Le agenzie di intelligence Usa ritengono che Israele stia considerando una serie di attacchi significativi ai siti nucleari iraniani quest’anno, con l’obiettivo di trarre vantaggio dalla attuale debolezza dell’Iran. Lo riporta il Wall Street Journal citando funzionari dell’Amministrazione a conoscenza del rapporto.
L’intelligenze Usa, riferisce il Wsj, sarebbe giunta a queste conclusioni durante gli ultimi giorni dell’Amministrazione Biden. L’analisi dell’intelligence ha concluso che Israele avrebbe spinto l’Amministrazione Trump a sostenere gli attacchi, considerando il nuovo presidente più propenso ad unirsi a un attacco rispetto all’ex presidente Joe Biden. Il timore di Israele, secondo l’intelligence Usa, è che la finestra per fermare la ricerca di un’armarmaa nucleare da parte di Teheran si stia chiudendo.
“Il nemico minaccia di colpire i nostri impianti nucleari. Venite a colpirli, è il cervello dei nostri appassionati esperti che lo ha costruito. Se ne colpite 100, i nostri esperti ne costruiranno mille“. È quanto ha detto il presidente dell’Iran, Masoud Pezeshkian, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa iraniana Mehr. Pezeshkian ha anche denunciato le sanzioni: “I nemici vogliono umiliarci davanti a loro con sanzioni e minacce, ma noi non ci faremo sottomettere e risolveremo i nostri problemi facendo affidamento sul popolo”, “non è che se gli Stati Uniti ci impongono sanzioni non possiamo fare nulla, gestiremo il Paese facendo affidamento sulle capacità interne”.