IN AGGIORNAMENTO – Le forze di difesa aerea iraniane sono state attivate sopra la capitale Teheran, dopo che alcune esplosioni sono state udite nella parte orientale della città, nell’ambito della guerra Israele-Iran. Lo riporta la Cnn, citando l’agenzia di stampa statale iraniana Fars.
“L’Iran avrebbe dovuto firmare l’accordo’ che gli avevo detto di firmare. Che vergogna, che spreco di vite umane. In poche parole, l’Iran non può avere un’arma nucleare. L’ho ripetuto più e più volte! Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran!”. Lo scrive in un post su Truth Donald Trump, impegnato nei lavori del G7 in Canada.
Intanto il portavoce del Pentagono, Sean Parnell, ha smentito le voci circolate sui social media secondo cui i caccia statunitensi avrebbero preso parte ad attacchi contro l’Iran. “Non è vero”, ha scritto in risposta a un post contenente le stesse affermazioni, poi rimosso.
Le voci – che anche un portavoce della Casa Bianca ha definito “fake news” – hanno iniziato a circolare online dopo l’abbandono anticipato del presidente Donald Trump dalla riunione del G7 in Canada per occuparsi della situazione in Medio Oriente.
L’ayatollah Ali Khamenei ha delegato una parte importante dei suoi poteri al Consiglio Supremo del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione. Lo riferisce Iran International secondo cui la decisione potrebbe essere una misura preventiva per assicurare che, in caso di morte di Khamenei, la gestione della guerra non venga interrotta.
Teheran afferma che saranno presto lanciate azioni punitive contro Israele. “Le operazioni svolte finora sono state un avvertimento per la deterrenza. L’operazione punitiva sarà eseguita a breve“. Lo ha dichiarato Abdolrahim Mousavi, capo di stato maggiore delle Forze armate iraniane, all’emittente Press Tv, citata da Al Jazeera.
Intanto il capo della Casa Bianca si sta muovendo anche su altri fronti. Il Pentagono sta ridisegnando il comando militare responsabile della difesa del territorio nazionale degli Stati Uniti per includere la Groenlandia. Dalla sua rielezione, il presidente Trump ha ripetutamente affermato che gli Usa dovrebbero controllare il territorio, attualmente una parte semi-autonoma della Danimarca.
“Tale cambiamento rafforzerà la capacità della Forza Congiunta di difendere il territorio nazionale degli Stati Uniti, contribuendo a una difesa più solida dell’emisfero occidentale e approfondendo i rapporti con gli alleati e i partner artici”, ha scritto in una dichiarazione il portavoce capo del Pentagono. La modifica trasferirà la responsabilità della Groenlandia dal Comando Europeo degli Stati Uniti al Comando Settentrionale degli Stati Uniti. Nella dichiarazione, il Pentagono ha presentato la revisione come parte di un più ampio riesame dello Unified Command Plan, il piano che suddivide il mondo in unità militari distinte e definisce ruoli e responsabilità dei comandi combattenti statunitensi.
Il presidente Donald Trump si riunirà a breve con il suo team per la sicurezza nazionale nella Situation Room della Casa Bianca per prendere decisioni sulla politica degli Stati Uniti riguardo alla guerra tra Israele e Iran. Lo riferiscono tre funzionari statunitensi ad Axios, secondo cui Trump sta seriamente considerando l’ipotesi di entrare in guerra e lanciare un attacco statunitense contro le strutture nucleari iraniane, in particolare contro l’impianto sotterraneo di arricchimento dell’uranio a Fordow.
“Sappiamo esattamente dove si nasconde il cosiddetto ‘Leader Supremo’. È un bersaglio facile, ma lì è al sicuro. Non lo elimineremo (uccideremo), almeno non per ora”. Lo ha scritto su Truth il presidente americano, Donald Trump.
“Non vogliamo che vengano lanciati missili contro civili o soldati americani. La nostra pazienza sta finendo. Resa incondizionata“. Lo ha scritto su Truth il presidente americano, Donald Trump.
“Ora abbiamo il controllo completo e totale dei cieli sopra l’Iran“. Lo ha scritto su Truth il presidente americano, Donald Trump. “L’Iran disponeva di ottimi sistemi di tracciamento satellitare e di altre attrezzature difensive, in gran quantità, ma non sono paragonabili a quelle progettate, concepite e prodotte negli Stati Uniti. Nessuno lo fa meglio dei cari vecchi Usa”, ha aggiunto.
Donald Trump potrebbe decidere che sono necessarie “ulteriori azioni” per fermare l’arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran. “La decisione spetta in ultima istanza al presidente”. Lo ha scritto su X il vicepresidente degli Stati Uniti, J.D Vance secondo cui Trump negli ultimi dieci anni “è stato incredibilmente coerente nell’affermare che l’Iran non può avere armi nucleari”. Inoltre, ha proseguito, “negli ultimi mesi ha incoraggiato il suo team di politica estera a raggiungere un accordo con gli iraniani per raggiungere questo obiettivo. E ha ripetuto più volte che ciò avverrà in uno dei due modi: il modo facile o l’altro modo”.
In secondo luogo – ha detto ancora Vance – “ho notato molta confusione sulla questione dell’ ‘energia nucleare civile’ e dell’ ‘arricchimento dell’uranio’. “Si tratta di questioni distinte”, ha dichiarato spiegando che l’Iran “potrebbe avere energia nucleare civile senza arricchimento, ma ha rifiutato questa opzione”.
“Nel frattempo, ha arricchito l’uranio ben oltre il livello necessario per qualsiasi scopo civile. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), che non è certamente un’organizzazione di destra, ha riscontrato violazioni degli obblighi di non proliferazione dell’Iran”, ha fatto notare. “Una cosa è volere l’energia nucleare civile. Un’altra è esigere sofisticate capacità di arricchimento. E un’altra ancora è aggrapparsi all’arricchimento violando contemporaneamente gli obblighi fondamentali di non proliferazione e arricchendo fino al punto di ottenere uranio per uso militare”, ha argomentato sottolineando di non aver ancora visto “un solo argomento valido che spieghi perché l’Iran avesse bisogno di arricchire l’uranio ben al di sopra della soglia per uso civile”.
Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, ha espresso il suo rispetto per l’attacco di Israele all’Iran, considerandolo un servizio reso ai suoi alleati occidentali. “Questo è il lavoro sporco che Israele sta facendo per tutti noi“, ha detto Merz in un’intervista alla Zdf a margine del G7 in Canada, sottolineando che anche la Germania è colpita dal regime di Teheran. La leadership di Teheran “ha portato morte e distruzione nel mondo con attacchi, omicidi e stragi, con Hezbollah e Hamas”, ha affermato il cancelliere, secondo cui l’attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023 “non sarebbe mai stato possibile senza il regime di Teheran”.
“Posso solo dire che nutro il massimo rispetto per il fatto che l’esercito e il governo israeliani abbiano avuto il coraggio di fare ciò”, ha continuato Merz, evidenziando che “altrimenti avremmo potuto assistere al terrore di questo regime per mesi e anni, e poi magari con un’arma nucleare in mano”.
Media iraniani riportano di esplosioni nell’area di Isfahan “la difesa antiaerea è stata attivata per contrastare gli obiettivi ostili”, riporta l’agenzia Mehr.
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha dichiarato di ritenere che gli attacchi aerei israeliani sul sito di arricchimento di Natanz in Iran abbiano avuto “un impatto diretto” sulle sale sotterranee delle centrifughe dell’impianto. È la prima volta che l’agenzia delle Nazioni Unite che vigila sul nucleare valuta i danni causati dagli attacchi nelle parti sotterranee di Natanz, che è il principale impianto di arricchimento del programma nucleare iraniano.
“Sulla base di un’analisi continua delle immagini satellitari ad alta risoluzione raccolte dopo gli attacchi di venerdì, l’Aiea ha identificato ulteriori elementi che indicano un impatto diretto sulle sale sotterranee di arricchimento a Natanz”, ha affermato l’agenzia. Una sala di arricchimento in superficie era già stata distrutta, così come le apparecchiature elettriche che alimentavano l’impianto.
Le sirene d’allarme risuonano nel centro di Israele in seguito al lancio di missili balistici dall’Iran. Lo riporta il Times of Israel. Ai civili che si trovano nelle zone in cui risuonano le sirene viene ordinato di entrare nei rifugi antiaerei e di rimanervi fino a nuovo avviso. L’Idf aveva dato l’allarme circa cinque minuti prima che suonassero le sirene.
Gli attacchi israeliani in Iran hanno ucciso oltre 450 persone. È quanto riferisce l’organizzazione Human Rights Activists, un gruppo per i diritti umani con sede a Washington, citato dalla BBC. Per la precisione le vittime sarebbero 452 e i feriti 646. Le autorità iraniane non hanno fornito stime ufficiali complessive. I civili uccisi sarebbero 224.
Il Cremlino osserva da parte di Israele “una certa riluttanza a rivolgersi a qualsiasi servizio di mediazione e, in generale, a intraprendere la strada pacifica della risoluzione” del conflitto con l’Iran. Lo ha affermato il portavoce Dmitry Peskov. Lo riporta Ria Novosti.
“Quando si tratta del coinvolgimento degli Stati Uniti, allora trascinerà sicuramente la regione in un conflitto più ampio, e questo non è nell’interesse di nessuno, e dalla mia chiamata con il Segretario di Stato, Marco Rubio, ha sottolineato che non è nel loro interesse essere coinvolti in questo conflitto. Lo dice l’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, nella conferenza stampa al termine della riunione straordinaria dei ministri degli Esteri Ue in videoconferenza.
“Gli Stati Uniti parleranno da soli quando si tratterà delle loro azioni. Abbiamo discusso con l’Iran sul programma nucleare. È chiaro che tutti concordano sul fatto che l’Iran non possa avere una bomba nucleare e che questo sia il nostro obiettivo finale. Ma ovviamente, c’è una differenza nel capire se il nucleare sia totalmente fuori questione, anche per scopi pacifici o civili, cosa che l’Iran non sta accettando al momento”, aggiunge.
“I palestinesi, come tutti i popoli, meritano il diritto alla libertà, alla sovranità e a essere uno Stato. Ciò che sta accadendo oggi a Gaza sfida il diritto internazionale, gli standard morali e i nostri valori comuni. E stiamo assistendo a una trasgressione dopo l’altra in Cisgiordania, con la situazione che peggiora di giorno in giorno”. Lo dice il re di Giordania Abdullah II nel suo discorso alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.
“Quest’anno – sottolinea – sarà probabilmente un momento di decisioni cruciali per tutto il mondo. La leadership dell’Europa sarà fondamentale nella scelta della strada giusta. E potete contare sulla Giordania come vostro fedele partner. Ci sono due aree essenziali su cui agire. In primo luogo, il sostegno allo sviluppo, perché un Medio Oriente fiorente crea opportunità a vantaggio di tutti. Ma, come abbiamo visto più volte, questa realtà è reciproca”.
“Quando la speranza diminuisce, le conseguenze si riversano oltre i confini. In secondo luogo, un’azione forte e coordinata per garantire la sicurezza globale. La nostra sicurezza reciproca non sarà garantita finché la nostra comunità globale non agirà, non solo per porre fine alla guerra triennale in Ucraina, ma anche al focolaio più lungo e distruttivo del mondo, il conflitto palestinese-israeliano durato ottant’anni”.
Il presidente Usa, Donald Trump, parlando con i giornalisti a bordo dell’Air Force One durante il volo di ritorno a Washington dal G7 in Canada, ha detto di non essere pronto a rinunciare ai colloqui diplomatici e che potrebbe inviare il vice presidente JD Vance e l’inviato speciale Steve Witkoff a incontrare gli iraniani. “Potrei farlo”, ha detto. “Dipende da cosa succederà quando tornerò”, ha aggiunto. Trump ha ribadito che “l’Iran non può avere un’arma nucleare, è molto semplice”.
L’intelligence Usa ritiene che, prima che Israele lanciasse il suo massiccio attacco contro l’Iran venerdì, Teheran non stesse perseguendo attivamente la costruzione di un’arma nucleare. Lo riporta la Cnn, citando 4 persone a conoscenza della valutazione. L’emittente aggiunge che, sempre secondo l’intelligence Usa, l’Iran era a 3 anni di distanza dalla possibilità di produrne una e lanciarla su un obiettivo di sua scelta.
Ora, dopo giorni di attacchi aerei israeliani, secondo una fonte Usa citata sempre dalla Cnn i funzionari dell’intelligence statunitense ritengono che Israele possa aver ritardato il programma nucleare iraniano solo di qualche mese. Anche se Israele ha causato danni significativi all’impianto iraniano di Natanz, il sito di arricchimento fortemente fortificato di Fordo è rimasto praticamente intatto e, secondo gli esperti di difesa, Israele non ha la capacità di danneggiare Fordo senza armi specifiche e supporto aereo Usa, sottolinea la Cnn.
La Cina accusa il presidente Usa, Donald Trump, di gettare benzina sul fuoco nell’ambito della guerra fra Israele e Iran. Alla richiesta di commentare il sostegno unilaterale degli Stati Uniti a Israele dopo che Trump ha scritto su Truth che tutti evacuare Teheran e che l’Iran avrebbe dovuto firmare l’accordo sul nucleare, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha affermato che gettare benzina sul fuoco non farà altro che intensificare e ampliare i conflitti.
“Gettare benzina sul fuoco, minacciare ed esercitare pressioni non contribuirà ad alleggerire la situazione, ma intensificherà solo le contraddizioni e amplierà il conflitto”, ha osservato il portavoce, secondo quanto riporta il Global Times, sottolineando che l’escalation non è nell’interesse di nessuna delle parti. Pechino, ha aggiunto Guo, invita le parti interessate, e in particolare i Paesi che esercitano una particolare influenza su Israele, ad assumersi le proprie responsabilità, ad agire immediatamente per allentare le tensioni e impedire che il conflitto si espanda ulteriormente.
Almeno 45 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia di Gaza mentre erano in attesa dell’arrivo di camion Onu e commerciali che trasportavano aiuti alimentari di prima necessità. Lo riferiscono il ministero della Salute di Gaza e un ospedale locale, senza chiarire al momento le circostanze delle uccisioni. I palestinesi hanno riferito che, da quando il mese scorso è cambiato il sistema degli aiuti e sono stati aperti i centri per la distribuzione, le forze israeliane hanno ripetutamente aperto il fuoco sulla folla in attesa di generi alimentari.
I funzionari sanitari locali affermano che decine di persone sono state uccise e centinaia ferite. In tutti questi casi, l’esercito israeliano ha ammesso di aver sparato ma ha detto che si è trattato di colpi di avvertimento contro persone che, secondo loro, si erano avvicinate ai soldati in modo sospetto.
L’esercito israeliano (Idf) ha annunciato di avere ucciso il generale iraniano Ali Shadmani, che era stato nominato venerdì a capo del quartier generale centrale di Khatam al-Anbiya, cioè il comando unificato delle forze armate iraniane che si occupa del coordinamento delle operazioni militari congiunte. Shadmani era un generale della Guardia rivoluzionaria. L’Iran non ha immediatamente confermato la morte di Shadmani.
La città di Herzliya, vicina a Tel Aviv, è stata colpita nell’ambito dell’ultima ondata di missili lanciata poco fa dall’Iran contro Israele. Lo riportano i media israeliani. Secondo Ynet, la zona colpita sarebbe un parcheggio. Poco prima forti esplosioni erano state udite nell’area di Tel Aviv. L’eco delle esplosioni si è sentita anche a Gerusalemme, anche qui non sono scattate le sirene, scrive il Times of Israel. I lanci missilistici dall’Iran sono giunti dopo che l’esercito israeliano (Idf) ha riferito di avere rilevato missili balistici in arrivo e ha avvertito i residenti di stare vicino ai rifugi.
Sono tre i morti nell’attacco israeliano alla tv di stato iraniana IRIB. Lo ha riferito la stessa emittente sul suo canale Telegram. Tra loro anche il caporedattore Nima Rajabpour.
“Nella notte, l’IAF ha completato diversi attacchi su vasta scala contro obiettivi militari del regime iraniano nell’Iran occidentale”. Lo riferiscono le Forze di Difesa Israeliane su Telegram. “Durante gli attacchi, sono state colpite decine di infrastrutture di lancio e stoccaggio di missili terra-terra – prosegue l’Idf -. Inoltre, sono stati colpiti lanciatori di missili terra-aria e siti di stoccaggio di droni nell’Iran occidentale”.
“Il Presidente Trump ha trascorso una splendida giornata al G7, firmando anche un importante accordo commerciale con il Regno Unito e il Primo Ministro Keir Starmer. Molto è stato fatto, ma a causa di quanto sta accadendo in Medio Oriente, il Presidente Trump lascerà stasera dopo una cena con i Capi di Stato“. Lo scrive su X la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
Donald Trump ha ordinato al suo team di tentare un incontro con i rappresentanti iraniani il più rapidamente possibile. Lo riferisce la Cnn, citando una fonte vicina alla questione e un funzionario statunitense. Il presidente Usa, riferisce l’emittente, sta lavorando con urgenza per determinare se Teheran intenda seriamente usare la diplomazia per risolvere il conflitto con Israele.
“Imporre con la forza” un cambio di regime in Iran sarebbe un “errore strategico”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, parlando a margine del G7 di Kananaskis.