Associated Press commenta la decisione del giudice federale americano Trevor McFadden, che lunedì ha respinto il ricorso presentato dall’agenzia di stampa che chiedeva di ripristinare per i suoi cronisti l’accesso agli eventi del presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca, allo Studio Ovale e all’Air Force One. “Attendiamo con impazienza la prossima udienza del 20 marzo, dove continueremo a difendere il diritto della stampa e del pubblico di esprimersi liberamente senza ritorsioni governative. Questa è una libertà fondamentale americana”, ha dichiarato Lauren Easton, portavoce di Ap. Il giudice non ha accolto la richiesta della società dopo il bando imposto dalla Casa Bianca per il rifiuto dell’agenzia di utilizzare la dicitura ‘Golfo d’America’ al posto di Golfo del Messico, dopo il cambio di nome deciso dal presidente.
Charles Tobin, avvocato che rappresenta l’AP, ha affermato che la questione non riguarda il fatto che Trump dovesse rispondere alle domande dell’agenzia, ma che escluderla specificamente costituisce un “problema costituzionale”. “Non stiamo sostenendo che il presidente degli Stati Uniti debba rispondere alle domande dell’Associated Press”, ha dichiarato Tobin. “Il problema è che, una volta ammesso il gruppo dei giornalisti, non può dire: ‘Non mi piaci. Sei fake news. Fuori'”.