“Non vorrei usare parole sconvenienti, altrimenti dicono che sono il presidente del Senato e non posso dire tutto quello che penso. Però è come quando le forze di polizia in certi film, per provare ad esempio a catturare un falsario, si facevano aiutare da un falsario. Nel senso che lui di invasioni se ne intende e, quindi, può anche essere utile nel tentare di trovare una soluzione a una guerra come questa che vuole evitare – perché credo che sia questo il motivo dell’attacco di Israele – preventivamente un danno grave per Israele”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a margine della presentazione del libro ‘Trump: La rivincita’, scritto da Gennaro Sangiuliano, a Milano, rispondendo alla domanda su un eventuale ruolo di mediatore di Vladimir Putin nella guerra fra Israele e Iran. Io ho sempre detto che per trovare una linea definitiva di pace in Medioriente, e con i palestinesi e con l’Iran stesso, bisogna prima di tutto trovare un punto fermo. Il punto fermo deve essere l’accettazione reciproca dell’esistenza di questi Stati. Israele deve riconoscere che ci vuole uno Stato palestinese; i palestinesi e l’Iran, e non solo loro, devono riconoscere il diritto all’esistenza di Israele. Fintanto che qualcuno dice ‘tu non devi esistere, il mio desiderio è che tu scompaia’, è difficile aspettarsi da Israele comportamenti diversi da quelli che sta mettendo in atto”, ha concluso.