“Mi chiamo Stefano Conti, sono un trader professionista e vivo a Panama ormai da 7 anni. Tre anni fa sono stato arrestato per traffico di esseri umani, sono stato assolto il mese scorso perché il fatto non sussiste. Ho fatto 425 giorni di carcere preventivo in una delle peggiori galere del mondo, in condizioni disumane e oggi sono dovuto tornare in tribunale per chiedere di tornare ad abbracciare i miei cari. Mi hanno negato il diritto di uscire dalla Repubblica di Panama perché il pubblico ministero ha presentato ricorso”. Lo dice in un videomessaggio Stefano Conti, cittadino italiano arrestato a Panama, ma assolto perché il fatto non sussiste dall’accusa di traffico di esseri umani.
Il connazionale è difeso dagli avvocati Valter Biscotti e Vincenzo Randazzo. Conti è stato rinchiuso nel carcere di La Joya per oltre 423 giorni e ha respinto l’ipotesi di accettare la proposta dell’accusa di una condanna a 5 anni, scegliendo la strada del processo.