Ucraina, Trump ha chiesto a Meloni di vedere Putin a Roma. Ma Mosca non era d’accordo

Ucraina, Trump ha chiesto a Meloni di vedere Putin a Roma. Ma Mosca non era d’accordo
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Si discute anche sulla data: forse la prossima settimana. Meloni era favorevole ma Mosca no

Il vertice tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sull’Ucraina potrebbe tenersi già la prossima settimana. Due fonti vicine ai negoziati hanno riferito a Fox News che il vertice era in programma già per lunedì prossimo, con Roma come una delle sedi possibili. Se l’incontro dovesse slittare alla fine della settimana, Roma potrebbe ancora essere una possibilità, anche se sono in lizza anche altri Paesi europei e non solo, aggiunge Fox News.

La smentita russa

Una fonte informata ha però detto all’agenzia russa Tass che Roma non sarà la sede del prossimo incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Non sarà in Europa”, ha detto la fonte, osservando che la regione non è considerata come possibile sede del vertice.

Trump avrebbe sondato con Meloni la possibilità del vertice a Roma

Donald Trump, secondo quanto si apprende, ha sondato ieri, nel corso della telefonata avuta con Giorgia Meloni, la disponibilità dell’Italia per ospitare a Roma l’incontro sulla guerra in Ucraina tra lo stesso presidente Usa, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, da tenersi già lunedì prossimo. La premier, viene ricostruito, avrebbe accolto positivamente la richiesta, ma l’ipotesi sarebbe già tramontata per la contrarietà di Mosca, che considera l’Italia troppo schierata con Kiev.

Colloquio telefonico tra Putin e Xi Jinping

Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin. Ne ha dato notizia China Central Television. Il media cinese ha riferito che Putin, durante il colloquio, ha esposto l’opinione della Russia sull’attuale situazione in Ucraina e sui recenti contatti tra Russia e Stati Uniti, e ha affermato che Mosca “apprezza molto il ruolo costruttivo della Cina nella risoluzione politica della crisi”. Putin ha poi affermato che “il partenariato strategico globale di coordinamento Russia-Cina non cambierà in nessuna circostanza” e che “la Russia è disposta a continuare a mantenere una stretta comunicazione con la Cina”. I due capi di Stato, riferisce il media cinese, “hanno valutato positivamente l’alto livello di fiducia politica reciproca e di cooperazione strategica tra Cina e Russia e hanno concordato di promuovere congiuntamente un maggiore sviluppo delle relazioni bilaterali”.

Il presidente cinese, durante il colloquio telefonico, ha affermato che la Cina “accoglie con favore il mantenimento dei contatti tra Russia e Stati Uniti, il miglioramento delle relazioni e il progresso verso una soluzione politica della crisi ucraina”, secondo quanto riportato da China Central Television. Xi ha approfondito la posizione di principio della Cina, osservando che “le questioni complesse non hanno soluzioni semplici”. Indipendentemente dall’evoluzione della situazione, la Cina “manterrà la sua posizione coerente e persisterà nel promuovere la pace e il dialogo”, ha aggiunto.

Lukashenko: “Pronto a organizzare vertice tra Putin, Trump e Zelensky”

Il leader autoritario bielorusso Alexander Lukashenko, durante un’intervista alla rivista americana Time, si è detto disponibile a organizzare un incontro a tre tra il presidente russo Vladimir Putin, il presidente Usa Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportato dall’agenzia bielorussa BelTA. “Decidiamo in anticipo: ad esempio, la città eroica di Minsk, Istanbul, Ginevra. Una volta deciso, tra un mese ci sarà questo incontro. Il primo giorno discuteremo, ad esempio, delle relazioni tra Stati Uniti e Russia. Il secondo giorno, se raggiungiamo un accordo su un progetto di documento, invitiamo Zelensky. Sarà una cosa dignitosa”, ha detto Lukashenko, sostenendo poi che Putin sarebbe lieto di incontrare Trump nella capitale bielorussa e che anche il leader Usa ne sarebbe soddisfatto.

Putin ha informato Lukashenko su accordi con Trump per incontro

Il presidente russo Vladimir Putin ha informato il leader autoritario bielorusso Alexander Lukashenko sugli accordi con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il loro incontro, la cui sede è in fase di definizione. Ne ha dato notizia il canale Telegram Pool of the First, che è vicino al servizio stampa di Lukashenko.

Tusk: “Invasione russa potrebbe essere presto congelata”

Il premier polacco Donald Tusk, dopo il colloquio telefonico con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto ai giornalisti di ritenere che l’invasione russa dell’Ucraina potrebbe presto essere “congelata”. “Ci sono alcuni segnali, ho anche un’intuizione: forse un congelamento del conflitto, non voglio dire la fine della guerra, ma un congelamento del conflitto si, potrebbe avvenire più prima che poi”, ha detto il leader polacco. “C’è speranza. Oggi è la scadenza per l’ultimatum” Usa, “il presidente Zelensky è molto cauto, ma comunque ottimista”, ha aggiunto.

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Zelensky a Tusk: “Pace affidabile è essenziale per tutti”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito di aver parlato con il primo ministro polacco Donald Tusk e di aver discusso con lui di “molte questioni: il nostro impegno per la pace, la produzione congiunta nel settore della difesa, il sostegno agli ucraini e il processo negoziale sull’adesione dell’Ucraina all’Ue“. “Ho riferito in merito alle mie conversazioni con il presidente Trump e i colleghi europei. Abbiamo discusso delle opzioni diplomatiche disponibili e concordato di coordinarci e collaborare per i nostri interessi europei comuni. L’Ucraina, la Polonia e altre nazioni europee hanno bisogno di basi solide per la loro sicurezza e indipendenza. Una pace affidabile è essenziale per tutti e sono grato per la disponibilità ad aiutare in questo percorso”, ha affermato Zelensky.

Il leader ucraino ha riferito di aver parlato con Tusk anche “di alcune modifiche normative in Polonia che hanno colpito gli studenti ucraini e i candidati alle università polacche”. “Durante una guerra come questa, qualsiasi difficoltà per i ragazzi e gli studenti è particolarmente dolorosa. Ho chiesto a Donald di prendere in considerazione questa situazione e di aiutare i giovani ucraini”, ha detto.

“Abbiamo anche discusso il processo di negoziazione per l’adesione dell’Ucraina all’Ue. Donald e io abbiamo convenuto che il primo gruppo di negoziati per l’Ucraina e la Moldavia dovrebbe essere avviato contemporaneamente. L’Ucraina e la Moldavia hanno intrapreso questo percorso insieme e devono continuare insieme”, ha aggiunto Zelensky.

Kiev: “A luglio oltre 5mila soldati russi uccisi con droni”

I droni ucraini hanno colpito oltre 23mila obiettivi nemici a luglio, eliminando oltre 5mila soldati russi. Lo riferisce il comandante in capo delle Forze Armate ucraine, Oleksandr Syrsky, citato da Rbc Ukraine, secondo cui i droni FPV (first person view) e i ‘bombardieri’ notturni hanno svolto un ruolo fondamentale. Syrsky ha osservato che i sistemi senza pilota sono diventati parte integrante delle Forze Armate ucraine e, in interazione con la fanteria e l’artiglieria, la chiave del successo contro il nemico. Secondo Syrsky, il mese scorso, 23.400 obiettivi nemici sono stati colpiti dai droni. La maggior parte di questi sono stati colpiti da droni Fpv e bombardieri notturni, la cui efficacia, viene osservato, è in aumento. “La priorità principale è l’eliminazione del personale dell’esercito nemico. A luglio, le nostre forze hanno eliminato 5.134 occupanti“, ha osservato Syrsky.

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