Russia a lasciare il campo di battaglia e a sedersi al tavolo dei negoziati. Vogliamo la pace per l’Ucraina”, conclude von der Leyen.

Trump a Volenterosi: "Ue smetta di acquistare petrolio russo"

Nella telefonata con la Coalizione dei Volenterosi e con Volodymyr Zelensky Donald Trump ha chiesto che l’Europa smetta di acquistare petrolio russo e faccia pressioni economiche sulla Cina. Lo riferisce la Cnn citando un funzionario della Casa Bianca. Il presidente Usa, ha riferito il funzionario, “ha sottolineato che l’Europa deve smettere di acquistare petrolio russo che sta finanziando la guerra, dato che la Russia ha ricevuto 1,1 miliardi di euro in vendite di carburante dall’Ue in un anno”. Inoltre, “il presidente ha anche sottolineato che i leader europei devono fare pressione economica sulla Cina per la sua azione di finanziamento degli sforzi bellici della Russia“.

Macron: "Se Russia rifiuta la pace adotteremo nuove sanzioni con gli Usa"

È la Russia che ha scelto di intensificare questa guerra“, ha affermato il presidente francese Emmanuel Macron al termine della riunione della Coalizione dei volenterosi a Parigi, deplorando “il desiderio di guerra permanente” manifestato da Mosca e denunciando al contempo le “false pretese” della Russia. Se questa continuerà a rifiutare la pace, gli europei adotteranno nuove sanzioni “insieme agli Stati Uniti”, ha avvertito Macron. Lo riportano i media francesi.

Costa: "Uniamo le forze per garanzie a Kiev in mare, terra e aria"

“Abbiamo tenuto un importante incontro della Coalizione dei Volenterosi. Stiamo unendo le forze per rafforzare le garanzie di sicurezza dell’Ucraina: attraverso l’aria, il mare, la terra e la rigenerazione delle forze ucraine. La Coalizione non solo è volenterosa, ma anche in grado di mantenere le promesse“. Lo scrive sui social il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa dopo il vertice di Parigi. “Allo stesso tempo, continuiamo a lavorare per esercitare pressione sulla Russia attraverso ulteriori sanzioni. La Russia deve porre fine immediatamente alle uccisioni. Domani avrò l’onore di unirmi al presidente Zelensky a Uzhhorod per rivolgermi al Congresso delle Autorità Regionali e rendere omaggio alla resilienza delle regioni e delle comunità locali ucraine“, aggiunge.

Macron: "Sostegno Usa a garanzie sicurezza finalizzato in prossimi giorni"

Dopo un colloquio in videocollegamento con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente della Francia Emmanuel Macron ha assicurato che il “sostegno americano alle garanzie di sicurezza” per Kiev sarà finalizzato “nei prossimi giorni”. Lo riporta Le Figaro.

Zelensky: "Incontro con Putin necessario ma non a Mosca"

Un incontro con Putin è necessario. Abbiamo sostenuto le proposte in ogni modo. Credo che se volessero rovinare un incontro, mi suggerirebbero di andare a Mosca“. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky al termine della riunione della Coalizione dei volenterosi a Parigi. “Ma se la Russia parla di un incontro, è già un primo passo“, ha aggiunto, “gli incontri tra leader adulti devono già avere in mente i risultati e questa è la fine della guerra”. Lo riporta Le Figaro.

Chigi: "Con Trump riaffermato obiettivo comune pace giusta e duratura"

Dopo aver partecipato in collegamento da Roma a una riunione della ‘Coalizione dei Volenterosi’ a livello Leader, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni – riferisce una nota di palazzo Chigi – ha partecipato a un successivo collegamento telefonico con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, “nel quale sono stati condivisi gli esiti della riunione della mattina ed è stato riaffermato il senso di unità nel ribadire l’obiettivo comune di una pace giusta e duratura per l’Ucraina”. “Essa può essere solo raggiunta con un approccio che unisca il continuo sostegno all’Ucraina, il perseguimento di una cessazione delle ostilità, il mantenimento della pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni, e solide e credibili garanzie di sicurezza, da definire in uno spirito di condivisione tra le due sponde dell’Atlantico”, conclude la nota.

Meloni a volenterosi: "Italia indisponibile per soldati a Kiev"

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato oggi in collegamento da Roma a una riunione della ‘Coalizione dei volenterosi’ a livello Leader. La riunione, ricorda una nota di palazzo Chigi, fa parte dei seguiti degli incontri volti ad approfondire il percorso verso una pace giusta e duratura in Ucraina. La premier, viene spiegato, “ha nuovamente illustrato la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington, quale elemento qualificante della componente politica delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina”. “Nel ribadire l’indisponibilità dell’Italia a inviare soldati in Ucraina, Meloni ha confermato l’apertura a supportare un eventuale cessate il fuoco con iniziative di monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini”, sottolinea la nota.

Macron: "Impegno di 26 Paesi per truppe a Kiev"

Ventisei Paesi europei si sono impegnati a essere presenti “sulla terraferma, in mare o in aria” in Ucraina. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron al termine della riunione della Coalizione dei volenterosi che si è tenuta all’Eliseo. Macron ha affermato che molti di loro sono pronti a fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina e che ventisei di loro si sono impegnati a essere presenti “sulla terraferma, in mare o in aria”. Lo riporta Le Figaro.

Kiev, attacco russo alla missione umanitaria di sminamento: due morti

 Il capo dell’amministrazione regionale di Chernihiv, Vyacheslav Chaus, ha affermato che due persone sono state uccise in un attacco russo, mentre altre tre sono rimaste ferite. Chaus ha sottolineato che si è trattato di un attacco mirato contro gli operatori della missione umanitaria di sminamento ‘Danish Refugee Council’. Il missile ha colpito la comunità di Kyseliv, situata vicino a Chernihiv. Lo riporta Rbc-Ucraina. “All’inizio, i russi hanno disseminato la zona di esplosivi e mine. Ora stanno uccidendo persone, civili, rischiando la vita per liberare la nostra terra dalle conseguenze dell’invasione russa”, ha aggiunto Chaus.

Costa e von der Leyen sentono Modi: "Convinca Putin"

 Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, hanno parlato al telefono con il primo ministro indiano Narendra Modi. “Accogliamo calorosamente il continuo impegno dell’India con il Presidente Zelensky. L’India ha un ruolo importante da svolgere nel convincere la Russia a porre fine alla sua guerra di aggressione e nel contribuire a creare un percorso verso la pace. Questa guerra ha conseguenze sulla sicurezza globale e compromette la stabilità economica. Quindi rappresenta un rischio per il mondo intero”, scrive Costa sui social. “Guardando al futuro, prevediamo di concordare un’agenda strategica congiunta al prossimo vertice UE-India, il prima possibile nel 2026. Rimaniamo anche pienamente impegnati a concludere i negoziati per l’Accordo di Libero Scambio entro la fine dell’anno. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario fare progressi ora”, aggiunge. 

Iniziato incontro in videocollegamento tra leader Ue e Trump

L’Eliseo ha annunciato che i leader europei che sostengono l’Ucraina hanno avviato i colloqui con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Due i temi all’ordine del giorno: la richiesta di ulteriori sanzioni statunitensi contro la Russia e il contributo di ciascuno alle future garanzie di sicurezza per l’Ucraina. I leader della ‘Coalizione dei volenterosi’ – una trentina di Paesi, principalmente europei, che sostengono militarmente l’Ucraina – si sono incontrati in precedenza per definire le garanzie di sicurezza per Kiev. Lo riporta Le Figaro.

Starmer: "Di Putin non ci si può fidare"

Di Vladimir Putin non ci si può fidare, sta ritardando di proposito i colloqui di pace mentre lancia attacchi contro l’Ucraina. È quanto ha detto il premier britannico, Keir Starmer, parlando collegato da remoto alla riunione della coalizione dei volenterosi a Parigi. Lo riferisce l’emittente britannica Sky News, citando un portavoce di Downing Street, precisando che Starmer era collegato da Glasgow. “Ciò è stato ulteriormente sottolineato dagli attacchi indiscriminati a Kiev della scorsa settimana, che hanno causato danni significativi agli edifici del British Council e della delegazione dell’Ue”, ha affermato un portavoce di Downing Street.

“Il primo ministro ha sottolineato che il gruppo ha assunto un impegno indissolubile nei confronti dell’Ucraina, con il sostegno del presidente Trump, ed è chiaro che ora è necessario andare oltre per esercitare pressione su Putin e garantire la cessazione delle ostilità”, ha detto ancora il portavoce del governo britannico.

Kiev: 2 morti in attacco russo nel Donetsk, colpito ospedale

Nella regione ucraina di Donetsk, le truppe dell’esercito della Russia hanno sganciato bombe su un ospedale a Kostyantynivka e su edifici a Illinivka, uccidendo due persone. Lo ha riferito il capo dell’amministrazione regionale Vadym Filashkin. “L’ospedale di Kostyantynivka è un altro obiettivo ‘militare’ degli occupanti russi”, ha scritto in un messaggio su Telegram, “oggi hanno sganciato intenzionalmente 3 bombe aeree sull’ospedale, che fino all’ultimo ha ricevuto e curato i residenti locali… Il nemico ha sganciato altre 3 bombe aeree su Illinivka, uccidendo due persone e danneggiando 5 edifici non residenziali”. Filashkin ha sottolineato che è pericoloso rimanere nella regione di Donetsk e ha chiesto un’evacuazione tempestiva.

Inviato Usa Witkoff incontra a Parigi leader Coalizione volenterosi

L’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff ha incontrato a Parigi i leader europei per discutere delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. L’inviato, nominato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump per mediare i colloqui di pace, ha in programma anche un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha riferito un funzionario della presidenza ucraina. Witkoff è stato invitato a partecipare alla cosiddetta riunione della ‘Coalizione dei volenterosi’ per discutere gli aiuti all’Ucraina, compresa l’elaborazione di piani di sostegno militare in caso di cessate il fuoco nella guerra tra Russia e Ucraina, al fine di scoraggiare future aggressioni russe.

Costa: "A Parigi presentiamo piano per garantire pace giusta"

“A Parigi con la Coalizione dei Volenterosi. La sicurezza dell’Ucraina è la sicurezza dell’Europa e oggi stiamo trasformando l’impegno in azione. Stiamo presentando un piano per garantire una pace giusta e duratura”. Lo scrive sui social il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa.

Macron apre riunione Volenterosi: "Definire solide garanzie sicurezza"

Il presidente francese Emmanuel Macron ha aperto la riunione della Coalizione dei Volenterosi che si tiene all’Eliseo. All’incontro a Parigi prendono parte tra gli altri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il presidente della Polonia Donald Tusk, la prima ministra danese Mette Frederiksen, il primo ministro olandese Dick Schoof, il premier belga Bart de Wever, il presidente finlandese Alexander Stubb e i rappresentanti dell’Ue Ursula von der Leyen e António Costa. Altri leader presenziano tramite videocollegamento. Macron ha affermato che i leader si incontrano per “definire solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina e tutto il lavoro svolto nelle ultime settimane”. Lo riporta il Guardian.

Von der Leyen a Parigi: "Forza multinazionale con sostegno Usa"

“A Parigi per un incontro cruciale della Coalizione dei Volenterosi sulle garanzie di sicurezza. Abbiamo lavorato su 3 compiti principali. Trasformare l’Ucraina in un porcospino d’acciaio. Costruire una Forza Multinazionale per l’Ucraina sostenuta dagli Stati Uniti. Rafforzare la postura di difesa dell’Europa. Procediamo ora”. Lo scrive la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un post su X in cui appare nella capitale francese assieme agli altri leader della Coalizione dei volenterosi.

Mosca, abbattuti 46 droni durante la notte

I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto 46 droni ucraini sulle regioni russe e sul Mar Nero durante la notte. Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, come riporta la Tass: “24 droni sono stati abbattuti sul territorio della regione di Rostov, 4 sul territorio della regione di Krasnodar, 2 sul territorio della regione di Volgograd, 16 droni sono stati distrutti sul Mar Nero”.

 

Rutte: "Non spetta a Mosca decidere su truppe occidentali a Kiev"

“Perché siamo interessati a cosa pensa la Russia delle truppe in Ucraina? È un paese sovrano. Non spetta a loro decidere. Sono davvero stupito (dalla domanda). Non la sto criticando, ma sento questa domanda più spesso ma sono davvero stupito. La Russia non c’entra nulla. È come la Finlandia, avrebbe dovuto avere una sorta di “no” dalla Russia per entrare nella NATO? No, certo che no”. Lo afferma il Segretario generale della Nato, Mark Rutte, intervenendo al summit sulla difesa dell’Istituto internazionale per gli studi strategici a Praga.

“Abbiamo fondato la NATO tramite nazioni sovrane, l’Ucraina è una nazione sovrana, se l’Ucraina vuole avere forze di garanzia della sicurezza in Ucraina per sostenere la pace, spetta a loro. Nessun altro può decidere al riguardo e penso che dobbiamo davvero smetterla di rendere Putin troppo potente, lui è il governatore del Texas, niente di più, quindi non prendiamoci in giro”, rimarca.

Mosca: "Garanzie sicurezza chieste da Kiev sono minaccia per continente"

Le garanzie di sicurezza richieste dall’Ucraina sono garanzie di minaccia per il continente europeo e sono assolutamente inaccettabili. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova durante un briefing a margine dell’Eastern Economic Forum, come riporta la Tass. “Sono volte a preservare l’Ucraina come roccaforte del terrore, per provocazioni contro il nostro Paese. Non sono garanzie di sicurezza per l’Ucraina, sono garanzie di minaccia per il continente europeo”, ha sottolineato.
Quanto all’approvazione da parte degli Stati Uniti della possibile vendita di oltre 3.000 missili Eram e attrezzature, secondo Zakharova, contraddice l’aspirazione dichiarata di risolvere il conflitto diplomaticamente.

Trump: "Impegno per pace ma Putin e Zelensky non sono ancora pronti"

“Qualcosa succederà, ma non sono ancora pronti”. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato alla Cbs News di essere ancora determinato a perseguire un accordo di pace tra Russia e Ucraina, nonostante la crescente incertezza sulla prospettiva di colloqui faccia a faccia tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Trump ha definito la sua posizione al tempo stesso realistica e ottimista.
“L’ho visto e ne ho parlato con il Presidente Putin e il Presidente Zelensky”, ha detto Trump in un’intervista telefonica. Quando gli è stato chiesto se a volte dovesse aspettare, Trump ha risposto: “Beh, bisogna farlo”.

Mosca: "Inaccettabile discutere di truppe straniere a Kiev"

La Russia non discuterà in nessun modo l’idea di un intervento militare straniero in Ucraina. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova durante un briefing a margine dell’Eastern Economic Forum, come riporta la Tass. “La Russia – ha detto – non intende discutere di un intervento straniero in Ucraina, del tutto inaccettabile e che mina la sicurezza di qualsiasi forma e in qualsiasi formato”.

Sanchez verso Parigi ma costretto a rientro a Madrid per guasto ad aereo

Il premier spagnolo Pedro Sanchez è stato costretto a rientrare a Madrid dopo aver iniziato il suo viaggio verso Parigi a causa di un guasto all’aereo ufficiale. Ne dà notizia El País. Il leader socialista parteciperà alla riunione dei Volenterosi sull’Ucraina in videoconferenza.

Gli aerei ufficiali utilizzati sia da Sanchez che dal re Felipe VI e dai ministri sono molto vecchi e in diverse occasioni hanno avuto guasti. L’idea di rinnovarli è stata ritardata a causa dei costi e delle polemiche politiche che la decisione avrebbe comportato. Spesso il premier è stato attaccato dai critici per i suoi numerosi viaggi a bordo dell’aereo ufficiale. Fonti governative contattate da LaPresse spiegano che si è trattato di un normale problema tecnico e che non ci sono motivi di preoccupazione.

Mosca: "Kiev ed Europa non vogliono cercare soluzioni pacifiche"

“Ci rammarichiamo di constatare che Kiev e i suoi sponsor europei continuano non hanno ancora desiderio di cercare soluzioni pacifiche alla crisi”. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Galuzin, in un’intervista alla rivista ‘Nuove regioni della Russia’, rilanciata dall’agenzia di stampa russa Tass. “Ciononostante, siamo pronti a proseguire il dialogo con Kiev a Istanbul e siamo disponibili a valutare la possibilità di aumentare il livello delle nostre delegazioni”, ha aggiunto il diplomatico.

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