Tra i fuggiti non ci sono condannati o imputati come militanti, ha aggiunto

Oltre 100 detenuti sono evasi da una prigione di Karachi, nel sud del Pakistan, e almeno uno è rimasto ucciso in una sparatoria durante la notte, dopo che erano stati temporaneamente trasferiti dalle loro celle a seguito di alcune scosse di terremoto. Lo riferiscono le autorità locali.

Un alto funzionario di polizia, Kashif Abbasi, ha dichiarato che 216 detenuti sono fuggiti dalla prigione nella capitale della provincia del Sindh prima dell’alba. Di questi, 78 sono stati ricatturati.

Tra i fuggiti non ci sono condannati o imputati come militanti, ha aggiunto.

Una sparatoria è seguita alla fuga ed è in questo contesto che un detenuto è rimasto ucciso e 3 agenti di sicurezza sono rimasti feriti, ha proseguito Abbasi, precisando che la situazione è sotto controllo e la polizia sta conducendo raid per catturare i detenuti ancora in fuga. Il ministro dell’Interno della provincia del Sindh, Ziaul Hassan, ha dichiarato che l’evasione è avvenuta dopo che i detenuti erano stati evacuati dalle loro celle per motivi di sicurezza durante il terremoto.

Le evasioni non sono comuni in Pakistan, dove le autorità hanno rafforzato la sicurezza dal 2013, quando i talebani pakistani hanno liberato più di 200 detenuti in un attacco a una prigione nel distretto nord-occidentale di Dera Ismail Khan. Secondo quanto risulta al Centro nazionale di monitoraggio sismico, Karachi ha registrato diversi terremoti lievi e superficiali nelle ultime 24 ore, con magnitudo compresa tra 2,6 e 3,4. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata