Diversi manifestanti sono stati arrestati a Tbilisi, in Georgia, durante le proteste che si sono tenute davanti al Parlamento nella serata di venerdì. La folla si era radunata per denunciare l’udienza temporanea della Commissione parlamentare d’inchiesta sui presunti crimini commessi sotto il precedente governo del Movimento Nazionale Unito (UNM). I manifestanti accusano l’attuale governo di schierarsi con la Russia e di cercare di accusare l’UNM di aver istigato la guerra tra Russia e Georgia del 2008. La polizia è intervenuta quando i manifestanti hanno tentato di creare un “corridoio della vergogna” per i legislatori in arrivo al Parlamento. Tra gli arrestati c’era anche la leader della Coalizione per il Cambiamento, Elene Khoshtaria. Le proteste in Georgia continuano dal 28 novembre, dopo la decisione del partito al governo Sogno Georgiano di interrompere i colloqui di adesione all’UE. L’opposizione e il presidente filo-occidentale accusano Sogno Georgiano di aver truccato il voto nelle elezioni parlamentari del 26 ottobre, che lo hanno visto riconfermarsi al governo, con l’aiuto della Russia e hanno boicottato le sessioni parlamentari.