Gaza: da Italia, Germania e Gb no a piano di Israele per Gaza City

Gaza: da Italia, Germania e Gb no a piano di Israele per Gaza City
Archivio

Raid Idf sulla Striscia. No delle Nazioni Unite al piano di occupazione di Gaza City di Netanyahu

Gaza Israele, la diretta di oggi 9 agosto
Israele si prepara ad avviare il piano di occupazione di Gaza City con l’Onu e le cancellerie europee che chiedono al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Raid sabato mattina dell’Idf sulla Striscia con vittime
Inizio diretta: 09/08/25 08:24
Fine diretta: 09/08/25 23:00
Paracadutati primi aiuti italiani su Gaza

Primo volo italiano per il lancio con paracadute degli aiuti umanitari a Gaza. Lo annuncia la Difesa pubblicando su X il decollo del C-130J dell’Aeronautica Militare che dà il via alla seconda fase dell’iniziativa umanitaria ‘Solidarity Path Operation’, missione della Difesa italiana per la realizzazione di un ponte aereo tra la Giordania e la Striscia di Gaza.

Il primo aviolancio è stato effettuato oggi da velivoli militari italiani, carichi di generi di prima necessità destinati alle aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia. L’intera operazione è stata concepita dallo Stato Maggiore della Difesa che tramite il Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), in stretta collaborazione con la Royal Air Force giordana e con l’impegno congiunto dell’Esercito Italiano e dell’Aeronautica Militare, ha coordinato e diretto l’operazione.

Le missioni proseguiranno nei prossimi giorni con ulteriori aviolanci, fino alla completa distribuzione degli aiuti forniti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e da altri donor italiani.

L’Italia – ricorda la Difesa – conferma la propria volontà di rispondere in modo concreto all’emergenza umanitaria in atto con un approccio integrato, interforze e interistituzionale.

‘Solidarity Path Operation 2’ si inserisce nel quadro della più ampia Operazione ‘Levante’, attivata dalla Difesa italiana sin dalle prime fasi della crisi umanitaria. Si tratta di un dispositivo complesso che ha visto il coinvolgimento di tutte le Forze Armate:
La nave ospedale Vulcano della Marina Militare ha fornito cure salvavita a numerosi feriti, operando per prima nelle acque internazionali al largo delle coste di Gaza
L’Esercito Italiano, con l’iniziativa “Air-Bridge for Gaza”, ha impiegato elicotteri per il trasporto diretto di farmaci e attrezzature sanitarie nelle aree più colpite e difficilmente accessibili;
L’Aeronautica Militare ha effettuato voli umanitari per il trasferimento in Italia di bambini feriti o gravemente malati, accompagnati dai loro familiari, affinché potessero ricevere le cure specialistiche necessarie;
L’Arma dei Carabinieri partecipa alla missione europea EUBAM Rafah, contribuendo alla all’apertura del valico di frontiera tra Egitto e Gaza, fondamentale per il transito della popolazione sofferente.

“L’Italia, con discrezione e determinazione, continua a fornire il suo contributo per alleviare la Crisi umanitaria in corso nella Striscia di Gaza, con spirito di solidarietà, umanità e impegno per la pace”, conclude la Difesa.

Madre ostaggio chiede sciopero generale in Israele

Anat Angrest, il cui figlio Matan Angrest è tenuto in ostaggio a Gaza, ha chiesto uno sciopero generale in Israele per protestare contro la decisione del governo che ha approvato un piano per conquistare completamente Gaza City. “Care madri, amici, capi dell’economia, la lotta non è solo nostra, delle famiglie degli ostaggi”, ha scritto in un post su X, riportato da Times of Israel, “sarete con me quando chiederò che tutto si fermi, che si scioperi? È stato deciso di espandere la guerra e conquistare, anche a costo della vita di Matan” e “il silenzio uccide”.

media, almeno 14 palestinesi uccisi dall'alba

Almeno 14 palestinesi, tra cui nove persone che stavano cercando di accedere agli aiuti umanitari, sono stati uccisi in attacchi israeliani in tutta Gaza dall’alba. Lo riferisce l’emittente qatariota Al Jazeera. Secondo il media arabo almeno 11 persone sono state uccise e trasportate all’ospedale al-Awda nel nord di Gaza, tra cui sei che sono state uccise mentre aspettavano cibo vicino al corridoio di Netzarim. Due persone sono state uccise e trasportate al complesso medico Nasser da un sito di distribuzione di aiuti del Ghf nel sud di Gaza. Una donna è stata uccisa e una persona è rimasta ferita in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira un appartamento a Khan Younis. 

Italia con 4 Paesi: "A Gaza si sta verificando una carestia"

I ministri degli Esteri di Italia, Australia, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito, nella dichiarazione congiunta su Gaza hanno avvertito che nella Striscia si sta “verificando lo scenario peggiore” ovvero “quello di una carestia”. “Esortiamo le parti e la comunità internazionale a compiere ogni sforzo per porre finalmente termine a questo terribile conflitto ora, attraverso un cessate il fuoco immediato e permanente che consenta la fornitura di un’assistenza umanitaria massiccia, immediata e senza ostacoli, poiché a Gaza si sta verificando lo scenario peggiore, quello di una carestia”, si legge nella dichiarazione, in cui i ministri hanno chiesto poi che Hamas “rilasci tutti gli ostaggi senza ulteriori ritardi o precondizioni” e garantisca che questi vengano trattati in modo umano e non siano soggetti a crudeltà e umiliazioni.

Italia con 4 Paesi: "Respingiamo piano Israele su Gaza"

I ministri degli Esteri di Italia, Australia, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui hanno “respinto con forza la decisione del Gabinetto di Sicurezza israeliano dell’8 agosto di lanciare un’ulteriore operazione militare su larga scala a Gaza”. “Ciò aggraverà la catastrofica situazione umanitaria, metterà in pericolo la vita degli ostaggi e aumenterà il rischio di un esodo di massa dei civili”, hanno affermato i ministri dei cinque Paesi tra cui il vicepremier Antonio Tajani. “I piani annunciati dal governo israeliano rischiano di violare il diritto internazionale umanitario. Qualsiasi tentativo di annessione o espansione degli insediamenti viola il diritto internazionale”, hanno aggiunto.  “La situazione umanitaria a Gaza rimane catastrofica. Chiediamo al Governo israeliano di trovare con urgenza soluzioni per modificare il suo recente sistema di registrazione delle organizzazioni umanitarie internazionali, al fine di garantire che questi attori fondamentali per l’aiuto umanitario possano continuare il loro lavoro essenziale, in linea con i principi umanitari, per raggiungere i civili bisognosi a Gaza. La loro esclusione sarebbe un segnale grave”, hanno affermato i ministri degli Esteri di Italia, Australia, Germania, Nuova Zelanda e Regno Unito. 

Rubio: "Colloqui con Hamas falliti dopo dichiarazioni Macron"

Il segretario di Stato Usa Marco Rubio ha affermato che l’annuncio della Francia di voler riconoscere lo Stato palestinese ha portato a una rottura dei colloqui per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas e incoraggiato il gruppo fondamentalista palestinese. “I colloqui con Hamas sono falliti il giorno in cui Macron ha preso la decisione unilaterale di riconoscere lo Stato palestinese”, ha detto Rubio in un’intervista alla rete televisiva cattolica Eternal Word, secondo quanto riporta Times of Israel. “E poi ci sono altre persone che si fanno avanti, altri paesi dicono: ‘Beh, se non c’è un cessate il fuoco entro settembre, riconosceremo uno stato palestinese’. Se fossi Hamas, in pratica concluderei che non facciamo un cessate il fuoco, possiamo essere ricompensati, possiamo rivendicarlo come una vittoria”, ha detto Rubio, “Quindi quei messaggi, anche se in gran parte simbolici nelle loro menti, in realtà hanno reso più difficile ottenere la pace e più difficile raggiungere un accordo con Hamas”. 

Riunione Consiglio sicurezza Onu su Gaza rinviata a domenica

La missione delle Nazioni Unite a Panama, che questo mese detiene la presidenza del Consiglio di Sicurezza Onu, ha annunciato che la riunione di emergenza su Gaza è stata rinviata alle ore 10:00 (Edt) di domenica. Inizialmente era prevista per le ore 15:00 (Edt) di oggi. La missione di Panama ha affermato che la modifica è stata apportata a seguito di “ulteriori consultazioni e attente valutazioni”. Non sono stati forniti ulteriori dettagli, ma sabato è lo Sabbath ebraico e Israele vorrà sicuramente intervenire alla riunione. Il dialogo “sulla grave situazione umanitaria a Gaza” si è svolto presso la missione degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite a New York. Vi hanno partecipato il presidente della fondazione americana sostenuta da Israele nota come Ghf e alcune “entità” delle Nazioni Unite e organizzazioni partner, ha affermato la portavoce associata delle Nazioni Unite Stephanie Tremblay. Israele ha facilitato la creazione di quattro siti Ghf a Gaza a maggio, dopo aver bloccato l’ingresso di tutti i generi alimentari, medicinali e altri beni per due mesi e mezzo. L’Onu, che ha consegnato aiuti a centinaia di punti di distribuzione in tutta Gaza durante la guerra, quando le condizioni lo hanno permesso, afferma che i siti Ghf costringono i palestinesi a percorrere lunghe distanze e a rischiare la vita per procurarsi il cibo, e danno a Israele il controllo su chi riceve gli aiuti. L’ufficio delle Nazioni Unite per i diritti umani afferma che circa 1.400 palestinesi sono stati uccisi mentre cercavano aiuti da maggio, per lo più vicino ai siti Ghf, ma anche lungo le rotte dei convogli delle Nazioni Unite, dove i camion sono stati travolti dalla folla. Secondo l’ufficio, quasi tutti sono stati uccisi dal fuoco israeliano. 

Fonti palestinesi: 7 civili uccisi e decine di feriti in attacchi israeliani a Gaza

ette civili sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti in un attacco, a nord del campo profughi di Nuseirat e a sud di Wadi Gaza, nella Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa.Fonti mediche dell’ospedale Al-Awda hanno riferito che cinque persone sono state uccise e 33 ferite a seguito dell’attacco contro un gruppo di cittadini a nord del campo profughi di Nuseirat.Hanno aggiunto che due cittadini sono stati uccisi e un altro è rimasto ferito quando le forze di occupazione israeliane hanno preso di mira raduni di cittadini vicino a un punto di distribuzione di aiuti in via Salah al-Din, a sud di Wadi Gaza, nella Striscia di Gaza centrale. Fonti locali hanno riferito che l’artiglieria israeliana ha bombardato il quartiere di al-Zeitoun, a sud-est di Gaza City, in concomitanza con un attacco di droni israeliani nei pressi della moschea di al-Shaheed, a est del campo profughi di al-Bureij, nella Striscia di Gaza centrale

© Riproduzione Riservata