Nel conflitto Israele-Iran, nuova ondata di missili nella notte da Teheran verso Israele. Sarebbero stati colpiti alcuni edifici a Tel Aviv. Sarebbero almeno quattro i siti su territorio israeliano colpiti da missili balistici iraniani, nell’ultimo attacco di Teheran che ha interessato soprattutto il centro e il sud dello Stato ebraico. I media israeliani riportano anche segnalazioni di diversi feriti e danni ingenti nelle aree colpite, che comprendono anche l’ospedale Soroka di Be’er Sheva, nel sud del Paese.
Il presidente Donald Trump “è stato chiaro, ha detto che prenderà una decisione” sull’Iran “entro le prossime due settimane. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt alla stampa. Trump pensa che ci siano “sostanziali possibilità” di negoziati con l’Iran.
Israele può colpire tutti gli impianti nucleari in Iran, compreso il sito nucleare sotterraneo di Fordow. Lo ha affermato il primo ministro Benjamin Netanyahu in un’intervista rilasciata all’emittente pubblica Kan. Alla domanda se Israele abbia la capacità di distruggere l’impianto nucleare sotterraneo iraniano di Fordow senza l’assistenza degli Stati Uniti, Netanyahu ha risposto: “Raggiungeremo tutti i nostri obiettivi e colpiremo tutti i loro impianti nucleari. Abbiamo la capacità di farlo”
Il presidente Donald Trump è stato informato sia dei rischi che dei benefici di un bombardamento su Fordow, il sito nucleare più sicuro dell’Iran, e si è convinto che disattivarlo sia necessario a causa del rischio che vengano prodotte armi in un periodo di tempo relativamente breve. Lo hanno riferito diverse fonti a Cbs News. Il presidente “crede che non ci siano molte alternative”, ha detto una fonte. “Portare a termine il compito significa distruggere Fordow“.
Israele si aspetta ancora che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si unisca agli attacchi contro l’Iran. Lo riferisce un funzionario israeliano a Times of Israel. “L’aspettativa è che si uniscano, ma nessuno li sta forzando”, ha detto. “Devono prendere la loro decisione in autonomia. Lo sapremo nelle prossime 24-48 ore”.
La possibile chiusura dello Stretto di Hormuz sarebbe una “misura legale” in risposta “all’ingresso degli Stati Uniti nel conflitto con l’Iran a fianco di Israele”. Lo ha affermato il parlamentare iraniano Ali Yazdih all’agenzia di stampa Mehr. In precedenza Benham Saeidi, membro del Comitato per la sicurezza nazionale e la politica estera del parlamento iraniano, aveva affermato che Teheran stava valutando la possibilità di “chiudere lo Stretto di Hormuz in risposta alle azioni degli oppositori della Repubblica islamica”.
Il Comando del fronte interno delle Idf ha confermato che l’Iran ha lanciato almeno un missile balistico con a bordo una testata a grappolo verso il centro di Israele. Lo riporta il Times of Israel. La testata a grappolo si divide durante la discesa, a un’altitudine di circa 7 chilometri, scagliando circa 20 proiettili più piccoli in un raggio di circa 8 chilometri. I proiettili non hanno propulsione propria e si limitano a schizzare a terra in modo casuale. Un funzionario militare israeliano ha spiegato che un simile missile rappresenta una minaccia per un’area molto più ampia rispetto alle altre testate missilistiche balistiche dell’Iran, ma l’esplosione di ciascuna bomba a grappolo è molto più piccola.
“Nessuno è immune. Tutte le opzioni sono aperte”. Lo ha affermato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu visitando il centro medico Soroka colpito da un missile iraniano. Lo riporta il Times of Israel.
“Il fatto stesso che gli amici americani del regime sionista siano entrati in scena è un segno della debolezza e dell’incapacità di quel regime”. Lo ha scritto su X la Guida suprema dell’Iran, ayatollah Ali Khamenei. “Vorrei dire alla nostra cara nazione che se il nemico percepisce che lo temete, non vi lascerà andare. Continuate a comportarvi come avete fatto finora, continuate a comportarvi con forza”, ha aggiunto.
“Stiamo lavorando per favorire l’uscita da Teheran e da Israele dei nostro connazionali che intendono lasciare questi Paesi“. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a a margine della riunione ministeriale per il 70esimo anniversario della Conferenza di Messina-Taormina. “Stiamo organizzando dei voli charter, i primi partiranno dall’Egitto per lasciare Israele”, ha aggiunto, “vedremo se si potrà far partire anche qualche aereo da Amman, dalla Giordania“. “I voli sono a pagamento perché non si tratta di evacuazione ma di un aiuto e di coordinamento per lasciare l’Iran e Israele”, ha precisato Tajani.
“Il conflitto israelo-iraniano ha portato a un’improvvisa escalation delle tensioni in Medio Oriente e ha avuto anche un grave impatto sulla sicurezza globale. La comunità internazionale, in particolare le grandi potenze che esercitano un’influenza particolare sulle parti in conflitto, dovrebbe impegnarsi per promuovere un raffreddamento della situazione, anziché il contrario”. Lo ha affermato il presidente cinese Xi Jinping nel corso del suo colloquio con Vladimir Putin, secondo quanto riportato dall’agenzia cinese Xinhua.
L’ospedale è stato colpito direttamente da un missile iraniano, e le autorità hanno riferito di “danni estesi”. Il Soroka Medical Center è il principale ospedale del sud di Israele. Un portavoce ha detto che l’ospedale ha subito “ingenti danni” in diverse aree e alcune persone sono rimaste ferite nell’attacco. L’ospedale ha chiesto alle persone di non recarsi nel centro per le cure. L’ospedale dispone di oltre 1.000 posti letto e fornisce servizi a circa 1 milione di residenti nel sud di Israele, secondo il sito web ufficiale.
Il direttore generale del Soroka Medical Center, il Prof. Shlomi Kodesh, ha parlato alla stampa dell’attacco missilistico iraniano di questa mattina che ha colpito l’ospedale. “Un missile ha colpito il vecchio reparto chirurgico di Soroka. È un edificio relativamente vecchio che era stato evacuato nei giorni scorsi”, ha detto, come riporta il Times of Israel, “ci sono danni estesi ad altri edifici dell’ospedale. Tutti i pazienti e tutto il personale erano nei rifugi. I diversi feriti sono in condizioni lievi, per lo più a causa dell’onda d’urto dell’esplosione”.
Secondo le agenzie di stampa iraniane, l’obiettivo principale dell’attacco lanciato questa mattina dall’esercito di Teheran era il grande quartier generale del Comando e Intelligence dell’esercito israeliano (IDF C4I) e il campo di intelligence militare nel Parco tecnologico di Gav-Yam, situato accanto all’ospedale Soroka di Be’er Sheva. L’agenzia Irna ha affermato che l’ospedale ha subito solo danni lievi a causa dell’onda d’urto provocata dall’attacco missilistico. “L’infrastruttura militare era un obiettivo preciso e diretto”, ha scritto. “Alcuni organi di stampa ebraici stanno cercando di presentare uno dei luoghi colpiti dall’ondata di missili iraniani come un ospedale”, ha aggiunto l’agenzia Tasnim, “ma hanno subito e inavvertitamente affermato che questo cosiddetto ospedale era in realtà un luogo in cui erano schierati soldati sionisti!”.
Il servizio di soccorso israeliano Magen David Adom ha aggiornato a 65 il bilancio dei feriti nel bombardamento missilistico iraniano di questa mattina su Israele. Tra loro, un uomo di circa 80 anni e due donne di circa 70 anni sono in gravi condizioni. Inoltre, due donne di circa 80 anni sono rimaste lievemente ferite, 42 persone sono rimaste leggermente ferite a causa dell’impatto e delle schegge e 18 persone sono rimaste ferite mentre si dirigevano verso l’area protetta.
“Il Primo Ministro e io abbiamo dato istruzioni alle Forze di difesa israeliane (Idf) di aumentare l’intensità degli attacchi contro obiettivi strategici in Iran e contro obiettivi governativi a Teheran, al fine di rimuovere le minacce allo Stato di Israele e indebolire il regime degli ayatollah”. È quanto fa sapere in un post sul social X il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, dopo l’attacco missilistico lanciato dall’Iran che ha colpito Tel Aviv e altre aree di Israele.
“Il codardo dittatore iraniano si nasconde nel suo bunker fortificato e spara colpi mirati contro ospedali ed edifici residenziali in Israele. Si tratta di crimini di guerra della più grave specie, e Khamenei sarà ritenuto responsabile dei suoi crimini”, aggiunge Katz.
“Un dittatore come Khamenei, che è a capo dell’Iran e ha inciso sulla sua bandiera la distruzione di Israele, non può continuare a esistere”. Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz che ha definito la Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, “il moderno Hitler“, aggiungendo che “impedire la sua esistenza è uno degli obiettivi dell’operazione“. Lo riporta Ynet.
Oltre all’ospedale Soroka di Be’er Sheva, i missili lanciati da Teheran nel corso di un nuovo attacco su Israele hanno colpito Tel Aviv, Ramat Gan e Holon. I media israeliani riportano “danni estesi” causati dai raid. Una persona sarebbe rimasta gravemente ferita a Holon, mentre oltre una ventina sarebbero leggermente ferite, riferiscono i servizi medici di emergenza dello Stato ebraico.
Israele ha attaccato il reattore iraniano ad acqua pesante di Arak, come riportato dalla televisione di Stato iraniana, per la quale, in ogni caso, non ci sarebbe “alcun pericolo di fuoriuscita di radiazioni“. L’impianto era già stato evacuato prima dell’attacco, preannunciato su ‘X’ dall’Idf, che aveva anche invitato la popolazione a fuggire dalla zona.