Scontri a fuoco si sono verificati tra soldati thailandesi e cambogiani in una zona di confine contesa tra i due Paesi asiatici, che hanno già ridotto le loro relazioni diplomatiche in seguito a una disputa in rapida escalation. Al momento si contano almeno 9 moti e 14 feriti.
Alcuni video registrati dal lato thailandese mostrano persone fuggire dalle loro case e nascondersi in bunker mentre si sentono esplosioni. Gli scontri sono scoppiati in una zona dove sorge l’antico tempio di Prasat Ta Muen Thom, lungo il confine. Sia la Thailandia che la Cambogia hanno accusato l’esercito dell’altro Paese di aver sparato per primo.
Bangkok lancia raid aerei
Le autorità thailandesi hanno dichiarato che almeno un civile è stato ucciso a causa dei nuovi scontri a fuoco scoppiati in diverse zone di confine contese con la Cambogia, avvenuti dopo che i due Paesi hanno ridotto le loro relazioni diplomatiche nell’ambito di una disputa in rapida escalation. In totale si parla di una decina di vittime.
L’esercito thailandese ha inoltre affermato di aver lanciato attacchi aerei su obiettivi terrestri in Cambogia. Il Ministero della Difesa cambogiano, da parte sua, ha affermato che l’esercito thailandese ha utilizzato jet da combattimento per sganciare bombe su una strada vicino all’antico tempio di Preah Vihear.
Surasant Kongsiri, portavoce del Ministero della Difesa thailandese, aveva dichiarato in precedenza che altri tre civili, tra cui un bambino di 5 anni, erano rimasti gravemente feriti dopo che l’esercito cambogiano aveva sparato colpi d’arma da fuoco in una zona residenziale nella provincia di Surin.
La Thailandia chiude il confine terrestre
La Thailandia ha annunciato la chiusura del confine terrestre con la Cambogia, dopo l’aumento delle tensioni tra i due Paesi dovute agli scontri lungo il confine e le accuse reciproche di avere aperto il fuoco per primi. Lo riporta la Bbc. Ieri sera la Thailandia aveva chiuso un valico di frontiera con la Cambogia, dopo che cinque soldati thailandesi erano rimasti feriti nell’esplosione di una mina.
La Cambogia chiede riunione Onu
La Cambogia ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di convocare una “riunione urgente” per porre fine agli scontri con la Thailandia. “Considerando le recenti aggressioni estremamente gravi da parte della Thailandia, che hanno seriamente minacciato la pace e la stabilità nella regione, chiediamo vivamente di convocare una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza per porre fine all’aggressione thailandese”, ha scritto in una lettera il premier Hun Manet ad Asim Iftikhar Ahmad, presidente in carica del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Cina “preoccupata”
La Cina “è profondamente preoccupata per l’attuale escalation” tra Thailandia e Cambogia e “auspica che entrambe le parti risolvano la questione attraverso il dialogo e la consultazione”. Lo dice il portavoce del ministro degli Esteri cinese Guo Jiakun, rispondendo a una domanda sugli scontri tra i due Paesi, nel corso di una conferenza stampa. “Alla luce degli interessi e delle aspirazioni comuni dei paesi della regione, la Cina, mantenendo una posizione equa e imparziale, ha svolto e continuerà a svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere il dialogo e la de-escalation a modo suo”, aggiunge. Il portavoce sottolinea poi che Thailandia e Cambogia “sono entrambi vicini amichevoli della Cina e membri importanti dell’Asean” Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico. Infine, “mantenere relazioni di buon vicinato e gestire adeguatamente le divergenze è nell’interesse fondamentale e a lungo termine di entrambe le parti”.