Gaza, le notizie del giorno del 4 agosto – la diretta

Gaza, le notizie del giorno del 4 agosto – la diretta
AP Photo/Ohad Zwigenberg

Il gabinetto del premier: “Decisione presa”. Tajani: “Nella Striscia in atto una carneficina”

Almeno 92 persone sono morte domenica a Gaza sotto le bombe lanciate da Israele sulla Striscia. Lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera specificando che tra le vittime 56 erano alla ricerca di aiuti. Sempre ieri è arrivata la provocazione del ministro israeliano Itamar Ben Gvir che ha guidato una preghiera con un gruppo di circa 1.200 coloni alla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, noto per gli ebrei come Monte del Tempio. La mossa sfida il consolidato status quo del luogo, in base al quale gli ebrei possono visitare ma non pregare nel complesso amministrato dal Waqf giordano in cui si trova la Moschea di Al-Aqsa.

Gaza, le notizie del giorno del 4 agosto – la diretta
Inizio diretta: 04/08/25 06:00
Fine diretta: 04/08/25 23:59
Media: da Trump via libera a Netanyahu per occupazione Gaza

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avrebbe dato il “via libera” al premier israeliano Benjamin Netanyahu per lanciare una vasta operazione contro Hamas a Gaza a causa dello stallo nei negoziati. Lo riporta Ynet, secondo cui sia Washington che Israele concordano sul fatto che Hamas non voglia un accordo. 

Media, funzionari ufficio Netanyahu: "Occuperemo Gaza"

Alti funzionari dell’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu hanno dichiarato che “la tregua è stata rotta, occuperemo completamente la Striscia di Gaza”. Lo riporta Ynet. I funzionari hanno aggiunto che “ci saranno anche attività nelle aree in cui sono tenuti gli ostaggi”.  L’obiettivo, hanno detto i funzionari citati da Ynet, è l’occupazione completa della Striscia e la sconfitta di Hamas. Tuttavia, non è impossibile che questa sia parte della tattica negoziale, nel tentativo di fare pressione sull’organizzazione. I funzionari hanno anche fatto riferimento all’opposizione mostrata dal capo di Stato maggiore dell’Idf in merito al piano: “Se questo non è adatto a lui, che si dimetta”, hanno detto

Putin a Netanyahu: "Disposto a facilitare negoziati nucleare Iran"

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che il presidente russo Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il premier israeliano Benjamin Netanyahu. Putin ha ribadito che Mosca sostiene con coerenza una risoluzione pacifica dei conflitti in Medioriente e ha dichiarato la sua disponibilità a facilitare i negoziati sul programma nucleare iraniano, riferisce l’agenzia russa Ria Novosti. L’ultima conversazione tra i due leader risaliva al 28 luglio. Anche allora Putin e Netanyahu avevano discusso della situazione in Medioriente. 

Netanyahu: "In settimana istruzioni a Idf su Gaza"

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato, all’inizio della riunione di governo, che convocherà il gabinetto politico-militare entro la fine della settimana per “guidare le Forze di Difesa israeliane (Idf) su come raggiungere i tre obiettivi di guerra prefissati” a Gaza. “Dobbiamo continuare a restare uniti e a lottare insieme per raggiungerli”, ha aggiunto il premier, secondo quanto riporta l’emittente israeliana Kan. 

Croce Rossa: "Sconvolti da video ostaggi, vengano rilasciati"

Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Icrc) ha lanciato un nuovo appello per la liberazione degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. “Siamo sconvolti dai recenti video pubblicati sugli ostaggi israeliani detenuti a Gaza. Abbiamo affermato sin dal primo giorno, e lo ribadiamo, che tutti gli ostaggi devono essere rilasciati immediatamente e incondizionatamente. È necessario evitare qualsiasi forma di esposizione pubblica che umili le persone private della libertà e metta in pericolo la loro sicurezza. Questa situazione drammatica deve finire”, ha scritto su X l’Icrc. Il post è stato condiviso su X dal direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. “Facciamo eco all’appello dell’Icrc per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi trattenuti a Gaza. Ribadiamo che tutti coloro che sono detenuti devono avere accesso al cibo e alle cure mediche e devono essere trattati senza alcuna forma di umiliazione”, ha affermato.

Sa'ar a New York per sessione speciale Consiglio sicurezza Onu

Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar volerà a New York questa sera per partecipare domani mattina a una sessione speciale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su Gaza. Lo ha annunciato lo stesso ministro in una conferenza stampa a Gerusalemme, riportata dal Times of Israel. Parlando davanti a una foto dell’ostaggio Evyatar David, Sa’ar ha aggiunto di aver chiesto che fosse organizzata una discussione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dopo che Hamas e la Jihad islamica palestinese hanno diffuso nei giorni scorsi video strazianti di David e dell’ostaggio Rom Braslavski, in cui apparivano gravemente emaciati.

Media: Netanyahu valuta soluzione militare per liberare ostaggi

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu starebbe valutando una “soluzione militare” per liberare gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. E’ quanto ha detto funzionario israeliano all’emittente statunitense Abc News. Si ritiene che siano circa 20 gli ostaggi ancora vivi. Il funzionario israeliano ha detto ad Abc che Israele e gli Stati Uniti sono in costante dialogo. Ha affermato poi che, da parte israeliana, sta crescendo la consapevolezza che Hamas non sia interessata a un accordo sugli ostaggi. “Pertanto, il primo ministro Netanyahu sta spingendo per espandere le operazioni militari per liberare gli ostaggi attraverso una soluzione militare”, ha detto.

Ex capi Mossad e Idf a Trump: "Convinca Netanyahu a fermare guerra"

L’ex capo del Mossad Tamir Pardo, l’ex capo dello Shin Bet Ami Ayalon e l’ex vice capo dell’Idf Matan Vilnai hanno inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti Donald Trump chiedendogli di convincere il premier Benjamin Netanyahu a porre fine alla guerra. La notizia è stata anticipata dal Jerusalem Post. Questi alti funzionari, insieme ad alti ex funzionari della polizia e del ministero degli Esteri, guidano il gruppo dei Comandanti per la Sicurezza di Israele (Cis) che ora comprende oltre 600 ex alti funzionari della sicurezza e che ha lanciato l’appello a Trump. Il Jerusalem Post spiega che non è la prima volta che il gruppo fa pressione sul governo per cambiare marcia e concentrarsi maggiormente sul ritorno degli ostaggi israeliani e su un piano post-bellico per Gaza, ma ora ha sottolineato quanto sia disperata la situazione di Israele a livello globale in termini di legittimità. “Fermate la guerra a Gaza! A nome del Cis, il più grande gruppo israeliano di ex generali dell’Idf e equivalenti del Mossad, dello Shin Bet, della polizia e del corpo diplomatico, vi esortiamo a porre fine alla guerra a Gaza. L’avete fatto in Libano. È ora di farlo anche a Gaza”, ha scritto il Cis nella lettera

Coloni attaccano fattoria palestinese in Cisgiordania

L’agenzia palestinese Wafa, citando fonti della sicurezza, ha riferito che alcuni coloni israeliani hanno attaccato una fattoria privata appartenente al cittadino palestinese Wadie Alqam nella località di Turmus Ayya, a nord di Ramallah, in Cisgiordania. Un gruppo di coloni, hanno riferito le fonti, ha dato fuoco a parti della proprietà, abbattuto alberi e recintato il terreno con filo spinato. I coloni hanno anche scritto slogan razzisti sui muri della fattoria, tra cui inviti a “uccidere gli arabi” e messaggi di vendetta.

Ex alti funzionari sicurezza Israele chiedono fine guerra

Più di una dozzina di ex alti funzionari della sicurezza israeliani hanno pubblicato un video congiunto in cui chiedono la fine della guerra a Gaza, sostenendo che Israele abbia subito più perdite che vittorie e che i combattimenti si sono protratti per ragioni politiche piuttosto che per decisioni militari strategiche. Ne dà notizia il Times of Israel. Tra i 19 ex capi di stato maggiore dell’Idf, capi dei servizi segreti, direttori dello Shin Bet e del Mossad e commissari di polizia figurano anche l’ex capo di stato maggiore dell’Idf ed ex premier Ehud Barak, gli ex capi di stato maggiore Moshe Ya’alon e Dan Halutz e l’ex direttore dello Shin Bet Yoram Cohen. “Ognuna di queste persone ha partecipato alle riunioni di gabinetto, ha operato nelle cerchie ristrette, ha assistito a tutti i processi decisionali più delicati”, dice una voce fuori campo all’inizio del video a titolo introduttivo, “insieme, hanno più di mille anni di esperienza nella sicurezza nazionale e nella diplomazia”. 

Tajani: "A Gaza in atto una carneficina"

A Gaza “c’è una carneficina” mentre genocidio “significa la scelta determinata di eliminare tutti i palestinesi. E’ certamente inaccettabile e inumano ciò che sta accadendo, ma non credo che il disegno sia quello di eliminare i palestinesi, semmai di farli uscire dalla Palestina. Cosa che noi non condividiamo assolutamente”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a ‘Radio anch’io’ su Radio 1 Rai. “Noi come Italia ci riconosciamo nel progetto della ricostruzione”, ha aggiunto. 

Tajani: "Favorevoli a riconoscere Palestina ma prima deve esserci uno Stato"

“Noi siamo assolutamente favorevoli a riconoscere lo Stato palestinese, ma per riconoscerlo prima ci deve essere uno Stato palestinese. Dobbiamo lavorare per far sì che questo nasca. Riconoscerlo teoricamente non ha provocato fino adesso nessun aspetto positivo. Israele non ha dato alcuna risposta né ha cambiato la sua posizione perché alcuni paesi lo hanno riconosciuto”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a ‘Radio anch’io’ su Radio 1 Rai. “Dobbiamo lavorare per fare cose concrete, anche noi siamo favorevoli a uno Stato palestinese, non lo abbiamo mai nascosto – ha aggiunto – Stiamo lavorando intensamente perché l’Autorità nazionale palestinese possa essere l’unica autorità riconosciuta, perché non violenta, mentre Hamas è una organizzazione terroristica”. 

Domani riunione Consiglio sicurezza Onu su ostaggi

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu si riunirà martedì per una sessione straordinaria “sulla terribile situazione degli ostaggi a Gaza”. Lo ha annunciato in un post su X Danny Danon, ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite. “E’ giunto il momento che il Consiglio di Sicurezza condanni inequivocabilmente gli atti barbarici di Hamas, che continuano giorno dopo giorno, ora dopo ora”, ha aggiunto. 

Trump 'dribbla' domanda su genocidio a Gaza: 'Vogliamo gente venga sfamata"

“Sono successe cose orribili”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in merito all’attacco di Hamas del 7 ottobre evitando di rispondere alla domanda di un reporter sul fatto se abbia riscontrato prove di un genocidio a Gaza. “Non credo”, ha aggiunto ribadendo che a Gazavogliamo che le persone vengano nutrite, non vogliamo che la gente muoia di fame“.

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