Ucraina, protezione Ue per i rifugiati fino al 2027: “Prepararsi alla transizione”

Ucraina, protezione Ue per i rifugiati fino al 2027: “Prepararsi alla transizione”
Ukranian refugees arrive at the Medyka border crossing, in Medyka, Poland, Saturday, Feb. 26, 2022. The U.N. refugee agency says nearly 120,000 people have so far fled Ukraine into neighboring countries in the wake of the Russian invasion. (AP Photo/Visar Kryeziu)

La Commissione sostiene l’istituzione di Unity Hub, ovvero centri di informazione polivalenti sia per l’integrazione che per i rimpatri

Oggi la Commissione europea definisce un percorso europeo comune per il futuro dei rifugiati ucraini nell’Ue. Con la Russia che continua i suoi attacchi illegali e la situazione in Ucraina che rimane instabile, la Commissione propone di prorogare la protezione temporanea per le persone in fuga dall’aggressione di Mosca contro Kiev di un ulteriore anno, fino al 4 marzo 2027. Ciò garantirà certezza del diritto a coloro che beneficiano della protezione temporanea e agli Stati membri, garantendo che gli stessi standard di protezione continuino ad applicarsi in tutta l’Ue.

Inoltre, rassicurerà gli sfollati ucraini sul fatto che presentare domanda di protezione internazionale non è necessario né obbligatorio. Per offrire una prospettiva più stabile e duratura, la Commissione propone inoltre agli Stati membri di prepararsi a una transizione coordinata per uscire dalla protezione temporanea mediante una raccomandazione del Consiglio. Le misure proposte rispondono alle esigenze di coloro che risiedono nell’Ue e alla necessità dell’Ucraina di ricostruire il paese, anche sostenendo rimpatri e reinserimenti sicuri, volontari e dignitosi.

“Dal 2022 forniamo protezione a coloro che fuggono dalla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina e continuiamo a farlo. E insieme all’Ucraina apriamo la strada affinché le persone possano tornare e ricostruire le loro case una volta che la situazione sarà sicura”, afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, commentando il pacchetto sui rifugiati ucraini.

Promuovere e agevolare la transizione

La raccomandazione del Consiglio include le seguenti misure. Promuovere e agevolare la transizione verso altri status giuridici: molti di coloro che beneficiano di protezione temporanea si sono integrati nelle società ospitanti imparando la lingua, trovando un impiego o proseguendo gli studi. Dovrebbero avere la possibilità di passare a status giuridici nazionali o dell’Ue che meglio riflettano la loro nuova situazione. Potrebbe trattarsi di permessi di soggiorno per lavoro, istruzione, ricerca o di uno status nazionale di soggiornante di lungo periodo.

Aprire la strada a un rimpatrio graduale e a una reintegrazione sostenibile in Ucraina, tenendo conto delle esigenze e delle capacità dell’Ucraina: consentire visite esplorative in Ucraina potrebbe aiutare coloro che stanno valutando un ritorno in patria a prendere decisioni informate. Gli Stati membri dovrebbero inoltre istituire programmi di rimpatrio volontario, in stretto coordinamento con le autorità ucraine, per consentire un rientro graduale al termine della protezione temporanea. Migliori informazioni sulle opzioni disponibili: la Commissione sostiene l’istituzione di Unity Hub negli Stati membri, in collaborazione con le autorità ucraine.

Gli Unity Hub

Gli Unity Hub fungeranno da centri di informazione polivalenti sia per l’integrazione degli sfollati nelle società ospitanti, sia per i rimpatri in Ucraina. Potranno essere finanziati con i fondi della Commissione nell’ambito del Fondo asilo, migrazione e integrazione (AMIF). Per supportare gli Stati membri, la Commissione nominerà anche un Inviato speciale per gli ucraini nell’Ue. Coordinamento e scambio di informazioni tra gli Stati membri e l’Ucraina: lo scambio di informazioni tra gli Stati membri dovrebbe proseguire attraverso la Piattaforma di solidarietà e aggiornando tempestivamente i dati nella Piattaforma di registrazione della protezione temporanea.

La Rete Ue per la preparazione alla migrazione e il Piano di crisi, con particolare attenzione all’Ucraina, e la Piattaforma di solidarietà Ucraina continueranno a fornire una conoscenza situazionale comune e una risposta coordinata. Spetta ora al Consiglio adottare formalmente la proposta della Commissione di prorogare la protezione temporanea di un anno e la proposta di raccomandazione del Consiglio.

Oltre 4,3 milioni di sfollati dall’inizio della guerra in Ucraina

Dall’inizio della guerra di aggressione russa contro l’Ucraina, oltre 4,3 milioni di sfollati ucraini hanno trovato sicurezza, rifugio e opportunità in tutta l’Ue. L’attivazione della direttiva sulla protezione temporanea ha definito un approccio comune dell’Ue, garantendo prevedibilità e certezza del diritto, sia agli sfollati ucraini che agli Stati membri. Ha fornito protezione immediata, evitando al contempo un ulteriore carico sui sistemi di asilo nazionali già sovraccarichi.

La protezione temporanea, attualmente in vigore fino a marzo 2026, si è quindi dimostrata una risposta efficace e proporzionata alle circostanze eccezionali, sottolinea la Commissione. Se le circostanze in Ucraina dovessero cambiare, consentendo un ritorno graduale e un reinserimento sostenibile in Ucraina, la Commissione può presentare una proposta al Consiglio per sospendere la protezione temporanea prima della data di scadenza prevista.

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