Donald Trump accusa Cyril Ramaphosa, presidente del Sudafrica. “Togliete le terre ai bianchi e li uccidete”, ha detto il capo di Stato Usa durante uno scambio di battute all’interno dello Studio Ovale che si sta facendo sempre più teso.
All’incontro è presente anche Elon Musk, promotore della causa della minoranza bianca in Sudafrica che secondo il punto di vista dell’Amministrazione americana è vittima di “genocidio” da parte della maggioranza nera.
Scontro Trump-Ramaphosa
“Non c’è nessun genocidio”, ha assicurato il leader sudafricano. “Abbiamo sentito migliaia di storie” e “serve una risposta”, ha replicato il presidente Usa. Quest’ultimo ha poi chiesto che si abbassassero le luci dello Studio Ovale e ha mostrato a Ramaphosa e alla delegazione sudafricana una serie di immagini televisive che documenterebbero le incitazioni alla violenza nei confronti della minoranza bianca. “I sudafricani bianchi stanno fuggendo a causa delle violenze e delle leggi razziste”. “Abbiamo avuto molte lamentele” e “molte persone ci hanno riferito che accadono cose brutte”, ha affermato ancora Trump.
President Trump always brings the receipts. 🧾🧾🧾 pic.twitter.com/lokUUwqglP
— The White House (@WhiteHouse) May 21, 2025
Ramaphosa: “Estremisti neri sono piccola minoranza”
La violenza contro la minoranza bianca in Sudafrica “non è la politica del governo”, ha aggiunto Ramaphosa. Le posizioni estremiste sono frutto di una “piccola minoranza”. “Discutiamo di queste cose senza i giornalisti”, ha dichiarato ancora il 72enne di Soweto che in precedenza aveva espresso la volontà di “ricalibrare le relazioni tra i due Paesi”.