Il primo ministro di Israele Netanyahu: "Abbiamo eliminato Mohammed Sinwar"

Hamas ha rilasciato una dichiarazione ufficiale affermando che “gli ultimi sforzi per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza includono il raggiungimento di un accordo con l’inviato statunitense Steve Witkoff su un quadro di principio per raggiungere un cessate il fuoco permanente”. È quanto riporta Ynet. Hamas ha precisato che l’accordo prevede “un ritiro completo dalla Striscia, un flusso di aiuti umanitari a Gaza e il trasferimento dell’amministrazione della Striscia a un comitato tecnico dopo l’annuncio dell’accordo”. 

Prosegue l’emergenza umanitaria a Gaza dopo i gravi disordini e le violenze di ieri, martedì, in un centro di distribuzione di aiuti a Rafah, nel sud della Striscia. Mentre si attendono i progressi, annunciati negli scorsi giorni, per un accordo sul cessate il fuoco tra Israele e Hamas, annunciati negli scorsi giorni, l’Unicef lancia l’allarme: più di 50mila bambini sono rimasti uccisi o feriti nella regione dall’inizio del conflitto. Intanto il primo ministro d’Israele Benjamin Netanyahu ha affermato, in un discorso alla Knesset, che Israele ha eliminato il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Mohammed Sinwar, fratello minore di Yahya Sinwar. IN AGGIORNAMENTO

Netanyahu: “Abbiamo eliminato Mohammed Sinwar”

Il primo ministro d’Israele Benjamin Netanyahu ha affermato, in un discorso alla Knesset, che Israele ha eliminato il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Mohammed Sinwar, fratello minore di Yahya Sinwar. Lo riporta Ynet. Netanyahu ha poi attaccato i membri dell’opposizione e ha detto: “Avete parlato di zero successi. Vivete sulla Terra o su un altro pianeta? Vorrei dirvi quello che molti israeliani sanno: nelle guerre israeliane non ci sono mai stati così tanti successi su così tanti fronti”. 

Autorità Gaza: “Morti da inizio guerra superano i 54mila”

Secondo l’ultimo aggiornamento del ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, gli attacchi militari israeliani dall’inizio della guerra nella Striscia hanno ucciso almeno 54.084 palestinesi e ne hanno feriti altri 123.308. Il ministero ha aggiunto che nelle ultime 24 ore sono arrivati negli ospedali di Gaza 28 morti e 179 feriti. Lo riporta Al Jazeera. 

Sanchez a von der Leyen: “Sanzioni ed embargo armi a Israele”

Il premier spagnolo Pedro Sanchez, nel corso del suo incontro bilaterale a Bruxelles con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ha “ribadito l’importanza di aumentare la pressione su Israele affinché ponga fine alla sua invasione illegale, attraverso la sospensione dell’accordo di associazione Ue-Israele e l’adozione di sanzioni, compreso un embargo sulla vendita di armi“. Ne dà notizia la Moncloa. A un anno dal riconoscimento della Palestina come Stato da parte della Spagna, Sanchez ha condiviso con von der Leyen la sua “estrema preoccupazione per la catastrofe umanitaria di cui la popolazione di Gaza è oggi la principale vittima”.

Kallas: “Revisione accordo Israele a Consiglio Esteri del 23 giugno”

“Abbiamo avuto una discussione molto intensa con i ministri degli Esteri e abbiamo deciso di avviare la revisione dell’Accordo di associazione Ue-Israele. Quindi, la revisione è avviata. L’obiettivo è quello di poter avere la discussione con i ministri degli Esteri a giugno (al Consiglio previsto per il 23, ndr) e allora intendo presentare anche delle opzioni per gli Stati membri”. Lo dice l’Alta rappresentante Ue per la politica estera, Kaja Kallas, nella conferenza di presentazione della Strategia Ue per il Mar Nero.

Papa Leone XIV: “A Gaza si rispetti il diritto umanitario”

“Dalla Striscia di Gaza si leva sempre più intenso al cielo il pianto delle mamme e dei papà che stringono a sé i corpi senza vita dei bambini e che sono continuamente costretti a spostarsi alla ricerca di un po’ di cibo e di un riparo più sicuro dai bombardamenti. Ai responsabili rinnovo il mio appello: cessate il fuoco. Siano liberati tutti gli ostaggi. Si rispetti integralmente il diritto umanitario“. Così Papa Leone XIV concludendo l’udienza generale del mercoledì in Piazza San Pietro.

Kallas: “Continuo attacco a infrastrutture civili è inaccettabile”

“L’operazione militare israeliana a Gaza, l’uso sproporzionato della forza e la morte di civili non possono essere tollerati. Il continuo attacco alle infrastrutture civili è inaccettabile. Chiediamo il ripristino del cessate il fuoco, che porti al rilascio di tutti gli ostaggi e alla fine definitiva delle ostilità attraverso i negoziati”. Lo afferma in una dichiarazione l’Alta rappresentante Ue per la Politica estera, Kaja Kallas.

Padre Faltas: “In parrocchia Gaza poche riserve di cibo e farmaci”

“Sono in contatto con la parrocchia della Sacra famiglia di Gaza: le poche riserve di cibo e di farmaci stanno terminando per chi si è rifugiato nella scuola e nei locali della parrocchia. La situazione è peggiorata molto anche in Cisgiordania, gli scontri sono sempre più frequenti e la limitazione al movimento è aumentata, ora ci sono circa 900 checkpoint a bloccare anche la possibilità di lavorare. È aumentata notevolmente la povertà e anche in Cisgiordania è difficile vivere senza cibo e senza cure. È disumano quello che sta succedendo a Gaza, in Cisgiordania, in Terra Santa”. Lo dice a LaPresse il Vicario della Custodia di Terra Santa padre Ibrahim Faltas.

Unicef: oltre 50mila bambini uccisi o feriti a Gaza

“Nel giro di 72 ore, lo scorso fine settimana, le immagini di due orribili attacchi forniscono ulteriori prove dell’inconcepibile costo di questa guerra spietata contro i bambini nella Striscia di Gaza. Venerdì abbiamo visto i video dei corpi dei bambini bruciati e smembrati della famiglia al-Najjar che venivano estratti dalle macerie della loro casa a Khan Younis. Di 10 fratelli di età inferiore ai 12 anni, solo uno, secondo le notizie, risulta sopravvissuto, con gravi ferite. Lunedì, di primo mattino, abbiamo visto le immagini di un bambino intrappolato in una scuola in fiamme a Gaza City. Quell’attacco, nelle prime ore del mattino, ha ucciso, secondo le notizie, almeno 31 persone, tra cui 18 bambini”. Lo riporta l’Unicef. Dalla fine del cessate il fuoco, il 18 marzo, secondo le notizie, 1.309 bambini sono stati uccisi e 3.738 feriti. In totale, secondo le notizie, più di 50.000 bambini sono stati uccisi o feriti dall’ottobre 2023“, spiega ancora la nota. “Quanti altri bambini e bambine morti ci vorranno? Quale livello di orrore deve essere trasmesso in diretta prima che la comunità internazionale si faccia avanti, usi la sua influenza e intraprenda un’azione coraggiosa e decisiva per porre fine a questa spietata uccisione di bambini?”. L’Unicef – “esorta ancora una volta tutte le parti in conflitto a porre fine alle violenze, a proteggere i civili, compresi i bambini, a rispettare il diritto internazionale umanitario e la normativa sui diritti umani, a consentire l’immediata fornitura di aiuti umanitari e a rilasciare tutti gli ostaggi“.

Onu: 47 palestinesi feriti in assalto a centro distribuzione aiuti

Ajith Sunghay, capo dell’Ufficio per i diritti umani dell’Onu nei territori palestinesi ha affermato che 47 palestinesi sono rimasti feriti, per lo più da colpi d’arma da fuoco, quando la folla ha preso d’assalto il centro di distribuzione degli aiuti a Gaza. Secondo il funzionario sembra che la maggior parte delle ferite siano state causate dal fuoco dell’esercito israeliano. Martedì, una folla di palestinesi ha preso d’assalto un nuovo centro di distribuzione degli aiuti allestito da una fondazione sostenuta da Israele e dagli Stati Uniti.

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