All'evento reali e capi di Stato tra cui Sergio Mattarella accompagnato dal sindaco di Roma Gualtieri

C’è anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tra i reali e i capi di Stato presenti ad Auschwitz alla cerimonia per celebrare gli 80 anni dalla chiusura del campo di concentramento nazista. Evento che coincide con il Giorno della Memoria. Ad accompagnare il Capo dello Stato, tra gli altri, anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Presenti anche il re Carlo d’Inghilterra e re Felipe VI di Spagna con la consorte Letizia.

La candela accesa da Mattarella

Mattarella, nel corso della commemorazione nel campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, ha acceso e posto una candela in ricordo della Shoah come gli altri capi di Stato e reali presenti. Poco dopo il presidente della Repubblica ha compiuto lo stesso gesto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. 

Steinmeier risponde a Musk: “Responsabilità non ha fine”

“Non credo che il signor Musk stia aspettando il mio consiglio. Ma la mia convinzione resta: la responsabilità non ha fine”. Lo ha detto il presidente tedesco, Frank-Walter Steinmeier, in occasione della commemorazione per gli 80 anni dalla liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, rispondendo ad una domanda sulle recenti dichiarazioni di Elon Musk. In un videomessaggio per un evento della campagna elettorale dell’AfD nel fine settimana, Musk si è lamentato del fatto che la Germania si stava concentrando “troppo sulle colpe passate”. Il presidente tedesco ha, quindi, raccomandato a chiunque ritenga che sia possibile tracciare una linea di demarcazione di “venire qui ora e parlare con i sopravvissuti”. “Auschwitz simboleggia la mostruosità di un crimine contro l’umanità senza precedenti”, ha dichiarato Steinmeier. 

Segre: “Avanti una gamba davanti all’altra, non ho paura di minacce”

“Sono sempre quella Liliana d’allora, con una gamba davanti all’altra: così vado tra minacce, parolacce che mi vengono riferite e riportate tutti i giorni in grande abbondanza”. Così la senatrice a vita, Liliana Segre, in un passaggio – riportato dal Tg3 – del suo intervento all’incontro al Palazzo della Consulta in memoria del giudice costituzionale Edoardo Volterra, perseguitato dalle leggi razziali. “Quando mio figlio mi chiede se sono depressa rispondo sempre: ‘No, non lo sono. Una gamba davanti all’altra. Non ho paura’”, ha aggiunto Segre. 

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