Proseguono gli sforzi diplomatici per una soluzione del conflitto in Ucraina a poco più di 24 ore dalla fine del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin in Alaska. Il summit si è concluso con pochi passi avanti, con il presidente russo che ha condizionato la fine del conflitto al ritiro completo di Kiev dalla regione del Donetsk (anche nelle parti attualmente non controllate dalla Russia) offrendo in cambio il congelamento della linea del fronte e l’apertura ad alcune garanzie di sicurezza per Kiev. Zelensky sarà ricevuto lunedì a Washington da Trump, accompagnato da leader europei alleati, tra i quali anche Giorgia Meloni, per discutere la proposta e le possibili concessioni territoriali. L’Ucraina però ribadisce che non cederà territori sovrani, come previsto dalla sua Costituzione, mentre l’Europa continua a sostenere Kiev con nuove sanzioni contro la Russia. Si prepara un incontro trilaterale tra Trump, Zelensky e Putin. Ecco le notizie di oggi 17 agosto in diretta
Domani a Washington Donald Trump riceverà inizialmente solamente il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, e solo successivamente si uniranno i leader europei che lo accompagnano. Lo riporta la Bild, riferendo di averlo appreso da fonti governative. Secondo la stessa testata, sono previsti un pranzo di lavoro e una discussione di diverse ore in una cerchia allargata.
L’Ucraina “dovrà essere coinvolta in ogni decisione relativa al suo futuro”. Lo riferisce Palazzo Chigi in una nota, spiegando che è la posizione ribadita dalla video-conferenza della Coalizione dei Volenterosi, a cui ha partecipato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
La discussione della nuova video-conferenza della Coalizione dei Volenterosi, a cui ha partecipato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha “confermato la necessità di mantenere la pressione collettiva sulla Russia e di solide e credibili garanzie di sicurezza”. Lo riferisce Palazzo Chigi in una nota, in vista dell’incontro di domani a Washington.
Alla vigilia della partenza per gli Stati Uniti, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato nel pomeriggio a una nuova video-conferenza della Coalizione dei Volenterosi, che ha permesso un coordinamento in vista dell’incontro di domani a Washington. Lo riferisce Palazzo Chigi in una nota. Nel corso della discussione è “stata ribadita l’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per porre fine al conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina”.
“Consideriamo l’adesione all’Ue parte delle garanzie di sicurezza”. Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo avere partecipato oggi pomeriggio alla riunione della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’, tenutasi in video-conferenza. Zelensky si è collegato da Bruxelles insieme alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. “Il presidente Trump ha affermato che l’America e Putin la vedono allo stesso modo. Abbiamo quindi discusso dei negoziati di adesione all’Ue. Non può esserci divisione tra Ucraina e Moldavia: sarebbe semplicemente una mossa molto sbagliata”, ha aggiunto Zelensky. “Se ciò dovesse accadere, significherebbe automaticamente che l’Europa è divisa sull’Ucraina, che non ha una posizione comune e forte sulle garanzie. Molti in Europa ritengono che una divisione non farebbe che peggiorare la situazione”, ha scritto ancora.

“Dobbiamo fermare le uccisioni. Putin ha molte richieste, ma non le conosciamo tutte. Se sono davvero tante come abbiamo sentito, ci vorrà tempo per esaminarle tutte. È impossibile farlo sotto la minaccia delle armi. È necessario cessare il fuoco e lavorare rapidamente a un accordo definitivo. Ne parleremo a Washington, D.C. Putin non vuole fermare le uccisioni. Ma deve farlo”. Lo afferma il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo avere partecipato oggi pomeriggio alla riunione della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’, tenutasi in video-conferenza. Zelensky si è collegato da Bruxelles insieme alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. La video-call si è svolta alla vigilia della visita di Zelensky da Donald Trump a Washington, dove si recheranno anche diversi leader europei fra cui la stessa von der Leyen. L’incontro di lunedì alla Casa Bianca giunge dopo il summit di Ferragosto fra Trump e Vladimir Putin ad Anchorage, in Alaska.
“È fondamentale che l’Europa rimanga unita come nel 2022. Questa forte unità è essenziale per raggiungere una pace reale”. Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo avere partecipato oggi pomeriggio alla riunione della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’, tenutasi in video-conferenza. Zelensky si è collegato da Bruxelles insieme alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. La video-call si è svolta alla vigilia della visita di Zelensky da Donald Trump a Washington, dove si recheranno anche diversi leader europei fra cui la stessa von der Leyen. L’incontro di lunedì alla Casa Bianca giunge dopo il summit di Ferragosto fra Trump e Vladimir Putin ad Anchorage, in Alaska. “Oggi a Bruxelles ho illustrato le nostre posizioni sull’unità transatlantica, gli sforzi di pace, le questioni territoriali e le garanzie di sicurezza, compresa l’adesione dell’Ucraina all’Ue”, ha affermato Zelensky.
“Penso che il presidente Putin voglia la pace? La risposta è no. Penso che il presidente Trump voglia la pace? Sì”. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando con i giornalisti dopo la riunione della cosiddetta coalizione dei volenterosi, alla quale si è collegato dal forte di Brégançon. Riferendosi a Putin ha aggiunto: “Penso che voglia la capitolazione dell’Ucraina, è quello che ha proposto”. E ancora: “Qualsiasi accordo basato sull’assenza di un esercito ucraino o sulla riduzione dell’esercito ucraino sarebbe un accordo non sincero destinato a non essere rispettato” e “c’è solo uno Stato che propone una pace che sarebbe una capitolazione: la Russia”.

“Se oggi siamo deboli con la Russia, stiamo preparando i conflitti di domani”. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando con i giornalisti dopo la riunione della cosiddetta coalizione dei volenterosi, alla quale si è collegato dal forte di Brégançon. Macron ha denunciato il comportamento della Russia definendolo un Paese “imperialista e revisionista” che dal 2008 “non ha mai rispettato le sue promesse di pace e di non aggressione”.
Gli europei nella visita di domani a Washington insieme a Volodymyr Zelensky chiederanno a Donald Trump “fino a che punto” intende partecipare alle garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando con i giornalisti dopo la riunione della cosiddetta coalizione dei volenterosi, alla quale si è collegato dal forte di Brégançon. Secondo quanto spiegato da Macron, bisogna capire “chi è disposto a fare cosa” perché “gli ucraini non possono accettare semplici impegni teorici”. Quello delle garanzie di sicurezza per quando la guerra sarà finita è un nodo cruciale: secondo quanto emerso ieri, gli europei e Trump hanno discusso di garanzie di sicurezza per Kiev in ‘stile Nato’ che offrirebbero tutele “tipo articolo 5” ma senza il coinvolgimento della Nato, con il sostegno sia dell’Europa sia degli Stati Uniti. La disponibilità degli Usa a partecipare alle garanzie è stata accolta con favore dagli europei, ma Macron ha precisato adesso che vorrà scendere nei dettagli di questo.
A Washington domani “non andiamo solo per accompagnare Volodymyr Zelensky, ma anche per difendere gli interessi degli europei”. Lo ha dichiarato il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando con i giornalisti dopo la riunione della cosiddetta coalizione dei volenterosi, che si è tenuta in video-conferenza oggi pomeriggio, alla vigilia della visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Washington da Donald Trump a seguito del summit di Ferragosto di Trump con Vladimir Putin in Alaska. Domani a Washington con Zelensky si recheranno anche diversi leader europei, fra cui lo stesso Macron.
“Non ci possono essere discussioni territoriali sull’Ucraina senza i leader ucraini”. Lo ha ribadito il presidente francese, Emmanuel Macron, parlando con i giornalisti dopo la riunione della cosiddetta coalizione dei volenterosi, che si è tenuta in video-conferenza, che si è tenuta alla vigilia della visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Washington da Donald Trump, a seguito del summit di Ferragosto di Trump con Vladimir Putin in Alaska. A Washington si recheranno diversi leader europei, fra cui lo stesso Macron. All’incontro virtuale di oggi, Zelensky si è collegato da Bruxelles insieme alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che sarà anche lei a Washington domani. Macron si è collegato dal forte di Brégançon.
“In un contesto estremamente grave” si gioca “un momento importante del conflitto e per la sicurezza dell’Ucraina” e in questo contesto “l’obiettivo è semplice: ricordare ciò che unisce l’Ucraina, l’Europa e gli Stati Uniti”, cioè che “vogliamo la pace”, indicando “un aggressore”, cioè la Russia. Così il presidente francese, Emmanuel Macron, prendendo la parola dopo la riunione della cosiddetta coalizione dei volenterosi, che si è tenuta in video-conferenza. La video-call è stata organizzata alla vigilia della visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Washington da Donald Trump, a seguito del summit di Ferragosto di Trump con Vladimir Putin in Alaska. A Washington si recheranno diversi leader europei, fra cui lo stesso Macron. All’incontro virtuale di oggi, Zelensky si è collegato da Bruxelles insieme alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che sarà anche lei a Washington domani. Macron si è collegato dal forte di Brégançon.
La riunione della coalizione dei volenterosi che si è svolta oggi pomeriggio in video-conferenza, conclusasi da poco, “è stata anche l’occasione per i leader di ribadire ancora una volta la loro unità nel sostenere l’Ucraina verso una pace giusta e duratura”. Lo fa sapere la Commissione Ue, sottolineando che “i leader hanno avuto uno scambio positivo per coordinarsi in vista dell’incontro di domani con il presidente Trump”, che riceverà a Washington Volodymyr Zelensky. Alla video-call di oggi, Zelensky si è collegato insieme alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen da Bruxelles. La cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’ è il gruppo composto da quei Paesi che sono disposti a dare un contributo per monitorare e sostenere qualsiasi futuro accordo di pace fra Mosca e Kiev.
La riunione della cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’ si è conclusa dopo circa 2 ore. Lo riporta l’emittente francese Bfmtv, aggiungendo che il presidente francese, Emmanuel Macron, dovrebbe rilasciare a breve una dichiarazione alla stampa. Ieri a dare l’annuncio che si sarebbe tenuta la riunione in tele-conferenza era stato l’Eliseo, riferendo che a presiederla sarebbero stati Francia, Regno Unito e Germania. La cosiddetta ‘coalizione dei volenterosi’ è il gruppo composto da quei Paesi che sono disposti a dare un contributo per monitorare e sostenere qualsiasi futuro accordo di pace fra Mosca e Kiev.

Dopo la conferenza stampa di Zelensky e von der Leyen è iniziata la riunione in videoconferenza della “coalizione dei volenterosi”. Tra i leader in collegamento, oltre al presidente francese Macron e il cancelliere tedesco Merz, anche la premier Giorgia Meloni.
Anche il primo ministro britannico Keir Starmer parteciperà all’incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Lo riferisce il numero 10 di Downing Street in una dichiarazione. Hanno confermato la loro partecipazione anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il segretario generale dell’alleanza militare NATO Mark Rutte.
Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha dichiarato che un accordo di cessate il fuoco temporaneo tra Ucraina e Russia “non è fuori discussione”. “È stato concordato da tutti che il modo migliore per porre fine a questo conflitto è attraverso un accordo di pace completo”, ha detto Rubio al programma “Meet the Press” della NBC News. “Non c’è alcun dubbio al riguardo. Voglio dire, chi sarebbe contrario al fatto che domani venissimo da voi e dicessimo: ‘Abbiamo raggiunto un accordo di pace completo, è fatta’. Penso che sia il modo migliore per porre fine alla guerra“. ”Ora, se sia necessario un cessate il fuoco per arrivare a questo risultato, beh, noi lo abbiamo sostenuto. Purtroppo, al momento, i russi non hanno accettato”, ha aggiunto Rubio.
“Abbiamo bisogno di negoziati reali, il che significa che possono iniziare dove si trova ora la linea del fronte. La linea di contatto è la linea migliore per dialogare e gli europei lo sostengono e lo apprezzano”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa al termine del bilaterale con la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.
Il presidente russo Vladimir Putin ha acconsentito che gli Stati Uniti e l’Europa possano offrire all’Ucraina una garanzia di sicurezza simile al mandato di difesa collettiva della Nato. Lo riferisce l’inviato speciale del presidente statunitense Donald Trump, Steve Witkoff. “Siamo riusciti a ottenere la seguente concessione: che gli Stati Uniti possano offrire una protezione simile a quella prevista dall’articolo 5, che è uno dei veri motivi per cui l’Ucraina vuole entrare nella NATO“, ha dichiarato al programma della CNN ‘State of the Union’. Witkoff ha affermato che era la prima volta che sentiva Putin accettare questa condizione.
“Grandi progressi con la Russia. Restate sintonizzati!”. Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un post su Truth social.
“Ho avuto un ottimo incontro in Alaska sulla stupida guerra di Biden, una guerra che non avrebbe mai dovuto esserci!!!”, prosegue Trump in un altro post sul suo social Truth, affermando che “è incredibile come le fake news distorcano violentemente la verità quando si tratta di me. Non c’è nulla che io possa dire o fare che li induca a scrivere o riferire onestamente su di me”. Poi aggiunge: “Se avessi convinto la Russia a rinunciare a Mosca come parte dell’accordo, le fake news e i loro partner, i democratici di sinistra radicale, direbbero che ho commesso un terribile errore e fatto un pessimo accordo. Ecco perché sono fake news!”. “Inoltre, dovrebbero parlare delle 6 guerre, ecc. Che ho appena fermato”, conclude.
“Finora abbiamo adottato 18 pacchetti di sanzioni e stiamo portando avanti i preparativi per il diciannovesimo, che sarà presentato all’inizio di settembre. Sappiamo che le sanzioni sono efficaci”. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in conferenza stampa al termine del bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Abbiamo già messo a frutto i beni congelati della Russia a beneficio dell’Ucraina e continueremo a esercitare pressioni sull’economia di guerra russa per portare il presidente Putin al tavolo dei negoziati. Stiamo lavorando con il vostro Vladimir e con il presidente Trump in questo senso. Discuteremo tutti questi argomenti e altri ancora nella nostra riunione congiunta di domani alla Casa Bianca”, ha aggiunto.
“L’effetto deve essere fermare le uccisioni. Questa è la parte più importante, che lo chiamiamo cessate il fuoco o accordo di pace. Fermare le uccisioni è il punto numero uno. Pertanto, è molto importante che si tenga al più presto un incontro trilaterale. Un incontro trilaterale tra il presidente dell’Ucraina”. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in conferenza stampa al termine del bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Non so di cosa abbiano parlato realmente il presidente Trump e Putin, e molti dei dettagli che il presidente Trump mi ha riferito e poi ai leader europei. E il fatto che mi abbia segnalato queste garanzie di sicurezza è per me molto più importante dell’opinione di Putin, perché Putin non fornirà alcuna garanzia di sicurezza”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa al termine del bilaterale con la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. “Per noi – ha ribadito -, le garanzie di sicurezza sono solo l’esercito ucraino. Solo l’Ucraina può fornirle, e il finanziamento può essere fornito solo dall’Europa. Le armi possono essere fornite dalla nostra produzione interna e dalla produzione europea, ma ci sono anche cose che scarseggiano e che possono essere fornite solo dagli Stati Uniti. Queste sono le garanzie di sicurezza”.
“Poiché la questione territoriale è così importante, dovrebbe essere discussa solo dai leader di Ucraina e Russia nel quadro trilaterale Ucraina, Stati Uniti, Russia. Finora la Russia non ha dato alcun segno che il trilaterale avrà luogo e, se la Russia rifiuterà, dovranno seguire nuove sanzioni. È importante che l’America accetti di collaborare con l’Europa per fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina e siamo molto grati agli Stati Uniti e al Presidente per questo segnale”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa al termine del bilaterale con la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.
“La Russia continua a non avere successo nella regione di Donetsk. Putin non è riuscito a conquistarla in 12 anni e la Costituzione dell’Ucraina rende impossibile rinunciare al territorio o scambiare terre”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa al termine del bilaterale con la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen.
“Dobbiamo avere solide garanzie di sicurezza per proteggere sia l’Ucraina che gli interessi vitali dell’Europa in materia di sicurezza. L’Ucraina deve poter difendere la propria sovranità e integrità territoriale. Non possono esserci limitazioni alle forze armate ucraine, sia che si tratti di cooperazione con altri paesi terzi o di assistenza da parte di altri paesi terzi. Nessuna limitazione per le forze armate ucraine”. Lo ha affermato la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in conferenza stampa al termine del bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Come ho spesso affermato, l’Ucraina deve diventare un porcospino d’acciaio indigesto per i potenziali invasori”, ha aggiunto.
“Fin dall’inizio della brutale invasione russa, l’Europa è stata al fianco dell’Ucraina, unita, e vi sosterremo per tutto il tempo necessario affinché si raggiunga una pace giusta e duratura”. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in conferenza stampa al termine del bilaterale con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
“Questo pomeriggio darò il benvenuto a Zelensky a Bruxelles. Insieme parteciperemo alla Coalizione dei Volenterosi”. Lo scrive su X la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen. “Su richiesta del presidente Zelensky, domani parteciperò alla riunione con il presidente Trump e altri leader europei alla Casa Bianca”, ha aggiunto.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si recherà domani a Washington. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi. In programma nella capitale Usa l’incontro tra il presidente Donald Trump e il leader dell’Ucraina Volodymyr Zelensky che segue il summit del 15 agosto in Alaska tra il tycoon e il presidente russo Vladimir Putin.
Alle ore 15:00 si terrà la riunione in videoconferenza della Coalizione dei volenterosi, che sarà co-presieduta da Parigi, Londra e Berlino. Il presidente francese, Emmanuel Macron, parteciperà in videoconferenza dal forte di Brégançon. Presente in collegamento anche la premier Giorgia Meloni. L’ultima riunione della coalizione dei volenterosi si è tenuta mercoledì 13 agosto.
All’incontro tra Trump e Zelensky, oltre a Meloni parteciperanno anche i leader europei e della Nato.
Lo Stato maggiore delle Forze armate dell’Ucraina, citato da Ukrinform, riferisce che “secondo informazioni aggiornate, ieri gli invasori hanno effettuato 68 attacchi aerei sul territorio ucraino, sganciando 127 bombe guidate. Inoltre, sono state utilizzate 4.718 munizioni per colpire 5.955 posizioni militari e insediamenti ucraini, di cui 140 lanciate da sistemi di lancio multipli”. Inoltre, sempre nelle ultime 24 ore, sono stati registrati 148 scontri tra le Forze di Difesa ucraine e l’esercito russo sulla linea del fronte, 51 dei quali nel settore di Pokrovsk.
Cinque persone sono morte in un attacco russo nella regione di Donetsk. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale di Donetsk, Vadym Filashkin, come riporta Ukrinform.”Il 16 agosto, i russi hanno ucciso cinque residenti della regione di Donetsk: due a Raiske e Sviatohorivka, e uno a Kostiantynivka. Altre quattro persone sono rimaste ferite nella regione durante il giorno”, si legge nel rapporto. Il numero totale di persone uccise nella regione di Donetsk dall’inizio dell’invasione su vasta scala ha raggiunto quota 3.417, con altri 7.837 feriti.
“Vediamo che la Russia rifiuta numerose richieste di cessate il fuoco e non ha ancora stabilito quando smetterà di uccidere”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social. “Questo complica la situazione – aggiunge -. Se non hanno la volontà di attuare un semplice ordine di cessare il fuoco, potrebbe essere necessario un grande sforzo affinché la Russia sviluppi la volontà di realizzare molto di più, cioè una vita pacifica con i vicini per decenni. Ma tutti insieme lavoriamo per la pace e la sicurezza. Fermare gli omicidi è un elemento chiave per fermare la guerra”.