Gaza, il ritorno dei palestinesi a Khan Younis dopo il raid di Israele

Almeno 40 morti e oltre 120 feriti. È il bilancio dell’attacco israeliano nei pressi di un centro di distribuzione di aiuti umanitari a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente Al Jazeera, citando fonti locali e sanitarie.

Il centro era stato allestito dalla Gaza Humanitarian Foundation. A peggiorare ulteriormente la situazione, un altro attacco israeliano ha colpito un secondo sito della stessa fondazione, nei pressi del Corridoio di Netzarim, nella parte centrale della Striscia. Le autorità di Gaza – controllate da Hamas – hanno duramente condannato il raid, accusando Israele di “uso sistematico e doloso degli aiuti come strumento di guerra”. L’esercito di Tel Aviv ha rilasciato una breve dichiarazione affermando di “essere attualmente all’oscuro dei feriti causati dal fuoco (militare israeliano) all’interno del sito di distribuzione degli aiuti umanitari. La questione è ancora in fase di esame“. Le vittime, secondo la Difesa Civile palestinese, sono civili di ogni età, colpiti mentre si dirigevano verso i punti di distribuzione alimentare a ovest di Rafah, dove migliaia di persone si erano radunate nella speranza di ricevere aiuti salvavita.