Iran, l’ira di Trump contro i media: “Quella giornalista va licenziata”

Il presidente Usa all'Aja per il vertice Nato: "Credo che la guerra sia finita"

Iran, dopo i raid statunitense contro i siti nucleari di Teheran, a margine del vertice Nato all’Aja esplode l’ira del presidente Usa, Donald Trump, contro alcuni media.

“Il rapporto” dell’intelligence sui raid ai siti nucleari in Iran “diceva quello che diceva, ed era giusto. Non avrebbero dovuto pubblicare un rapporto finché non l’hanno fatto. Ma abbiamo ottenuto le informazioni. Dovreste esserne orgogliosi, soprattutto voi, dovreste essere orgogliosi di quei piloti, e non dovreste cercare di sminuirli”, dice Trump rispondendo a una domanda sulle notizie della Cnn, insieme al New York Times, secondo cui una prima valutazione dell’intelligence statunitense suggerirebbe che gli attacchi contro gli impianti nucleari iraniani non abbiano distrutto i componenti principali del suo programma nucleare. “Quei piloti hanno volato correndo un grande rischio, una grande probabilità di non tornare mai più a casa e rivedere i loro mariti o le loro mogli. Lasciate che vi dica: sono fake news della NBC, che sono tra le peggiori. La CNN, il New York Times sono tutti cattivi. Sono malati. C’è qualcosa che non va in loro. Ma sapete cosa? Dovreste lodare quelle persone”, rimarca.

“La giornalista Natasha Bertrand va cacciata”

“Natasha Bertrand dovrebbe essere licenziata dalla Cnn”. Donald Trump, dopo gli attacchi all’emittente all news, ora punta il dito direttamente contro la giornalista autrice dello scoop sul rapporto dell’intelligence che ridimensionerebbe il successo del bombardamento Usa sul sito nucleare di Fordow. “L’ho vista per tre giorni dare fake news. Dovrebbe essere rimproverata immediatamente e poi cacciata via ‘come un cane'”, scrive il presidente Usa su Truth Social. La giornalista, afferma Trump, “non dovrebbe essere autorizzata a lavorare per la Cnn, che si occupa di fake news. Sono persone come lei che hanno distrutto la reputazione di un’emittente un tempo grandiosa”. Il post si conclude con l’appello, a lettere maiuscole, “LICENZIATE NATASHA!”.

“Ripristinata credibilità e deterrenza Usa”

Quella tra Iran e Israele “è stata una guerra di 12 giorni e pensiamo che sia finita. Non credo che si attaccheranno di nuovo. Non credo proprio. Non solo abbiamo affrontato con decisione la minaccia critica del programma nucleare iraniano, che era ciò che volevo, ma abbiamo anche riaffermato la credibilità e la deterrenza americana”, dice poi Trump

“Credo che la guerra sia finita, Teheran e Israele sono stanchi”

Quella tra Iran e Israele “è stata una guerra di 12 giorni e pensiamo che sia finita”, questo perché “conosco entrambi e sono entrambi stanchi, esausti. Hanno combattuto con molta, molta forza e con molta ferocia, con molta violenza, ed erano entrambi soddisfatti di tornare a casa e andarsene”, prosegue Trump, aggiungendo: “Immagino che un giorno, forse, possano ricominciare. Credo che un grande segno rivelatore sia stato quando, come sapete, l’Iran, in modo più o meno significativo, ha violato il cessate il fuoco” e “Israele aveva gli aerei pronti e io ho detto: ‘Dovete riportarli indietro’. E li hanno riportati indietro”.

“Con Teheran possibile accordo sul nucleare, ma superfluo”

“Parleremo con l’Iran la prossima settimana, potremmo firmare un accordo, non so, per me credo sia superfluo. Voglio dire, hanno combattuto una guerra. Ora stanno tornando nel loro mondo. Non mi interessa se ho un accordo o no, l’unica cosa che chiederei è quello che abbiamo chiesto prima, ovvero che non vogliamo il nucleare, ma abbiamo distrutto il nucleare“, sottolinea Trump. “Ho detto che l’Iran non avrà il nucleare, lo abbiamo fatto saltare in aria. Abbiamo un documento, ci incontreremo con loro”, conclude.

In Ucraina “speriamo di risolvere la questione”

“Speriamo di riuscire a risolvere” la “terribile” situazione tra Russia e Ucraina, dice poi Trump, sottolineando: “Ho parlato con Zelensky, è stato gentile. In realtà, in tempi difficili, a volte non avrebbe potuto essere più gentile. Credo che vorrebbe vedere la fine di tutto questo. Penso che sia un ottimo momento per finirla. Parlerò con Vladimir Putin per vedere se riusciamo a capirlo”. “Ma queste sono persone coraggiose. Stanno combattendo. La settimana scorsa quasi 7000 giovani soldati, soldati russi e ucraini sono stati uccisi, 7000 in una settimana. È pazzesco. Quindi parlerò con Putin. Ho avuto un buon incontro con Zelensky, e ho avuto molti buoni incontri con molte persone, molti grandi leader. Ma sta combattendo una battaglia coraggiosa. È una battaglia dura”, riferisce.