Incendi in Spagna, 7 feriti gravi per i roghi in Castiglia e Leon. 25 piromani in manette

Incendi in Spagna, 7 feriti gravi per i roghi in Castiglia e Leon. 25 piromani in manette
Spagna, incendi, domenica 10 agosto 2025. (Eduardo Sanz/Europa Press via AP)

Sanchez: “Situazione resta grave”. Attivi in 7 regioni, alcuni dolosi

Sette persone sono rimaste ferite in modo grave negli incendi che stanno colpendo la regione spagnola della Castiglia e Leon, in particolare nelle province di Leon e Zamora. Ne danno notizia i media iberici. Si tratta di una donna di 56 anni e di un uomo di 36 anni con il 50% della superficie corporea ustionata, di un uomo di 64 anni con il 35% del corpo ustionato e di un 80enne con ustioni sul 15% del corpo e prognosi grave. Un’altra donna di 77 anni è stata ricoverata e si trova in terapia intensiva. Tra i feriti gravi ci sono poi un uomo di 37 anni e uno di 78 anni ricoverati in terapia intensiva con ustioni. Altre otto persone hanno riportato ferite lievi. Ieri nella stessa regione è morto un volontario mentre stava partecipando ai lavori di spegnimento di uno dei roghi.

25 persone arrestate da inizio estate per incendi dolosi

In Spagna dall’inizio dell’estate sono state arrestate 25 persone perché sospettate di aver appiccato intenzionalmente incendi boschivi. E’ quanto ha riferito il ministro dell’Interno, Fernando Grande-Marlaska, in un’intervista alla radio catalana Rac1, dicendosi “preoccupato”. “Un numero significativo di roghi è doloso”, ha affermato il ministro. Attualmente in Spagna sono attivi 14 incendi boschivi, 11 dei quali in situazione operativa 2, che richiede il supporto dei mezzi del governo centrale.

Sanchez: “Situazione incendi resta grave”

Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha affermato che in Spagna la situazione relativa agli incendi è ancora “grave”. “Le squadre di emergenza continuano a lottare contro il fuoco in diversi punti del nostro Paese. La situazione degli incendi rimane grave. È fondamentale prestare la massima attenzione. Grazie ancora una volta a tutti coloro che lavorano senza sosta per combattere le fiamme”, ha scritto il leader socialista su X.  Ieri sera il premier Pedro Sanchez aveva avvertito che la notte sarebbe stata “complicata” in molte zone della Spagna. “Siate molto attenti e seguite le raccomandazioni delle autorità”, aveva scritto il leader su X, esprimendo poi “profondo dispiacere” per la morte di un volontario, deceduto ieri sera mentre stava partecipando ai lavori di spegnimento di un incendio nella zona di León. 

Governo: 14 incendi attivi in 7 regioni, alcuni dolosi

Secondo quanto ha riferito la vicepremier terza e ministra per la Transizione ecologica spagnola, Sara Aagesen, in un’intervista alla radio Cadena Ser, al momento risultano 14 gli incendi attivi in sette regioni. Il bilancio ad ora è di due vittime e di migliaia di persone evacuate, circa 6mila secondo i media iberici. La ministra Aagesen ha riferito che, sebbene sia presto per trarre conclusioni, c’è il forte sospetto che “diversi” roghi “siano stati appiccati intenzionalmente” in particolare per la loro “virulenza”. Tutti gli incendi sono oggetto di indagine.

La ministra ha evitato di incrementare lo scontro tra il governo centrale e le Regioni amministrate dal Partito popolare per la gestione dei roghi, ma ha rimarcato la necessità di “dare un ulteriore impulso alla prevenzione e migliorare il lavoro di coordinamento”. Aagesen ha poi posto l’accento sul cambiamento climatico, di cui i roghi, ha detto, sono “un chiaro avvertimento”. “Gli incendi sono una delle conseguenze di questo cambiamento climatico e, pertanto, dobbiamo intraprendere tutte le azioni necessarie in materia di prevenzione”, ha rimarcato.

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