Regge la tregua tra Iran e Israele imposta dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, soddisfatto per i risultati strategici raggiunti con i bombardamenti su Teheran. Il cessate il fuoco persiste nonostante i timori di violazioni . Il presidente iraniano Masud Pezeshkian ha annunciato “la fine della guerra dei 12 giorni” con lo Stato ebraico”. “I recenti attacchi aerei degli Stati Uniti e di Israele non spingeranno l’Iran ad abbandonare la sua tecnologia nucleare” ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi quando gli è stato chiesto se Teheran avrebbe continuato ad arricchire l’uranio. Intanto i membri del parlamento iraniano hanno approvato un “piano per sospendere la cooperazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica”
“I recenti attacchi aerei degli Stati Uniti e di Israele non spingeranno l’Iran ad abbandonare la sua tecnologia nucleare”. Lo ha affermato martedì il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi quando gli è stato chiesto se Teheran avrebbe continuato ad arricchire l’uranio.
I membri del parlamento iraniano hanno approvato un “piano per sospendere la cooperazione con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica”. Lo riporta Bbc Persia. Secondo l’agenzia di stampa Tasnim, nella sessione pubblica dell’Assemblea consultiva islamica che si è tenuta oggi i rappresentanti hanno approvato la proposta di obbligare il governo a sospendere la cooperazione con l’Aiea con 210 voti a favore, 2 voti contrari e 2 astensioni.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato la Banca centrale dell’Iran un’organizzazione terroristica. Ha affermato di aver firmato un ordine che dichiara la Banca centrale dell’Iran, altre due banche del Paese, una compagnia delle Forze Armate iraniane e tre dei suoi alti funzionari come organizzazioni terroristiche e agenti terroristici. Ha osservato che l’ordine prevedeva “nuove sanzioni economiche”, ma non ha specificato quali sanzioni sarebbero state imposte e in quale modo. Lo riporta Ynet.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani all’Aja ha annunciato che poco fa da Gaza è uscito un gruppo di 11 palestinesi con una nuova operazione condotta dall’Italia che ha riguardato i parenti di cittadini palestinesi giunti in Italia per cure mediche o residenti con regolare permesso di soggiorno. L’intero gruppo arriverà in serata ad Amman, in Giordania, per poi proseguire verso l’Italia. Tra gli 11 sono eccezionalmente presenti anche una ricercatrice diretta all’Università per Stranieri di Siena, Aya Ashour, e una studentessa della Cattolica di Roma, Joslin Aldadah Akram, entrambe destinatarie di borse di studio da parte delle rispettive università. I Rettori delle due università si erano rivolti al Ministro Tajani e alla Ministra Bernini per sollecitare un interessamento presso le autorità competenti per consentire l’uscita dalla Striscia.
“Fake news della Cnn, insieme al New York Times in declino, hanno unito le forze per tentare di svilire uno dei più grandi successi militari della storia. I siti nucleari in Iran sono completamente distrutti!” ha scritto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un post sul social Truth, contestando il report delle due testate secondo cui una prima valutazione dell’intelligence statunitense suggerirebbe che gli attacchi contro gli impianti nucleari iraniani non abbiano distrutto i componenti principali del suo programma nucleare. “Sia il Times che la Cnn sono criticati dall’opinione pubblica!”, ha aggiunto Trump.
L’agenzia di stampa iraniana Mizan ha riferito dell’esecuzione di tre persone nella città di Urmia, citando come motivo della condanna a morte la loro collaborazione con il servizio di intelligence israeliano, il Mossad. Secondo l’agenzia, Idris Aali, Azad Shojaei e Rasoul Ahmad “tentarono di importare nel Paese equipaggiamento per assassinare personalità. Furono arrestati e processati per incitamento alla guerra e alla corruzione sulla Terra attraverso la cooperazione con governi stranieri ostili a favore del regime sionista”. I tre sono stati accusati di aver importato in Iran equipaggiamento “terroristico sotto le mentite spoglie di una spedizione di bevande alcoliche” e di averlo utilizzato per “assassinare una figura di spicco”. Si presume si tratti di Mohsen Fakhrizadeh, uno degli scienziati e responsabili del programma nucleare iraniano, assassinato il 27 novembre 2020.