Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha accolto con favore l’accordo dell’Unione Europea sull’inasprimento delle sanzioni contro la Russia. “Questo avrà, ovviamente, un impatto significativo, anche su ciò che accade in Russia”, ha dichiarato Merz durante la conferenza con il presidente rumeno Nicusor Dan a Berlino. Merz ha ringraziato il primo ministro slovacco Robert Fico per aver sciolto le riserve e approvato insieme agli altri Stati Ue il 18esimo pacchetto di sanzioni a Mosca e gli ha assicurato – come aveva già fatto l’Ue in precedenza – che gli svantaggi economici per il suo Paese saranno eliminati. “Siamo pronti a risolvere la questione insieme”, ha affermato il kanzler.
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, dubita dell’adesione dell’Ucraina all’Ue prima del 2034. “La nostra massima priorità è, prima di tutto, fare tutto il possibile per porre fine a questa guerra. Poi parleremo della ricostruzione dell’Ucraina”, ha dichiarato Merz durante la conferenza stampa con il residente rumeno Nicusor Dan a Berlino. “Questa sarà certamente legata a un processo che porterà l’Ucraina a diventare membro dell’Unione Europea. Ma ci vorranno diversi anni… Questo probabilmente non inciderà nemmeno sulle prospettive finanziarie a medio termine dell’Unione Europea”, ha affermato il cancelliere tedesco. Merz ha spiegato che finché l’Ucraina sarà sotto attacco, l’adesione all’Ue sarà comunque impossibile.
Il Regno Unito ha annunciato l’intenzione di intensificare la pressione economica sulla Russia unendosi alle misure decise dall’Ue sul price cap. La decisione di abbassare il tetto sul prezzo di acquisto del petrolio greggio “colpisce al cuore i ricavi petroliferi di Putin”, si legge in un comunicato del governo. “L’azione odierna abbasserà il tetto al prezzo del petrolio greggio da 60 dollari al barile a 47,60 dollari, colpendo direttamente i ricavi petroliferi della Russia, che sono già diminuiti del 35% su base annua fino a maggio”. “Questo stringerà la morsa sull’industria petrolifera di Putin, abbassando il valore di mercato del petrolio greggio russo e danneggiando una fonte cruciale di finanziamento per la guerra illegale del Cremlino in Ucraina”, sottolinea la nota.
Il Regno Unito ha imposto oggi nuove sanzioni contro le unità e gli ufficiali dei servizi segreti militari russi ritenuti responsabili dell’attentato dinamitardo del 2022 contro un teatro nel sud dell’Ucraina, che causò la morte di centinaia di civili. Il ministero degli Esteri britannico ha dichiarato di aver sanzionato 18 ufficiali che lavorano per i servizi segreti militari russi, noti come GRU. Ha affermato che gli ufficiali sono anche accusati di aver preso di mira la famiglia di un ex spia russa che è stata successivamente avvelenata con un agente nervino e di aver condotto una campagna di attacchi informatici per molti anni con l’obiettivo di seminare il caos in tutta Europa e minare le istituzioni democratiche. “Le spie del GRU stanno conducendo una campagna per destabilizzare l’Europa, minare la sovranità dell’Ucraina e minacciare la sicurezza dei cittadini britannici”, ha detto il ministro degli Esteri britannico David Lammy.
Il Cremlino ha definito “un segnale positivo” le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha detto che bisogna “intensificare il processo negoziale” con la Russia e che “questo processo necessita di un maggiore slancio”. “Si tratta di un segnale positivo. E su questo siamo assolutamente d’accordo: anche noi siamo favorevoli a dare maggiore slancio al processo negoziale”, ha affermato Peskov, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Interfax. A Istanbul quest’anno si sono tenuti due round di negoziati fra Russia e Ucraina, il 16 maggio e il 2 giugno.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che bisogna “intensificare il processo negoziale” con la Russia. “L’attuazione degli accordi della seconda riunione di Istanbul è in corso. Questo processo necessita di un maggiore slancio”, ha scritto Zelensky in un post su X in cui ha riferito di un confronto avuto con Rustem Umerov, in cui i due hanno discusso “del lavoro del Consiglio di sicurezza nazionale e difesa dell’Ucraina e dello Stato maggiore del Comandante supremo, nonché dei compiti personali nei settori della difesa e dei negoziati”. A proposito di questi compiti, ha indicato come primo quello di “continuare a collaborare con i partner sugli accordi in materia di armamenti”, come secondo quello di “analizzare lo stato di attuazione delle decisioni adottate dal Consiglio di sicurezza nazionale e difesa” e come terzo appunto quello di “intensificare” i negoziati.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha comunicato di aver “avuto una conversazione approfondita, durata un’ora, con il presidente della Francia Emmanuel Macron. Abbiamo discusso della situazione sul fronte e delle urgenti necessità difensive dell’Ucraina”. “Sono grato a Emmanuel per la sua visione davvero strategica e per la sua disponibilità ad aiutare esattamente con ciò di cui i nostri soldati hanno bisogno”, ha scritto Zelensky su X. “Abbiamo anche parlato in dettaglio del rafforzamento della difesa aerea dell’Ucraina, in particolare della fornitura di missili per i sistemi Samp/T e del finanziamento per droni intercettori. Con la Francia e altri partner, prepareremo decisioni congiunte a livello dei ministri della Difesa e degli Esteri su nuovi passi volti a proteggere il nostro popolo dagli attacchi russi”.
“Vorrei sottolineare in particolare l’accordo raggiunto sull’addestramento dei piloti per i jet Mirage”, ha aggiunto. “La Francia è pronta ad addestrare ulteriori piloti utilizzando altri velivoli. Abbiamo discusso del nostro lavoro all’interno della ‘coalizione dei volenterosi’ e dell’attuazione degli accordi presi nel nostro recente incontro. Ho ringraziato la Francia per il suo contributo concreto alla definizione e al progresso del 18° pacchetto di sanzioni dell’Ue”. “Insieme ai nostri partner americani, stiamo lavorando per fare in modo che la Russia avverta una reale pressione globale. Ogni giorno in più di questa guerra deve comportare conseguenze davvero dolorose per la Russia. Abbiamo inoltre coordinato i nostri prossimi passi politici con Emmanuel”, ha concluso.
La Russia analizzerà il nuovo pacchetto di sanzioni Ue al fine di ridurre al minimo le conseguenze. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul 18esimo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro Mosca. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “Ovviamente, dobbiamo analizzare il nuovo pacchetto per minimizzarne le conseguenze”, ha detto.
“Finora vediamo una linea anti-russa abbastanza coerente da parte dell’Europa. Abbiamo ripetutamente affermato che consideriamo illegali tali restrizioni unilaterali. Ci opponiamo”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul 18esimo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia. “Ogni nuovo pacchetto di sanzioni aggiunge un effetto negativo per i Paesi che vi aderiscono. È un’arma a doppio taglio”., ha aggiunto.
È di almeno 7 morti e 25 feriti in Ucraina il bilancio degli attacchi russi che hanno colpito diverse regioni nelle ultime 24 ore. Lo scrive il Kiev Independent, citando quanto riferito dalle autorità ucraine oggi. L’aviazione militare ucraina ha dichiarato di aver abbattuto 11 droni di tipo Shahed durante la notte, dopo che la Russia aveva lanciato un’ondata di 35 droni, prendendo di mira principalmente le regioni orientali. Nell’oblast di Dnipropetrovsk, secondo il governatore Serhii Lysak e la compagnia ferroviaria ucraina Ukrzaliznytsia, durante la notte alcuni droni russi hanno colpito il distretto di Pavlohrad, uccidendo un macchinista e ferendo altre 2 persone. Sono scoppiati incendi in una struttura di trasporto e nella comunità di Rozdory, nel distretto di Synelnykove, dove sono stati distrutti diversi veicoli.
Nella regione di Zaporizhzhia una persona è rimasta uccisa e un’altra ferita in attacchi contro 15 località, ha dichiarato il governatore Ivan Fedorov. Un attacco notturno contro la comunità di Stepnohirsk ha provocato un incendio in alcune zone residenziali, danneggiando almeno 15 case e infrastrutture. Nell’oblast di Kherson, inoltre, una persona è rimasta uccisa e altre 9 sono rimaste ferite in attacchi diffusi con droni e artiglieria in decine di insediamenti, tra cui la città di Kherson, ha riferito il governatore Oleksandr Prokudin. Infine nel Donetsk 4 persone sono state uccise e altre 12 ferite nell’ultima giornata, secondo quanto riferito dal governatore Vadym Filashkin; 2 delle vittime sono morte a Kostiantynivka e 2 a Pokrovsk. Nell’oblast di Kharkiv, una persona è rimasta ferita a Izium e case, infrastrutture e terreni agricoli sono stati danneggiati a causa degli attacchi russi, secondo quanto riferito dal governatore Oleh Syniehubov.
“Una decisione dell’Unione Europea per la quale abbiamo lavorato tutti insieme. Siamo riusciti a rafforzare il 18º pacchetto di sanzioni contro la Russia per questa guerra, e oggi il pacchetto è stato approvato. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato”. Lo ha dichiarato su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Desidero in particolare esprimere il mio riconoscimento alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e a ciascun leader degli Stati membri dell’Ue per l’unità dimostrata e per la posizione di principio assunta”, ha spiegato. “Ringrazio anche il presidente del Consiglio Europeo, António Costa. E ringrazio la Danimarca per l’avvio davvero deciso della sua presidenza del Consiglio dell’Ue. Questa decisione è fondamentale e tempestiva, soprattutto adesso, come risposta al fatto che la Russia ha intensificato la brutalità degli attacchi contro le nostre città e i nostri villaggi”.
“Il 18º pacchetto di sanzioni continua a colpire la flotta di petroliere della Russia – non solo le navi in sé, ma anche i capitani della flotta ombra e le aziende che permettono questi atti di uccisione finanziati dal petrolio. Continueremo a esercitare questa pressione”, ha proseguito. “L’Unione Europea sta inoltre imponendo un tetto di prezzo più severo sul petrolio russo – intorno ai 46 dollari al barile. In coordinamento con altri partner globali, continueremo a lavorare affinché questo tetto tagli realmente le entrate della Russia. È possibile. Sappiamo già come esercitare efficacemente questa pressione”. “Vorrei infine sottolineare la decisione dell’Ue di vietare tutte le transazioni legate agli oleodotti del sistema Nord Stream, la cui costruzione ha fatto parte dei preparativi di Putin per la guerra su vasta scala. Tutta l’infrastruttura della guerra russa deve essere bloccata. Stiamo preparando rapidamente la sincronizzazione delle sanzioni europee in Ucraina e stiamo anche elaborando nuove decisioni sanzionatorie, sia a livello dei partner che nell’ambito della giurisdizione ucraina”, ha aggiunto Zelensky.
“È positivo che nell’Ue abbiamo concordato il 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Colpisce banche, energia e industria militare. Questo indebolisce la capacità della Russia di continuare a finanziare la guerra contro l’Ucraina. Stiamo continuando a fare pressione sulla Russia”. Lo ha scritto in un messaggio su X il cancelliere tedesco, Friedrich Merz.
“Accolgo con favore l’accordo sul nostro 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Stiamo colpendo il cuore della macchina da guerra russa. Prendendo di mira i settori bancario, energetico e militare-industriale e includendo un nuovo tetto dinamico al prezzo del petrolio. La pressione è alta. Resterà in vigore finché Putin non porrà fine a questa guerra. Grazie alla presidenza danese per questo primo successo”. Così sui social la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“Restiamo fermi. L’Ue ha appena approvato uno dei pacchetti di sanzioni più severi contro la Russia fino ad oggi. Stiamo tagliando ulteriormente il bilancio bellico del Cremlino, prendendo di mira altre 105 navi della flotta ombra, i loro complici, e limitando l’accesso delle banche russe ai finanziamenti”. Lo scrive su X l’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas. “I gasdotti Nord Stream saranno vietati. Un tetto massimo più basso al prezzo del petrolio. Stiamo esercitando maggiore pressione sull’industria militare russa, sulle banche cinesi che consentono l’elusione delle sanzioni e bloccando le esportazioni di tecnologia utilizzata nei droni. Per la prima volta, stiamo designando un registro di bandiera e la più grande raffineria Rosneft in India”, precisa. “Le nostre sanzioni colpiscono anche coloro che indottrinano i bambini ucraini. Continueremo ad aumentare i costi, quindi fermare l’aggressione diventa l’unica via percorribile per Mosca”, aggiunge la capa della diplomazia europea.
Tra le principali misure relative all’energia: – Abbassamento del tetto massimo del prezzo del petrolio greggio previsto dal G7 da 60 a circa 47,6 dollari al barile, in seguito al nuovo modello OPC dinamico, in considerazione dell’attuale calo dei prezzi globali del petrolio e, di conseguenza, della riduzione delle entrate della Russia derivanti dalle esportazioni di petrolio, e introduzione di una procedura di revisione dinamica del tetto massimo del prezzo del petrolio per garantirne l’efficacia.
– Divieto di importazione di prodotti petroliferi raffinati ottenuti da petrolio greggio russo ottenuto in qualsiasi Paese terzo (ad eccezione di Norvegia, Regno Unito, Stati Uniti, Canada e Svizzera).
Questo mira a colmare una scappatoia che consente alla Russia esportazioni indirette di petrolio greggio utilizzato per scopi di raffinazione.
– Nuovo divieto di transazione relativo a Nord Stream 1 e 2, anche per la fornitura di beni o servizi, impedendo così il completamento, la manutenzione, l’esercizio e qualsiasi futuro utilizzo degli oleodotti Nord Stream 1 e 2 (che non sono operativi dal 2022).
– Elenco della flotta ombra: ulteriori 105 navi sono elencate nell’elenco soggetto al divieto di accesso a porti e chiuse e di trasferimenti da nave a nave. Questo si aggiunge al recente raddoppio del numero di navi elencate nell’ambito del 17° pacchetto, portando l’attuale numero di navi elencate a oltre 400.
Tra le misure finanziarie:
– Divieto di transazione: estensione dell’attuale divieto di de-SWIFTing a un divieto totale di transazione. Si propone l’inserimento di altre 22 banche russe (quasi raddoppiando l’elenco attuale).
– Divieto di transazione sul Fondo Russo per gli Investimenti Diretti (RDIF), sui suoi investimenti e sugli istituti finanziari che li sostengono, per limitare ulteriormente l’accesso russo ai mercati finanziari globali e alla valuta estera. Sono elencate 4 entità russe in cui il RDIF ha investito.
– Abbassamento della soglia per l’inserimento di istituti finanziari e creditizi di paesi terzi collegati a SPFS.
– Abbassamento della soglia delle condizioni per l’inserimento nell’elenco di istituti finanziari e creditizi di paesi terzi che vanificano le sanzioni o sostengono la macchina bellica russa. A tale riguardo, viene esteso anche il divieto di transazione per entità di paesi terzi che eludono i divieti relativi al petrolio.
Le misure commerciali prevono:
– Entità coinvolte nell’elusione delle sanzioni o che forniscono supporto diretto o indiretto al complesso militare-industriale russo: 26 nuovi elenchi, di cui 11 in paesi terzi diversi dalla Russia (7 in Cina, di cui 3 a Hong Kong, e 4 in Turchia).
– Ulteriori divieti di esportazione (Allegato VII) per limitare ulteriormente l’accesso della Russia a tecnologie a duplice uso/avanzate, comprese le macchine CNC utilizzate nel sistema militare-industriale e presenti nell’industria che produce missili Iskander.
– Estensione del divieto di transito per includere determinati beni economicamente critici utilizzati per l’edilizia e il trasporto, di cui due di diretta rilevanza per l’industria energetica.
– Recepimento dell’embargo sulle armi nel Regolamento del Consiglio per riflettere le disposizioni contenute nella vigente Decisione del Consiglio a seguito di una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea.
– Aggiunti ulteriori articoli all’elenco delle merci soggette a divieto di esportazione, tra cui macchinari, prodotti chimici e alcuni metalli e materie plastiche.
I 27 Stati membri dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo su un 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Il pacchetto ha ottenuto un primo ok dai rappresentanti permanenti e sarà adottato definitivamente dal Consiglio Affari generali nel corso della giornata odierna. Include nuove e significative misure in ambito energetico, finanziario e commerciale.
Il pacchetto introduce un nuovo meccanismo dinamico di price cap al petrolio russo che fisserà il prezzo del 15% in meno rispetto al prezzo medio di mercato del greggio russo. Nello specifico, ciò significa che il prezzo sarà ridotto da 60 centesimi di dollaro USA a circa 47,6 dollari al barile. Prevede poi un nuovo divieto di transazione relativo a Nord Stream 1 e 2 e l’aggiunta di 105 nuove navi della flotta ombra. Le misure estendono l’attuale divieto di de-SWIFTing a un divieto totale di transazione e limitano ulteriormente l’accesso dell’Ucraina alle tecnologie a duplice uso/avanzate.
A quanto si apprende a Bruxelles, è stato convocata per stamane alle 8 una riunione del Coreper, il comitato dei rappresentanti permanenti Ue, per sbloccare il 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Ieri sera il premier slovacco Robert Fico ha annunciato di rimuovere il veto, nonostante non sia soddisfatto delle garanzie fornite dalla Commissione europea sullo stop alle importazioni di gas russo.
Ora sembra che tutti gli Stati membri siano in grado di sostenere il pacchetto di sanzioni, che include un nuovo modello rivisto che limiterà il prezzo del greggio russo a un livello inferiore del 15% rispetto al prezzo di mercato. Questo modello dinamico ridurrà significativamente il prezzo rispetto all’attuale tetto. Le nuove misure dovrebbero essere adottate come punto senza discussione al Consiglio Affari generali di oggi.
Le forze russe di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 73 droni ucraini durante la notte. Lo riferisce l’agenzia Tass riportando una nota del ministero della Difesa e aggiungendo che 10 droni sono stati abbattuti nella regione di Mosca, inclusi tre in volo verso Mosca.
Trentuno droni sono stati abbattuti nella regione di Bryansk, 17 nella regione di Orël, 10 nella regione di Mosca, 4 UAV nella Repubblica di Crimea e 3 UAV sulle acque del Mar d’Azov. Inoltre, 2 UAV sono stati distrutti nelle regioni di Smolensk e Ni nij Novgorod, un UAV in ognuna delle regioni di Belgorod, Kaluga e Vorone , e un UAV è stato abbattuto sulle acque del Mar Nero.
L’esercito russo ha lanciato un attacco notturno nel distretto di Zaporizhia utilizzando almeno nove droni Shahed, provocando incendi e la distruzione di edifici non residenziali. Un uomo di 79 anni è rimasto ferito.
Lo ha annunciato l’Amministrazione militare regionale di Zaporizhia su Telegram, secondo quanto riporta Ukrinform .
“Sono scoppiati incendi in edifici non residenziali dopo che il nemico ha lanciato un attacco notturno nel distretto di Zaporizhia con almeno nove Shahed”, ha affermato il governatore regionale Ivan Fedorov. “Secondo informazioni chiarite, un uomo di 79 anni è rimasto ferito nell’attacco nemico al distretto di Zaporizhia. Il personale medico ha fornito tutta l’assistenza necessaria”, ha aggiunto.