Iraq, ricostruito santuario del profeta Giona distrutto dall'Isis

Sono quasi completati i lavori di ricostruzione di un santuario storico distrutto dai miliziani dello Stato Islamico a Mosul nel nord dell’Iraq nel 2014, ritenuto il luogo di sepoltura del profeta Giona. I jihadisti avevano danneggiato la moschea, vecchia di secoli, dopo aver preso il controllo della città.

I lavori, che proseguono da due anni, sono finanziati da volontari e donatori attraverso l’associazione locale Faal al-Khairat, una ONG irachena. Come riportano sia la Bibbia che il Corano Giona fu inghiottito da una balena e sopravvisse. Il santuario sorgeva su un sito archeologico risalente all’VIII secolo a.C. e attirava pellegrini di diverse fedi da tutto il mondo. Dopo aver preso il controllo di Mosul, i miliziani hanno fatto esplodere il santuario. Successivamente hanno iniziato a scavare tunnel nel fianco della collina sotto il santuario, portando a una scoperta straordinaria. In profondità sono state ritrovate antiche iscrizioni e tori o leoni alati, ritenuti parte del palazzo di un re che governò l’impero neo-assiro 2.700 anni fa.