Ancora attacchi incrociati tra Israele e Iran nella notte, con diverse vittime. Alcuni lanciamissili sono stati identificati e colpiti in Iran. Nell’ultima ora, l’IAF ha completato un’ulteriore serie di attacchi contro siti di stoccaggio e infrastrutture di lancio missilistico nell’Iran occidentale. A darne notizia sono le Forze di Difesa Israeliane.
E’ di otto morti e circa 200 feriti l’ultimo bilancio degli attacchi missilistici iraniani contro il centro di Israele e Gerusalemme. Lo si legge sui media israeliani. Nelle ultime ore, sette droni lanciati verso il territorio israeliano sono stati intercettati dall’IAF e dalla Marina israeliana. A darne notizia sono le Forze di Difesa Israeliane.
IN AGGIORNAMENTO
Teheran conferma morte capo intelligence Pasdaran
L’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha confermato che il capo del dipartimento di intelligence delle Guardie Rivoluzionarie, Mohammad Kazemi, e altri due ufficiali sono stati uccisi a Teheran.
Media: Khamenei si trova in un bunker con la famiglia
Iran International, citando due fonti informate, afferma che la Guida Suprema, Ali Khamenei, “è stato trasferito in un bunker sotterraneo a Levizan, a nord-est di Teheran, poche ore dopo l’inizio degli attacchi israeliani su Teheran venerdì mattina”. Secondo il rapporto, tutti i familiari di Khamenei, incluso il figlio Mojtaba, sarebbero con lui.
Von der Leyen sente Netanyahu: “Urgente bisogno di soluzione negoziata”
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha avuto un colloquio con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ribadendo la preoccupazione per la situazione in Medioriente, sollecitando una “soluzione negoziata” alla crisi con l’Iran e ribadendo l’appello per gli aiuti umanitari a Gaza. “Stiamo seguendo gli sviluppi in Medio Oriente con profonda preoccupazione. Ho ribadito il nostro impegno per la pace, la stabilità e gli sforzi diplomatici che portino a una de-escalation. In questo contesto, ho sottolineato che Israele ha il diritto di difendersi. L’Iran è la principale fonte di instabilità regionale”, scrive von der Leyen su X. “L’Europa è sempre stata chiara: l’Iran non potrà mai acquisire un’arma nucleare. È urgente trovare una soluzione negoziata“, sottolinea. Von der Leyen su X ribadisce le “forti preoccupazioni per i programmi nucleari e di missili balistici dell’Iran – gli stessi missili che colpiscono indiscriminatamente città non solo in Israele, ma anche in Ucraina“.
Teheran: “Israele ha attaccato ufficio ministero degli Esteri”
Saeed Khatibzadeh, viceministro degli Esteri iraniano, ha affermato che Israele ha attaccato uno degli edifici del Ministero degli Esteri a Teheran. Alcuni “dipendenti e civili” sarebbero rimasti feriti e sono stati trasportati in ospedale. Lo riporta l’agenzia Tasnim.
Forze armate Israele: “Popolazione può uscire dai rifugi”
Dopo i raid effettuati dall’Iran questa sera, le forze armate israeliane affermano che la popolazione può uscire dai rifugi in tutto il Paese. Lo riferisce Ynet.
Idf emette pre-allerta per lancio missili da Teheran
Il Comando del Fronte Interno dell’Idf ha avvertito che nei prossimi minuti si prevede che l’allarme risuonerà in tutto il Paese a causa del lancio di missili provenienti dall’Iran. Lo riporta Ynet.
Idf annuncia nuova ondata di attacchi contro basi missilistiche
Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver lanciato un’ondata di attacchi aerei contro decine di obiettivi missilistici balistici nell’Iran occidentale. Lo riportano i media dello Stato ebraico.
Netanyahu smentisce indiscrezioni su veto Trump a uccisione Khamenei
In un’intervista a Fox News il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito le indiscrezioni di stampa secondo cui Donald Trump avrebbe posto il veto all’uccisione della Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei. “Ci sono così tante notizie false su colloqui mai avvenuti che non intendo approfondire l’argomento”, ha dichiarato Netanyahu.
Netanyahu conferma uccisione capo intelligence Pasdaran e suo vice
Nel corso di un’intervista a Fox News Benjamin Netanyahu ha confermato che Israele ha “eliminato” il capo dell’intelligence delle Guardie Rivoluzionarie e il suo vice a Teheran. Lo riporta Ynet. In precedenza Iran International aveva rivelato che i due, Mohammad Kazemi e Hassan Mohaqeq, si trovavano “sotto le macerie” della sede della loro organizzazione nella capitale iraniana.
Erdogan: “Serve un’azione urgente per prevenire il disastro”
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha sentito Donald Trump. Lo riporta Anadolu spiegando che Erdogan ha accolto “con favore” le recenti dichiarazioni di Trump sulla fine del conflitto tra Israele e Iran, sottolineando “la necessità di un’azione urgente per prevenire un disastro che potrebbe aggravarsi nella regione”.
Trump: “Noi non coinvolti, ma possibile che lo saremo”
Nel corso di un’intervista all’Abc il presidente americano, Donald Trump, ha confermato che al momento gli Stati Uniti “non sono coinvolti” nel conflitto fra Israele e Iran. “È possibile che lo saremo, ma al momento non lo siamo”, ha detto il presidente. “L’Iran e Israele dovrebbero raggiungere un accordo, e lo faranno, proprio come ho portato l’India e il Pakistan a farlo”. Lo scrive il presidente Usa, Donald Trump, in un post sul suo social Truth, aggiungendo che “presto avremo la pace fra Israele e l’Iran”. “Sono in corso molte telefonate e incontri. Faccio molto e non ricevo mai riconoscimenti per niente, ma va bene così, le persone capiscono”, ha aggiunto Trump, concludendo il suo post con ‘Make the Middle East Great Again’, cioè ‘Renderemo il Medioriente di nuovo grande’, tutto in maiuscolo.
Suonano le sirene anche a Gerusalemme
Le sirene stanno risuonando nel centro e nel nord di Israele per l’arrivo di missili balistici dall’Iran. Lo riporta il Times of Israel, precisando che le sirene suonano anche a Gerusalemme. Ai civili sono state date istruzioni di rimanere nei rifugi antiaerei fino a nuovo avviso. L’Idf ha fatto sapere che è al lavoro per abbattere i missili.
Nuove esplosioni a Teheran
Esplosioni si sono udite nuovamente a Teheran stamattina, intorno a mezzogiorno ora locale. Precedentemente l’Iran aveva fatto sapere che Israele aveva colpito 2 raffinerie di petrolio, aumentando la possibilità di un attacco più ampio contro l’industria energetica iraniana, già sottoposta a sanzioni, che potrebbe avere ripercussioni sui mercati globali: il ministro degli Esteri, Abbas Araghchi, ha riferito che Israele ha preso di mira una raffineria di petrolio vicino a Teheran e un’altra nella provincia di Bushehr, sul Golfo Persico, aggiungendo che anche l’Iran ha preso di mira siti “economici” in Israele, senza fornire ulteriori dettagli. Qualche ora fa l’esercito israeliano (Idf) aveva avvertito gli iraniani di allontanarsi immediatamente dalle “fabbriche di produzione di armi”, il che segnalava probabili nuovi attacchi imminenti.
Idf: “Colpito quartier generale programma nucleare in Iran”
L’esercito israeliano (Idf) ha riferito di avere colpito nella notte circa 80 obiettivi, fra cui depositi di carburante, la sede del ministero della Difesa iraniano e il “quartier generale del programma nucleare” a Teheran, nonché altri obiettivi legati al programma nucleare iraniano. Lo riporta il Times of Israel.
Ita e Lufthansa sospendono i voli per Tel Aviv
“Alla luce delle circostanze attuali, le compagnie del Gruppo Lufthansa hanno deciso di sospendere i voli da e per Tel Aviv fino al 31 luglio. ITA Airways estenderà la sospensione dei voli da Tel Aviv fino al 31 luglio, compresi i voli AZ809 e AZ815 previsti per il 1° agosto”. Così Ita Airways in una nota sul proprio sito.
“Ci rammarichiamo per i disagi dei nostri ospiti e continuiamo a monitorare costantemente la situazione. La sicurezza dei nostri passeggeri, degli equipaggi e del personale di terra è la nostra massima priorità. Vi preghiamo di verificare lo stato del volo nella sezione Info Voli del nostro sito web prima di recarvi in aeroporto”, conclude Ita.
Provando a prenotare un volo per Tel Aviv, sul sito Lufthansa si legge: “La sicurezza ha la massima priorità per il Gruppo Lufthansa. A causa dell’attuale situazione in Medio Oriente e dopo un’intensa analisi della situazione, il Gruppo Lufthansa ha deciso di sospendere i voli regolari da e per Tel Aviv e Beirut fino a nuovo avviso. Ci dispiace dover prendere questa decisione. Il Gruppo Lufthansa continua a monitorare intensamente la situazione della sicurezza ed è in stretto contatto con le autorità”.
Iran: “Abbiamo diritto al nucleare per uso civile”
“Avremmo dovuto tenere oggi a Muscat il prossimo ciclo di negoziati” sul nucleare, “siamo fiduciosi nella natura pacifica del nostro programma nucleare” e “se l’obiettivo dell’accordo è privare l’Iran dei suoi diritti nucleari, è naturale che non siamo pronti per un accordo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri dell’Iran, Abbas Araghchi, parlando davanti ai diplomatici a Teheran, come riporta l’agenzia di stampa iraniana Tasnim. “Abbiamo tenuto 5 round di negoziati e avremmo dovuto presentare il nostro piano nel sesto round. La parte americana ci ha presentato alcune proposte che per noi erano inaccettabili. Volevamo presentare un altro piano e crediamo che il nostro approccio potrebbe aprire la strada a un accordo”, ha proseguito, sottolineando che “Israele non vuole negoziati e l’aggressione contro l’Iran nel bel mezzo dei negoziati dimostra l’opposizione del regime israeliano a qualsiasi negoziato“.
Media: Israele non esclude anche Khamenei come obiettivo
Per Israele non è esclusa nemmeno la Guida suprema dell’Iran, l’ayatollah Ali Khamenei, nell’ambito degli attacchi in corso contro la Repubblica islamica. Lo riporta in esclusiva il Wall Street Journal (Wsj), citando un funzionario israeliano secondo il quale appunto Khamenei “non è off limits” nei raid. Le dichiarazioni, sottolinea il giornale, forniscono un’ulteriore indicazione del fatto che gli attacchi israeliani non mirano solo al programma nucleare iraniano, ma anche a indebolire il regime dal punto di vista politico e militare. Secondo il funzionario citato dal Wsj, Israele non esclude nessun potenziale obiettivo per distruggere il programma nucleare, compreso Khamenei.
Iran: “Se Israele si ferma ci fermiamo anche noi”
Se gli attacchi di Israele contro l’Iran cesseranno, “anche le nostre risposte si fermeranno”. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, parlando davanti ai diplomatici a Teheran, nella sua prima apparizione pubblica dall’inizio degli attacchi israeliani venerdì. “Se l’aggressione si ferma, anche le nostre risposte si fermeranno, ha affermato Araghchi. Al momento non ci sono reazioni da parte di Israele. L’apparizione di Araghchi è avvenuta nel giorno in cui era inizialmente previsto un nuovo round di negoziati fra Teheran e Stati Uniti in Oman sul programma nucleare di Teheran. I negoziati sono saltati a causa dell’attacco sferrato da Israele nella notte fra giovedì e venerdì.
L’esercito israeliano (Idf) ha avvertito gli iraniani di allontanarsi immediatamente dalle “fabbriche di produzione di armi”, il che segnala probabili nuovi attacchi imminenti. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce dell’Idf, ha pubblicato l’avvertimento su X in farsi. In passato Adraee aveva già segnalato altri avvertimenti di evacuazione per la Striscia di Gaza, in Libano e nello Yemen prima di attacchi nel contesto della guerra fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. Il suo avvertimento è giunto subito dopo che il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, aveva segnalato che Teheran fermerebbe i suoi attacchi contro Israele se Israele fermasse i suoi attacchi.
Anche gli houthi dello Yemen lanciano missili su Israele
I ribelli Houthi dello Yemen hanno rivendicato il lancio di 2 missili balistici su Israele nelle ultime 24 ore in coordinamento con l’Iran, dicendo di avere preso di mira “obiettivi sensibili nemici israeliani” nell’area di Tel Aviv. Il Times of Israel riporta che, nonostante questa rivendicazione, fonti militari israeliane hanno confermato alla testata che l’Idf non è a conoscenza di alcun lancio di missili balistici dallo Yemen nelle ultime 24 ore.
Trump: “Se Iran attacca gli Usa risponderemo come mai visto prima”
“Se venissimo attaccati in qualsiasi modo dall’Iran, tutta la forza e la potenza delle Forze Armate statunitensi si abbatterebbero su di noi a livelli mai visti prima”. Lo scrive il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sul social Truth. Il presidente americano ha anche sottolineato che “gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con l’attacco all’Iran di stasera”. “Possiamo facilmente raggiungere un accordo tra Iran e Israele e porre fine a questo sanguinoso conflitto!!!”.
Crosetto: “Israele teme l’uso dell’atomica da parte dell’Iran”
“La corsa dell’Iran verso l’arricchimento dell’uranio e la costruzione della bomba atomica, era ed è inaccettabile per Israele. Perché l’Iran ha ribadito, più volte, che il suo scopo è distruggere non Israele – che non chiama nemmeno Stato di Israele, ma ‘entità sionista’ – ma ogni presenza israeliana nella regione. Il giorno in cui l’Iran avesse la bomba atomica, non perderebbe un’ora: la userebbe senza esitazione. Israele lo sa, lo ha sempre saputo, ed è la sua principale preoccupazione. Per questo non era difficile prevedere che prima o poi sarebbe partito un attacco rilevante”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una intervista al Corriere della Sera.
“A ora non ci sono segnali concreti di imminente impiego di armi nucleari da parte di Israele che invece vuole neutralizzare questi armamenti – ha detto Crosetto -. Ma, come in ogni conflitto, e in questo caso ancora di più, è fondamentale agire con assoluta prudenza. E’ nostro dovere lavorare affinché la tensione si abbassi il prima possibile e si trovi una forma di nuova convivenza tra Israele e Iran. Altrimenti, il rischio di escalation è molto più grave rispetto ad altri scenari globali”.
Colpito un edificio a Tel Aviv