Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ha ribadito la posizione cruciale degli Stati Uniti nei negoziati, affermando che la pace “può essere raggiunta con la forza e Donald Trump sicuramente ce l’ha”. Il presidente russo, Vladimir Putin ha fatto sapere che Mosca è pronta a consegnare a Kiev i corpi di altri tremila soldati uccisi nel conflitto, oltre ai 6mila già restituiti. Il leader del Cremlino ha poi elogiato il presidente americano: “Sta cercando sinceramente di arrivare alla pace in Ucraina”. E sulle trattative ha sottolineato che Mosca è “pronta per il terzo round di negoziati con Kiev”.
Dopo il raid su Samar, la Russia ha attaccato la città meridionale di Odessa nella notte, uccidendo due persone e ferendone almeno altre 14, secondo quanto riferito dal Servizio di Emergenza di Stato e riportato dal Kyiv Independent. L’attacco del drone ha colpito un edificio di 21 piani, provocando un incendio al settimo, ottavo e nono piano che ha lasciato i residenti intrappolati nei loro appartamenti. I soccorritori hanno salvato cinque persone, tra cui un bambino piccolo. Due persone, una coppia di coniugi, sono rimaste uccise nell’attacco, ha riferito il governatore dell’Oblast’ di Odesa, Oleh Kiper. I soccorritori hanno recuperato i loro corpi dall’edificio danneggiato. Almeno altri 14 civili sono rimasti feriti, sono bambini. Turri sono stati soccorsi e trasportati in strutture mediche per le cure.
“La fede, carissimi, è un tesoro da condividere. Ogni tempo porta con sé difficoltà, fatiche e sfide, ma anche opportunità per crescere nella fiducia e nell’abbandono a Dio. La fede del vostro Popolo ora è messa a dura prova. Molti di voi, da quando è iniziata la guerra, sicuramente si sono chiesti: Signore, perché tutto questo? Dove sei? Che cosa dobbiamo fare per salvare le nostre famiglie, le nostre case e la nostra Patria? Credere non significa avere già tutte le risposte, ma confidare che Dio è con noi e ci dona la sua grazia, che Egli pronuncerà l’ultima parola e la vita vincerà contro la morte”. Lo ha detto Papa Leone XIV, ricevendo questa mattina in udienza i partecipanti al pellegrinaggio della Chiesa greco-cattolica ucraina. “La Vergine Maria, tanto cara al Popolo ucraino, che con il suo umile e coraggioso ‘sì’ ha aperto la porta alla redenzione del mondo, ci assicura che anche il nostro ‘sì’, semplice e sincero, può diventare strumento nelle mani di Dio per realizzare qualcosa di grande. Confermati nella fede dal Successore di Pietro, vi esorto a condividerla con i vostri cari, con i vostri connazionali e con tutti coloro che il Signore vi farà incontrare. Dire ‘sì’ oggi può permettere di aprire nuovi orizzonti di fede, di speranza e di pace, soprattutto a tutti quanti sono nel dolore”, ha aggiunto Papa Leone XIV.